Ferve in questi giorni in Italia un dibattito serrato sulla riforma del modello contrattuale finalizzato ad una nuova capacità produttiva volta allo sviluppo del Sistema Paese.
Confindustria chiede un costo del lavoro più basso e livelli contrattuali decentrati; il Governo detassa gli straordinari, noi sindacato chiediamo stipendi netti volta ad aumentare la capacità di guadagno, non solo del salariato, ma della classe media, pesantemente penalizzata in questi ultimi dieci anni. Tutto questo non solo è giusto dal punto di vista sociale, ma dovrebbe aiutare la ripresa dei consumi interni e il rilancio dell’economia dell’Italia. E’ veramente questo il nodo da sciogliere? Leggi tutto “Israele ed Italia: 60 anni di democrazia con prospettive diverse”