Breve guida all’acquisto di un moderno televisore a pannello

Questa guida vuole essere un piccolo e non esaustivo aiuto per chi è in procinto di sostituire il vecchio televisore a tubo catodico con un nuovo televisore a pannello. Basta osservare le persone che si aggirano tra le esposizioni di questi televisori in un grande punto di vendita: per la maggior parte non sono in grado – e non per loro colpa – di eseguire una scelta ponderata, per cui si devono lasciar guidare dai commessi (purtroppo anche loro quasi tutti impreparati e talvolta non obiettivi – oppure si fanno influenzare dai marchi e anche dal prezzo – … se costa caro, è buono…). Generalmente, questi acquirenti non sono in grado di discernere tra un buon affare e lo scaricamento ai clienti di fondi di magazzino di due-tre anni fa.

1. Dimensioni dello schermo

Probabilmente il vecchio televisore ‘catodico’ da sostituire ha uno schermo con una diagonale di 21″ (per un piccolo locale) o di 29″-32″ (per il soggiorno). Dato che un pollice (1″) corrisponde a 2,54 cm, uno schermo da 29″ dovrebbe avere una diagonale di 73,7 cm, ma in realtà la diagonale ‘visibile’ è inferiore, pari a ca. 69 cm, il resto se lo ‘mangia’ la cornice del tubo catodico.
Il formato dell’immagine è 4:3, cioè la larghezza sta all’altezza nel rapporto 4 a 3.

La situazione cambia radicalmente negli schermi a pannello:
A. La diagonale in pollici (o cm) è quella dichiarata, in quanto è tutta visibile.
B. Il formato dello schermo è 16:9. Quindi, a parità di pollici di diagonale, uno schermo a pannello apparirà sensibilmente più largo di un vecchio tubo con la stessa diagonale, ma l’altezza rimarrà quasi uguale a quella vecchia.

Si consiglia quindi di misurare la larghezza e l’altezza dei televisori a pannello considerati e, creando una maschera delle stesse dimensioni con un cartone, di provare come apparirebbe questo televisore nel luogo di installazione.

Inoltre:
– Per la sostituzione di un vecchio 21″, il pannello più adatto sarebbe quello a 32″, che offre uno schermo di altezza comparabile ed una maggiore larghezza.
– Per un monolocale, un 37″ o 42″ sono più adatti di un mostro da 50″.
– In un medio-grande soggiorno, meglio non scendere sotto i 46″ per non perdere la spettacolarità e il coinvolgimento offerti da un bel film.

2. Plasma o LCD ?

In termini di resa di immagine, le due tecnologie sono diventate praticamente equivalenti, con appena percettibili migliori saturazione dei colori e contrasto offerti dal plasma.

Per quanto riguarda i consumi, il divario tra il plasma – con forti consumi – e LCD si è ridotto, ma permane abbastanza sostanziale: un 46″ LED oggi arriva a consumare solo 240 W, contro i 320 W di un plasma identico.

Di contro, un pannello al plasma ha un costo di acquisto sensibilmente inferiore a quello di un corrispondente pannello LCD (ovviamente, a parità di qualità e funzionalità offerte).

Ciò può significare un risparmio di 200-400 € che potrebbe agevolmente compensare il maggior consumo annuale di energia elettrica, a meno che non si tenga acceso il televisore 10-12 ore al giorno. Accertatevi del consumo reale del televisore che state acquistando, potreste avere brutte sorprese! (è riportato sulla targhetta sul retro del televisore)

Vediamo un po’ di conti:

gg/anno ore/gg ore/anno W/ora kWh/anno €/anno (22 €cent/kWh)
TV 46″ LCD 300 5 1500 240 360 79
300 10 3000 240 720 158
TV 46″ PLASMA 300 5 1500 320 480 106
300 10 3000 320 960 212

3. HD-Ready o Full-HD ?

Dal momento che praticamente tutti i televisori di ultima generazione in vendita dal settembre 2009 offrono una risoluzione nativa dello schermo di 1080 punti/linee, questa scelta non è più attuale.

Ma se si vuole approfittare di un’ottima promozione per un buon TV HD-Ready (a 720 punti/linee) del Natale 2008, questa scelta è ancora pienamente consigliabile. Occorre infatti tenere presente che una risoluzione Full-HD ha una certa validità per la riproduzione di film HD registrati su dischi BlueRay, ma non presenta vantaggi per la ricezione dei normali programmi televisivi, siano essi DBT o SAT, in quanto, nella migliore delle ipotesi, sono emessi con una risoluzione di 720 punti – solo in alcuni rari casi, e solo dal satellite, arrivano dei filmati a 1080 punti, che però devono prima transitare per un decoder per essere ricevuti e decriptati, procedimenti che certamente influenzano la resa a schermo.

Quindi, di per se, una risoluzione Full-HD non è sinonimo di maggiore qualità! (e sicuramente costa di più)

4. Frequenza di aggiornamento dell’immagine a schermo (refresh, in ripetizioni al secondo o Hz)

I televisori a pannello in vendita dal settembre 2009, presentano tutti un refresh dell’immagine di 100 o più volte al secondo. Ciò è vero anche per la maggior parte dei ‘buoni’ televisori del Natale 2008.

Quindi, se vedete indicata una frequenza di refresh di soli 50 Hz, si tratta quasi certamente di fondi di magazzino, progettati nel 2007 o prima! (anche se alcuni TV a 50 Hz presentano delle ottime immagini e quindi l’acquisto potrebbe essere giustificato da un prezzo veramente conveniente, ad esempio 250-280 € per un 32″).

5. CAM (Common Access Module)

E’ disponibile un CAM da inserire sul TV e che sia compatibile con le Smart Card (carte a pagamento) di Mediaset e altri fornitori di contenuti video a pagamento?

Questa disponibilità (che occorre farsi garantire, anche come compatibilità), eliminerebbe l’acquisto di un decoder DBT abilitato per le smartcard, riducendo anche il numero e ingombro dei cavi in entrata al TV e di alimentazione.

6. Interfacce

  • Ingressi e uscite video, audio ecc.
  • porte USB per collegare una chiavetta o un hard-disk dai quali poter riprodurre a schermo fotografie, musica e filmati
  • lettore di flash-card per riprodurre a schermo le foto appena riprese con una camera digitale, ecc…

Le ingressi ed uscite dei televisori prodotti dalla metà 2008 in avanti sono più che sufficienti alla bisogna. Per quanto riguarda le altre funzioni, esse sono molto utili ma non sempre indispensabili, ed occorre quindi valutarne la convenienza a fronte delle proprie reali necessità.

Quindi, non spendete soldi per qualcosa che non userete mai!

7. Trasporto, istallazione e accessori

Un televisore a pannello da 50’ ha una larghezza di ca. 140 cm e pesa ca. 30 kg, risultando non facile da maneggiare e da installare (includendo anche il fissaggio ad una base o ad un supporto a muro.

Si raccomanda quindi di demandare il trasporto e l’installazione al venditore, per evitare l’eventuale e oltremodo sgradevole rottura accidentale del pannello – occorre personale esperto per questa incombenza!

Accessori: quasi sempre, occorrerà dotarsi di un nuovo porta-TV (costo da 150 € in sù), oppure di un supporto a muro (costo da 50 € in sù, più l’installazione a muro)

8. Aiuti per la scelta

– Comprate qualche rivista specializzata per leggere le loro prove
– Se potete consultare Internet (lo potrebbe fare anche un amico o un parente), ricercate tutte le informazioni possibili sui modelli che vi interessano, quali recensioni, prezzi, dati, opinioni di acquirenti, ecc..
– Fatevi consigliare da un amico o parente circa le loro esperienze e informazioni.
– I televisori delle varie marche sono oggi pressoché equivalenti in termini di qualità delle immagini, costruzione, affidabilità, ecc., differenziandosi solo per le funzioni accessorie e i prezzi (anche questi sovente dettati da considerazioni di marketing, come frequentemente accade per tutti i beni in vendita – vedi le politiche di brand della Mercedes rispetto alla Ford).
– Ogni produttore offre almeno tre classi di prodotti – economica, media e top di gamma – che si differenziano più che altro per le maggiori o minori funzionalità. Quasi sempre, un modello “medio” ha la stessa elettronica di quelli top, con qualche funzionalità accessoria in meno (e non veramente indispensabile).

Occorre quindi pesare il rapporto prezzo/prestazioni!

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