(segue…) Benzina, tasse, etc… tutto procede a rilento; non si può andare al terminal a piedi, la polizia in auto passa al parcheggio ben tre volte. A loro diciamo che, provenendo dall’estero, crediamo di dover fare dogana: cadono dalle nuvole, ci scrutano, ci chiedono chi siamo, chiamano per radio la centrale e promettono di ritornare al più presto.
La quarta volta minacciamo di decollare senza aver fatto dogana, con gran scandalo della poliziotta a bordo dell’auto.
Si è fatto troppo tardi, siamo costretti a fermarci per la notte. Catania è una bella città, ma ci rattrista il fatto che le lungaggini burocratiche non siano finite in Nord-Africa. Leggi tutto “Il rientro in Italia”