Una lattina di troppo

E’ noto che l’alcol non sia un problema esclusivamente giovanile, anche se è notizia di questi giorni il divieto ai minori di sedici anni alla vendita e al consumo di bevande alcoliche in alcune città italiane.

Proprio oggi, grazie alla segnalazione di un amico, ho scoperto che a Senigallia i distributori automatici di bevande in spiaggia, accanto alle classiche soluzioni analcoliche ed a stuzzicherie varie, offrono anche lattine di birra alcolica, come evidenziato nelle foto seguenti.

Birra nei distributori automatici in spiaggia, a SenigalliaBirra nei distributori automatici in spiaggia, a Senigallia

Ho poi scoperto che ciò sarebbe illegale. Ecco perché.

La legge quadro (la n° 125 del 30/03/2001) su alcol e problemi alcol-correlati stabilisce (all’articolo 1) che:

per bevanda alcolica si intende ogni prodotto contenente alcol alimentare con gradazione superiore a 1,2 gradi di alcol

La birra che ho fotografato nei distributori in spiaggia è alcolica, poiché ha una gradazione dichiarata del 5%, come anche evidenziato sul sito internet del produttore.

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Dunque, stabilito che la bevanda è alcolica, vediamo se può stare in vendita nei distributori automatici.

La legge regionale 9 dicembre 2005, n. 30 disciplina le attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. All’articolo 9 (“Limitazioni all’esercizio dell’attività”) recita:

2. È vietata la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione mediante distributori automatici.

Dunque tutto sembra ora chiaro. Restiamo in attesa delle reazioni, in primis della Polizia Municipale.

16 pensieri riguardo “Una lattina di troppo”

  1. Detto da me sembrerebbe un elogio fatto in casa, ma la segnalazione di Marco è così puntuale che merita tutto l’apprezzamento possibile. Lo dico perché al posto di tante inutili chiacchiere sulla bontà o meno delle “ordinanze alla Moratti” a me piace la concretezza e la fattività delle misure che già ci sono. Questo invece è il paese dove i tanti livelli di governo, una serie inutile e dannosa di scatole cinesi, non fanno altro che inventare qualche novità per finire sui giornali. Basterebbe invece che applicare onestamente quanto lo sterminato patrimonio legislativo, che si è stratificato dall’Unità d’Italia ad oggi, ci offre.

  2. Basterebbe iniziare con l’applicazione delle norme contenute nel codice penale in materia, per far passare qualche guaio ai gestori della maggior parte (per non dire di tutti) i locali; il problema è che solo nei casi di maggiore gravità si procede (ricorderete la chiusura temporanea del Miù J’adore dopo quel brutto episodio di cronaca); quella chiusura era stata disposta proprio perchè prevista dal codice penale; quel provedimento potrebbe praticamente essere preso ogni fine settimana contro quello e altri locali e questo deve far riflettere.

  3. Non c’è che dire, Marco è sempre quell’ attento e perbene osservatore che ammiro. Forse come Gianluigi sono anch’io di parte!
    Voglio solo sperare che non finiscano per o non rispondergli o al massimo per rispondere con la la solita superficialità del “Siii ! …si però…” e la solita altezzosa e stupida scusante. Le persone preposte ai controlli hanno sempre una scusante in tasca…mai sentiti “dire sono stato, o mi sono comportato da co….ne”!

  4. Per associazione,  mi sono informato sulla normativa relativa ai distributori automatici di sigarette, la vendita delle quali, come è noto, è vietata ai minori di 16 anni; stando a quanto ho reperito in Rete, mi pare che i distributori possano funzionare solo dopo l’una di notte, nel tentativo (secondo me purtroppo inutile) di impedire il consumo di tabacco a  ragazzini. Non ne sono certo (non mi ero mai posto il problema), ma mi sembra invece di averli utilizzati anche durante il giorno; forse sono necessari controlli anche in questo caso.

  5. E’ verissimo Pino! Io ho utilizzato un distributore di sigarette ieri sera alle 21 circa. Dirò di più mi era capitato di utilizzarne uno in centro tempo fa ma avevo dovuto inserire il mio codice fiscale, in quello di ieri sera è bastato inserire i soldi.

  6. Per me è una novità in quanto non fumatore…Inserimento del codice fiscale…mi chiedo,  questi nostri governanti, legislatori o chi altro, ma ci stanno con la testa??? Hanno mai pensato che un “ragazzino” fino a 18 anni meno un giorno, quindi per la legge sempre un minorenne, con un numero di codice fiscale del genitore, di un nonno o di un suo coetaneo “adulto” può prelevare ugualmente le sigarette ?? Ho la sensazioni che siano leggi che servano unicamente ad un frettoloso lavaggio di un senso di colpa più che alla vera radicale soluzione del problema.

  7. Quant’è bravo il Sindaco che ha risposto! Così mi verrebbe da dire se non avessi poi letto il testo.
    Appare chiaro, oltre la formale cortesia della lettera (d’altronde un nostro amministratore per definizione dovrebbe essere al servizio del cittadino) mi domando se sulla questione evidenziata il primo cittadino abbia il minimo sostanziale interesse.

    Stando a quanto si legge ora il nostro Marco, che già un po’ del suo tempo lo ha sacrificato per comportarsi da cittadino modello, di fatto dovrebbe sostituirsi ai Vigili Urbani. Dovrebbe girare lungo la spiaggia, prende nota di dove esistono situazioni di apparente illegalità, poi scrivere per bene un bel rapportino al comando della polizia Municipale e perché no dare anche notizia all’Ufficio Locale Marittimo.
    Ci sarebbe altro da dire, ma taccio. Meglio attendere e riflettere.

  8. Se il sindaco Luana Angeloni mi pagherà ad ore provvederò personalmente ad effettuare i controlli ed a stilare il relaivo rapporto. Resto in attesa di risposta, possibilmente anche quantificandomi l’importo orario. Grazie!!!!!!

  9. Marco ha già fatto il suo dovere, essendo un semplice cittadino; ora tocca ai vigili urbani provvedere; forse la risposta giusta era “provvederò personalmente ad informare il comandante della polizia municipale affinchè vi provveda” o una cosa simile.
    Comunque se accanto ad Anna serve un altro ausiliario sono disponibile anche io… qualche soldo in più fa sempre comodo

  10. @Gabriele

    I soldi servono più a me che a te, potrei metterli da parte per pagare eventualmente al sindaco i danni “morali” che mi ha chiesto portandomi in tribunale prchè si è sentita diffamata da un mio articolo!!!!

  11. Mi suona un pò come un invito non sapendo che”…chi fa la spia non è figlio di Maria, non è figlio di Gesù….” questa una cantilena di quanto ero ragazzino, poi sono divenuto più grande e ho letto che in altri periodi neri, ci si era avvalsi di tali comportamenti dimenticandoci gli insegnamenti cristiani (usati poi ai tempi dell’inquisizione anche dalla stessa Chiesa). Pensavo che usufruire degli aiuti di spie, fosse ormai cosa decaduta con la caduta di certi personaggi d’oltre cortina. Ma invece vedo che certi personaggi, evidentemente rimasti indietro con i tempi, prediligono ancora questa arma che fa  della repressione, la cura per l’incapacità di trovare la risposta risolutiva.
    E qui, ben s’intenda, si parla di spia come delazione e non di spia come Intelligence !!!

  12. Nessuna Legge potrà mai sostituire un genitore. Il fatto che debbano essere lo Stato o un’Amministrazione Comunale ad impedire a dei ragazzini di bere, fumare o drogarsi la dice lunga sull’incapacità della (sic) mia generazione a fare il proprio dovere.

  13. Sono d’accordo con Lorenzo. Anzi, penso che il fatto che esista una legge al riguardo (o che se ne facciano di più restrittive) è sintomo della mancanza di educazione, di autocontrollo, insomma non è un buon segno.

  14. Lunedì, nel tardo pomeriggio, sono stati avvistati i vigili urbani presso la spiaggia oggetto delle foto, intenti ad osservare i distributori automatici e, pare, anche a fotografarli.
    Ieri, tuttavia, le birre erano ancora lì.

  15. Certamente come dice Lorenzo, la mancanza di educazione da parte dei genitori gioca un ruolo fondamentale in queste vicende; un genitore che ha un briciolo di attenzione verso i figli non può non accorgersi di certe cattive abitudini che questi ha preso; del resto bere costa e i soldi vengono quasi sempre dalle tasche di mamma e papà; quando ero piccolo io bevevo una o due birre e i soldi erano finiti; anche questo è un modo per tenere il fenomeno sotto controllo.
    Però le autorità preposte devono fare il loro dovere; spero che quelle lattine spariranno presto da quei distributori; mi piacerebbe poi parlare di un fenomeno simile, che riguarda la droga e il totale lassismo delle istituzioni, scolastiche in primis; nelle scuole (ora anche medie inferiori) girano quantità di droga notevoli, con presidi (e professori) che fanno finta di non sapere o sono talmente rincretiniti (forse per l’età) che non dicono nulla.
    Scusate per la parentesi, ma questi argomenti credo davvero stiano sfuggendo di mano alle istituzioni ed alle famiglie.

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