Le dichiarazioni di Ratzinger

-Sulle altre forme di Cristianità:

"Non sono Chiese nel senso proprio; comunque, coloro che sono stati battezzati in queste comunità sono, attraverso il battesimo, uniti in Cristo e così sono in una certa comunione, benchè imperfetta, con la Chiesa". [Dominus Jesus Declaration 2000]

Insomma, i cristiani sono cristiani. Il dialogo con ortodossi e protestanti dovrebbe continuare sul tracciato delineato da GPII.

-Sulle altre religioni:

"Parlando obiettivamente, (essi) sono in una situazione di grave deficienza rispetto a coloro che, nella Chiesa, hanno la pienezza dei mezzi di salvazione dell’anima." [DJD 2000]

Dialogo interreligioso si, ma solo i Cristiani detengono la verità…

-Sulla contraccezione:

"Non possiamo risolvere grandi problemi morali semplicemente con la tecnica e con la chimica, ma dobbiamo risolverli moralmente, con lo stile di vita." [Sale della terra 1997]

Insomma gli africani devono imparare a cambiare stile di vita prima di venire tutti infettati dall’AIDS.

-Sull’omosessualità:

"Sebbene la particolare inclinazione di una persona omosessuale non sia un peccato, essa è più o meno una forte tendenza verso un intrinseco male morale; e così, la stessa inclinazione, deve essere vista come una oggettiva malattia… Come in ogni conversione dal male, l’abbandono della attività omosessuale richiederà una profonda collaborazione tra l’individuo e la grazia liberatrice di Dio" [Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica 1986]

Quindi gli omosessuali sono persone sulla via del male che hanno bisogno di convertirsi. In fondo, su questo tema, pare meno intransigente che in altri campi.

-Sul sacerdozio delle donne:

"Questa ordinazione sacerdotale costituisce una grave offesa alla costituzione della Chiesa ed è un affronto alla dignità delle donne, il cui ruolo specifico nella Chiesa e nella società è distintivo e non rimpiazzabile" [Dichiarazione alla sacra congregazione per la dottrina della fede 2002]

Fino a quando la Chiesa Cattolica continuerà a discriminare le donne?

-Sulla politica:

"Un cattolico dovrebbe essere colpevole di formale collaborazione con il male, e così indegno di presentarsi alla Sacra Comunione, se avesse deliberatamente votato per un candidato favorevole all’aborto o alla eutanasia."

Dobbiamo dunque aspettarci grosse interfenze di questo Papa suille decisioni politiche? Io ho paura di si anche se in questo caso la Chiesa rischia di perdere ancora l’appoggio popolare come è successo in passato proprio sul tema dell’aborto. In Italia infatti più del 90% della popolazione è cattolica, ma al referendum più del 50% ha votato a favore della legge sull’aborto. Speriamo che la Chiesa si accorga di tutto ciò e non cerchi di pesare troppo sulla vita politica del nostro paese (utopia?).