Il senatore Dini e le province

Sul Corriere della Sera di ieri il senatore Lamberto Dini l’ha detto chiaro e tondo.
Schierandosi sulla linea di Padoa Schioppa, ha indicato le priorità, già per la prossima legge finanziaria: intervenire sulle spese. Alla domanda postagli da Enrico Marro che lo intervistava: ”Lei dove taglierebbe?” l’ex Presidente del Consiglio non ha avuto dubbi ed ha così risposto:

Si possono eliminare le province e ridurre il numero dei parlamentari, tanto per cominciare

Su questo sito da tempo abbiamo iniziato a dibattere l’argomento raccogliendo si qualche adesione, ma anche sollevando una levata di scudi da parte degli “addetti ai lavori”. Leggi tutto “Il senatore Dini e le province”

Due etti di legalità, grazie

Non accetto che ci siano delinquenti da perseguire e delinquenti da perdonare.
Non accetto che si condanni la violenza degli “avversari” e si faccia finta di niente con la violenza degli “amici”. Questo al massimo è far propaganda politica, non è combattere la violenza.
Non accetto che pretenda legalità chi tutti i giorni usa la legge al posto della carta igienica, con la pretesa dell’impunità.
Non accetto che nei giorni pari ci si affidi alle forze dell’ordine e nei giorni dispari ci si arrampichi sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile.

Conosco solo un’alternativa alla violenza: il metodo nonviolento e gandhiano.
Estraneo, purtroppo, sia ai picchiatori “fascisti” (con o senza tirapugni) che agli imbrattavetrine “antifascisti”.

Melcago

Al peggio non c’è limite. Come i clown che si schiaffeggiano da soli, Melgaco ormai fa solo ridere. Un riso appena mitigato dal rispetto che si deve sempre alle miserie umane.

È almeno un paio d’anni che Melgaco imperversa su Vivere Senigallia, ovviamente in maniera anonima. Deve aver scambiato VS per la tazza del cesso. Inonda il web di guano a tutte le ore del giorno e della notte. Ce l’ha con tutti, non si fa mancare niente.
Non c’è campo dello scibile umano in cui questo avanguardista dello scazzo, questo maître à penser del nichilismo in brodetto non lasci i suoi escrementi: attacchi vergognosi contro immigrati e islamici, razzismo, intolleranza e provincialismo della peggior specie, luoghi comuni da osteria, penosi repertori di battutacce, cinismo da voltastomaco, paraculismo chiagn’ e futt’, fascismo da suburra.
La feccia che risale il pozzo. Al confronto, le sparate di Borghezio sono lezioni di filosofia. Leggi tutto “Melcago”

Quel 5 agosto del 1985 a Parigi

5 agosto 1985 a Parigi: il titolo del volantino

E’ una data che ricordiamo tutti qui in casa. La ricordiamo bene quella mattina del 5 agosto quando da Ankara a Washington, da Atene a Berlino Est e Ovest, da Mosca a Madrid, da Praga a Roma, da Belgrado a Budapest avevamo deciso, come Partito Radicale, di manifestare nelle piazze di dodici capitali, allo stesso momento.

Il giorno successivo, 6 agosto, sarebbe stato il 40° anniversario dell’esplosione della prima bomba atomica, quella lanciata su Hiroshima. Una manifestazione in grande stile per le nostre piccole forze, una presenza simbolica per far riflettere come, dopo quasi mezzo secolo dalla fine della II guerra mondiale, anche soltanto “gli strumenti di guerra costituiscono essi stessi delle minacce per la pace”.

5 agosto 1985 a Parigi: il cellulare della Polizia con il quale siamo stati portati via5 agosto 1985 a Parigi: davanti all’Eliseo

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Una cosa normale?

Discutendo amabilmente sui massimi sistemi, insieme ad alcuni amici tra cui molti frequentatori di Popinga, è emerso un tema che mi ha lasciato allibito mentre a tutti gli altri è sembrato talmente normale da farmi sembrare un ingenuo.
Si parlava delle paghe dei politici e del fatto che alcuni partiti (o forse tutti, ma non ne sono certo) costringano gli eletti nelle loro fila a versare il 25% del loro stipendio al partito stesso, in una sorta di finanziamento occulto della politica da parte dello Stato.

A me sembra un fatto abbastanza grave, dato che le paghe emesse dallo Stato ai politici dovrebbero servire come compenso ai politici stessi, per la loro attività svolta al servizio della Pubblica Amministrazione e non come finanziamento ai loro partiti di provenienza. Leggi tutto “Una cosa normale?”

Siamo Liberali, non servono Province

Liberali per l’Italia, il simboloQualche giorno fa scrivevamo a info@liberaliperlitalia.it per chiedere quale fosse la loro opinione su Province e Comunità Montane.

Abbiamo ricevuto con sollecitudine questa risposta a firma di Massimiliano Melley. La pubblichiamo di seguito quale contributo al dibattito sul tema. Come preannunciato durante l’incontro tra quanti hanno partecipato al dibattito sulle “province” del 30 giugno scorso, altri contributi ed interventi saranno presto ospitati sulle pagine di Popinga. Leggi tutto “Siamo Liberali, non servono Province”

L’imbroglio ecologico

Dario Paccino, “L’imbroglio ecologico” (copertina)Dario Paccino

La prima volta che sentii parlare sistematicamente di ecologia nel suo rapporto con la politica fu leggendo il libro di Dario PaccinoL’imbroglio ecologico”, nel 1972. Non è raro che un giovane venga per la prima volta a contatto con un’idea o un sistema di conoscenze attraverso la loro confutazione. Leggi tutto “L’imbroglio ecologico”

L’emergenza tollerata

Oggi viviamo in quella che alcuni sociologi definiscono come “società del rischio”; è questa un’espressione che può sembrare “innocua” e scontata ad una prima vista ma che, se rapportata alla realtà concreta, assume tutt’altra veste.
Sostanzialmente questa espressione vuole dire che giustifichiamo alcuni rischi che corriamo, in nome dei benefici che ci derivano dallo svolgimento di alcune attività potenzialmente pericolose, appunto quelle che producono tali rischi.
L’esempio principale che mi viene in mente (molti altri se ne potrebbero fare) è quello della circolazione stradale. Leggi tutto “L’emergenza tollerata”

Le amnesie in Regione su “Il Sole 24 Ore”

Il Sole 24 Ore(Riportiamo qui l’articolo, a mia firma, apparso oggi sul quotidiano “Il Sole 24 Ore”, dal titolo: Le “amnesie” della Regione sui redditi dei consiglieri)

Analizzando bene le date credo che l’indagine svolta dai giornalisti de Il Sole 24 Ore, Andrea Biondi ed Andrea Gennai, pubblicata il 4 luglio scorso, sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Nel senso che il colloquio dei due giornalisti con il dr. Alberto Pannunzi, funzionario responsabile dell’area gestione amministrativa, deve aver convinto il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche (Raffaele Bucciarelli di Rifondazione Comunista) a leggere in aula “la lista nera” dei consiglieri inadempienti. Leggi tutto “Le amnesie in Regione su “Il Sole 24 Ore””

Regione: Silvana Amati risponde

In merito alla questione sollevata nei giorni scorsi, relativa alla mancata pubblicazione della situazione patrimoniale dei consiglieri regionali dal 1997 ad oggi, ci scrive oggi la Senatrice Silvana Amati, chiamata in causa in quanto presidente del Consiglio Regionale dal ’95 al 2000.
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