La HDTV (High Definition TV) è presente in Italia, su più canali Sky e alcuni di test RAI.
Le trasmissioni in HD sono generalmente emesse su canali satellitari (SAT) e non sui canali digitali terrestri (DBT), in quanto richiedono una grande disponibilità di banda di trasmissione (per cui nel DBT invece di trasmettere 6-7 canali ‘normali’ per banda di frequenza, verrebbe trasmesso solo un canale HD).
A fronte delle attuali trasmissioni SAT e DBT in standard PAL (a 768 x 576 punti), le trasmissioni in HD usano una risoluzione di immagine di 1280 x 720p punti (HD ready) o di 1920 x 1080i punti (Full HD). Lo standard 720p usa una scansione dell’immagine progressiva (p = progressive), mentre quella 1080i una scansione a linee interlacciate (i = interlaced).
Il flusso delle immagini viene compresso per riuscire a gestire e trasmettere l’enorme quantità di dati richiesta da una trasmissione HD (una immagine di 1280 x 720 punti è composta da 921.000 punti che devono essere tra smessi 50 volte al secondo, per un totale di 46.080.000 punti – inoltre, ogni punto ‘porta’ 16 unità o bit di informazioni, per cui il numero di dati da trasmettere in un secondo diventa enorme).
Per ricevere e vedere su un televisore a pannello con risoluzione HD 720p o 1080i una trasmissione HD, occorre quindi un ricevitore (decoder) esterno dotato di sintonizzatore digitale SAT-S2 capace di sintonizzare e decodificare il segnale SAT HD.
Dal momento che le trasmissioni in HD sono, salvo che in alcuni rari casi, criptate, occorre che il ricevitore sia anche dotato di un circuito di decriptazione (CAM o Common Access Module) in cui infilare una carta abilitata del fornitore dei programmi HD. Questo box viene quindi collegato all’antenna satellitare e poi alla TV tramite un collegamento in HD (porte DVI o HDMI).
Per fortuna, i prezzi di questi ricevitori si sono rapidamente abbassati, tanto che oggi è possibile comprare un decoder SAT HD anche per soli 100 €, a cui devono però essere addizionati i costi di una CAM e poi quelli di abbonamento del fornitore della card. In molti casi, questo ricevitore viene dato gratuitamente in comodato d’uso dal fornitore dei programmi HD (come per esempio da Sky).
Questi ricevitori HD SAT-S2 sono ovviamente in grado di ricevere anche i canali SAT emessi nel vecchio standard PAL.
Alcune mie considerazioni
Si moltiplicano per l’utente medio, non certo esperto, i problemi, dal momento che la maggior parte dei televisori a pannello finora venduti è dotata solo di sintonizzatori PAL e DBT, quest’ultimo sprovvisto di CAM e quindi non ricevente i programmi DBT a pagamento.
Peggio ancora per gli innumerevoli possessori dei vecchi televisori a tubo catodico, che generalmente sono anche le persone a minor reddito e con minori capacità di gestione dei moderni ma complessi apparecchi elettronici casalinghi.
Questi utenti sono quindi obbligati ad acquistare e gestire (per ogni singolo televisore !), non meno di due ricevitori, uno SAT ed uno DBT, abilitati magari entrambi all’uso delle SmartCard a pagamento di Sky o Mediaset (se non provvisti di ingresso per le card, possono essere acquistati a 30 € per quelli DBT e a 60 € per quelli SAT).
Meglio non parlare del groviglio di cavi dietro il televisore, particolarmente di quelli vecchi o economici che dispongono di poche porte di ingresso del segnale video, groviglio che porta con se frequenti problemi di funzionamento dovuti nel 99% dei casi ad una spina SCART non infilata a fondo nella sua presa.
E cosa dire sui poveri e cari registratori video a nastro! Cosa potrà fare una vecchia e povera pensionata se non ha in casa qualcuno che l’aiuti ?
E’ il mercato, bellezza !