Problemi col copia-incolla?

Di seguito il testo della lettera aperta, inviata a Giulia Mancinelli, alle redazioni del “Messaggero” e di Vivere Senigallia, sull’articolo comparso il 26/11/2011 sul “Messaggero”, cronaca di Senigallia, a firma Giulia Mancinelli.

*     *     *

Cara Giulia, spettabili Redazioni,
immaginiamo due persone, in una stanza con le finestre chiuse e le tapparelle abbassate, che discutono animatamente su come sia il tempo fuori. Una, sulla base dello storico delle condizioni meteo nell’ultimo secolo, sostiene, grafici alla mano, che quel giorno al 99,9% c’è il sole. L‘altra, dopo complesse misurazioni della temperatura delle pareti e osservando attentamente le piante di gardenia di fianco al divano, dichiara, senza tema di smentita, che no, in quel momento sta sicuramente piovendo. La fondamentale disputa va avanti per tutta la mattinata, finché entra la donna delle pulizie e alza le tapparelle.

Ecco, non vi pare che il giornalista debba fare come la donna delle pulizie, ossia comunicare dei fatti dopo averli verificati? Non mi sembra ci voglia tanto per farlo: facile come bere un bicchier d’acqua o, se preferite, come alzare le tapparelle.
Eppure, certe volte, son proprio le cose facili a non venire in mente.

Come ad esempio quando si scrive un articolo su tre ragazzine che si sentono male in piscina a Senigallia. A Senigallia, dove?
Per rispondere a questa domanda, al lettore potrebbe venire il respiro affannoso o il formicolio alle mani, come alle tre sfortunate nuotatrici.
Infatti, a leggere l’articolo di Giulia Mancinelli su Vivere Senigallia, si direbbe che il fattaccio sia successo nella piscina del Molinello.
A leggere l’articolo della stessa penna sul Messaggero, invece, l’episodio parrebbe localizzato nei dintorni del Teatro La Fenice, cioè a metà strada tra la piscina del Molinello (nelle foto pubblicate) e la piscina delle Saline (citata lungo tutto l’articolo). Ora, è vero che sarebbe stato meglio, ai tempi, costruire una piscina al posto di quell’orrendo casermone, ma purtroppo la ricostruzione non regge.

Si obietterà: e vabbè, che sarà mai? Dopo tutto – si sente dire – i lettori vogliono le notizie, guardano il contenuto, mica la forma. Chi se ne frega degli errori?
Non credo che i lettori siano tutti di bocca buona, ma ammettiamo sia davvero così. Facciamo finta, cioè, che si possa coniugare l’approssimazione con la professionalità. Che direste d’un anestesista che prepara le dosi un tanto al chilo? Che sarà mai, se per una volta ha calcato la mano coll’anestetico e il paziente non si sveglia più? O di un ingegnere che i progetti li fa a spanne, con due conti sul pallottoliere? Chi se ne importa, se il solaio pesa qualche tonnellata di troppo e il palazzo non sta in piedi?

Ipotizziamo, in questo caso, che l’episodio sia accaduto alla piscina del Molinello. Non sarebbe stato meglio evitare alla piscina delle Saline un danno d’immagine (forse anche economico), facendo una verifica in più prima di pubblicare?

È di pochi giorni fa l’apologia del copia-incolla, pratica rivendicata con orgoglio dalla Redazione di VS ed anzi elevata a massima espressione del giornalismo moderno. Si pubblica tutto, senza filtri, pure gli errori d’ortografia.
Certe modernità non le capirò mai, ma permettetemi un consiglio: quando copiate, almeno assicuratevi d’incollare la stessa cosa.

5 pensieri riguardo “Problemi col copia-incolla?”

  1. Leggo con piacere la parte relativa agli errori di ortografia; non credo di esagerare se dico che in quasi tutti gli articoli che vengono pubblicati su Vivere Senigallia sono presenti errori di ortografia.
    In altri casi, invece, si trovano frasi prive di senso.
    Credo che per il giornalista sarebbe sufficiente rileggere una o due volte il pezzo scritto per accorgersene… sempre che lo stesso sia in grado di accorgersene!
    Spero che Michele Pinto voglia esortare i suoi collaboratori a prestare maggiore attenzione nella stesura degli articoli, dato che il livello degli stessi è decisamente basso.
    Mi rendo conto che questa critica è molto dura, ma spero possa essere costruttiva.
     

  2. VS sta diventando sempre più illegibile. Non sopporto la sciatteria, cosa ben diversa dalla libertà che, non dimentichiamolo, è innanzi tutto rispetto per gli altri, giornalisti seri compresi. Vabbé che Michele è contrario all’Ordine dei giornalisti, ma prima di essere contrario dovrebbe accertarsi che la questione sussista, vale a dire che chi si dice giornalista lo sia sul serio. Scusate la durezza, ma ho un grande rispetto per le professioni. Se no, il primo che s’alza la mattina va in sala operatoria, in un’aula universitaria, in tribunale…

  3. …povera Giulia: non può nemmeno stare male qualche giorno e guarda che succede.  Però visto quello che pensa la gente, e che gente, direi che la critica può essere costruttiva.

  4. A mio modesto parere, mi sembrano delle critiche un pò troppo severe ed ingenerose. Sono dei ragazzi che nel loro piccolo ci mettono impegno. Gli stessi errori li fanno anche i giornalisti dei maggiori quotidiani nazionali. Non ché i maggiori luminari nei relativi impieghi. La perfezione appartiene solo a Dio, noi comuni mortali chi più o chi meno sbagliamo tutti. Basta fermarsi un attimo, e farsi un esame di coscienza.   E’ lecito esprimere il proprio pensiero, ma ci sono modi e modi per dire le cose.

  5. come spesso mi succede entro a piedi piatti quando meno ci si aspetta
    ciò per giustificare pure la mia presenza ora che pare fuori  tema
    io non credo anche perchè mi preme scrivere spesso ciò che sento e reputo debba sapersi
    Oggi scriverei e ci provo solo un nome anche perchè la persona di cui all’oggetto è stato un testimone di anni e fatti successi nel nostro Paese non tra indifferenza ma lasciando un profondo segno tra quanti si sono sempre sentiti ” presi dalla politica”
    Avrete capito che desidero ricordare Lucio Magri.
    Condusse vita molto discussa ed ora che ha finito di soffrire verrà sepolto giù da noi nelle stupende Marche.
    Mi scuso se la mia intrusione può dar fastidio a qualcuno,penso però che si debba sempre sapere il comodo e lo scomodo-
    La intelligenza da non confondere con la sciatteria.
    Grazie e cari saluti a tutti gli amici.
    dario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.