Esposto all’Ordine dei Giornalisti

Da qualche tempo il giornalista senigalliese Claudio Cavallari conduce una personale battaglia contro i blogger, da lui graziosamente definiti “leccaculo”, “ruffiani del regime”, “fuori legge” e “servi del potere politico”.

Secondo lui, la libera manifestazione di pensiero su internet è per forza militanza politica, al servizio di chissà quale regime. Dietro la maschera dell’anonimato (anonimato?) noi ci sentiremmo liberi di insultare chiunque (quando? come?), mentre i giornalisti veri, come lui, devono sottostare a precise leggi e regole di deontologia professionale.
La questione, promette Cavallari, sarà materia di dibattito alla prossima assemblea regionale dell’Ordine dei Giornalisti, prevista ad Ancona il prossimo sabato 21 marzo.
Benissimo. Noi blogger vogliamo portare elementi utili al dibattito ed aiutare Claudio a chiarire la situazione anche coi suoi colleghi giornalisti.
Per questo abbiamo spedito un esposto all’Ordine dei Giornalisti di Ancona e all’Autorità Garante della Privacy a Roma, riguardo alla condotta dello stesso Cavallari ed ai contenuti del suo sito.
Saranno l’Ordine e il Garante a valutare se siamo noi i “fuori legge” e in che modo Cavallari interpreti le regole della “deontologia professionale”.

Nel frattempo, ognuno può farsi un’idea. Buona lettura.

* * *

All’Ordine dei Giornalisti delle Marche
Via Leopardi, 2
60122 ANCONA

e p.c.
all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali
Piazza di Monte Citorio, 121
00186 ROMA

Esposto in merito ai metodi e ai contenuti della testata on-line www.senigallia-italy.it

Con la presente intendiamo portare all’attenzione dell’Ordine dei Giornalisti delle Marche e dell’Autorità Garante alcuni contenuti apparsi sulla testata giornalistica on-line http://www.senigallia-italy.it, gestita dal giornalista Claudio Cavallari.

  1. Nell’articolo del 14/02/2009 dal titolo “Nella mailing-list del Comune i blogger mascherati e senza qualifica” viene pubblicata una lista di indirizzi e-mail, tra cui alcuni appartenenti a privati cittadini. Ciò senza l’autorizzazione delle persone coinvolte e senza specificare la fonte di tali informazioni.
    La pubblicazione di indirizzi e-mail privati, oltre ad esporre a spam sulla casella di posta elettronica, rappresenta la diffusione di dati personali (bollettino del Garante della Privacy del 16/02/2003).
  2. Nell’articolo dell’11/03/2009 dal titolo “Così ha reagito Marco Scaloni al nostro breve commento di ieri”, viene pubblicato, senza preventivo consenso del mittente, il contenuto di una mail privata spedita alla redazione dal sottoscritto Marco Scaloni. La pubblicazione di e-mail private è consentita solo dietro consenso dell’autore (bollettino del Garante della Privacy del 24/05/2007).
  3. Nell’articolo del 10/03/2009 dal titolo “Hanno radunato solo i ruffiani del regime nella sagra degli uomini mascherati”, a diversi nominativi tra cui quelli dei sottoscritti vengono associate le definizioni di “ruffiani di regime”, “fuori legge” e “servi del potere politico”.
  4. Nell’articolo del 27/02/2009 dal titolo “Così ha scritto Gaspatcho, blogger mascherato, alias Gasparetti Francesco, del nostro direttore!”, il sottoscritto Francesco Gasparetti viene apostrofato con l’epiteto di “leccaculo del regime”.
  5. Nell’articolo del 12/02/2009 dal titolo “Le gravi scorrettezze del sito Popinga, pur patrocinato, da Gianluigi Mazzufferi: Andrea Scaloni è da legare!”, vengono pubblicati, senza autorizzazione, contenuti multimediali dal sito Popinga sotto licenza Creative Commons, la quale stabilisce che i contenuti siano liberamente riproducibili nei modi indicati dall’autore e comunicando con chiarezza i termini della licenza stessa.

Scriviamo pertanto alle SS.VV., affinché valutino eventuali violazioni della legge sulla privacy ai sensi del Dlgs. 196/2003 e del codice di deontologia professionale, da parte del succitato Claudio Cavallari.

Distinti saluti

Andrea Scaloni (scaloni.it/popinga)
Simone Tranquilli (quilly.splinder.com)
Francesco Gasparetti (gaspatcho.blogspot.com)
Marco Scaloni
(scaloni.it/popinga)

13 pensieri riguardo “Esposto all’Ordine dei Giornalisti”

  1. Comunque non è giusto…quando c’è da sorbirsi conferenze e cavoli vari tutti i blogger sono chiamati in causa. Quando c’è da divertirsi sul serio solo la BlogBorghesia…Uffa. 🙂

  2. E’ ALLUCINANTE!!!!
    Non sapevo di tutta questa vicenda….!
    Per impegni vari non ho potuto seguire molto bene Popinga…
    Così pure io sarei ruffiana di regime???
    Per aver partecipato a Senigallia 2.0…????
    😀 😀 😀

  3. Leggo da Sprint:
    Ma c’è di più. i blogger figurano nella mailinst ufficiale del Comune, dove Sprint, democraticamente, non compare.

    E di più. Oggi un annuncio ufficiale dei blogger che, con il supporto dell’Assessorato alle politiche giovanili, organizzano una lunga serie di appuntamenti, per illustrare la loro attività fino ai livelli esoterici. Ovviamente solo loro; sono riusciti a fare un distinguo tra sinistra e destra anche nell’informatica. Anche questa è una manifestazione con fini elettorali!

    Una delle solite vergogne comunali e dei ruffiani di corte!

    Spiegazione semplice semplice…

    i blogger figurano nella mialing list del Comune, perché furono invitati a suo tempo alla inaugurazione del servizio wi-fi di Senigallia, in quanto persone attive su internet.

    Non c’è nessun uomo, né nessuna donna mascherata…!
    In quanto tutti ci hanno messo nome e cognome e laddove c’è uno pseudonimo o una “ragione sociale” si sa benissimo di chi si tratta…

    Per quanto riguarda la lunga serie di appuntamenti, ovvero la rassegna Senigallia 2.0, organizzata dalla mediateca di Senigallia, con il patrocinio dell’Assessorato alle politiche giovanili, si tratta semplicemente di una rassegna di INTERESSE PUBBLICO volta a far conoscere ai cittadini senigalliesi, tutti e senza distinzione di colore politico, le potenzialità di internet, uno strumento spesso poco e male utilizzato… e soprattutto volta a far conoscere i servizi gratuti che la mediateca mette a disposizione e che non tutti consocono… anche qui a beneficio di tutti i senigalliesi, di qualunque colore politico essi siano…!

    Non sono i blogger ad organizzare la rassegna (s’informi Cavallari prima di scrivere!), bensì Andrea Garbin, che con grande generosità di impegno e abnegazione, e lavorando anche di notte, ben oltre il suo normale impegno di lavoro, ha voluto creare una rassegna a beneficio della COLLETTIVITA’ TUTTA; per questo ha chiamato alcuni blogger locali, in quanto attivi ed abbastanza esperti nel proprio settore: dal lavoro, all’informazione, alla cultura, passando per il tempo libero e via dicendo…
    E ognuno di noi ha messo a disposizione il proprio tempo e la propria collaborazione a titolo GRATUITO!
    Ciascuno impegandosi nel proprio settore, creando sinergie, invitando ospiti, anche da fuori regione ecc…
    Siamo animati tutti da tanta voglia di fare, creare e condividere, senza creare nessuna esclusione!
    Non è prevista alcuna attività “esoterica”….!!!
    (Mio dio…)

    Se per Cavallari una semplice collaborazione con il Comune di Senigallia diventa una manifestazione a fini elettorali, mi dispiace per lui… ma può pensare quel che vuole… però sparare a zero ed insultare gratuitamente le persone, senza nemmeno sapere di cosa sta parlando non è un gran segnale di “professionalità” per chi si definisce “giornalista”…

    Mi dispiace che l’invidia, che deve evidentemente provare, per non essere stato invitato a questa rassegna lo porti a gesti inconsulti e manifestazioni puerili.

    Immagino che alla prossima riunione dell’ordine dei giornalisti di Ancona quando esporrà le sue “tesi” tutti gli rideranno in faccia…

    Nella vita va avanti chi fa non chi distrugge…

  4. A quanto (di sacrosanto) dice Valeria aggiungo che:
    – l’elenco degli indirizzi dei blogger che figurano nella mailing list del Comune, composto in occasione della presentazione del servizio Senigallia Hotspot, è stato formato sostanzialmente da Luca Conti, il quale ha agito da “facilitatore” per il Comune di Senigallia, che voleva aggiornare (aggiungo meritatamente) la platea degli “operatori della comunicazione”;
    – a me risulta che dal giorno della presentazione del servizio Senigallia Hotspot (giorno in cui noi “mascherati” siamo divenuti “servi di regime”), il Comune non abbia più cercato di aggiornare quella lista, rimasta probabilmente incompleta e ingiustamente “riservata” a pochi.

  5. Lei Valeria perché non si qualifica meglio, questi ragazzotti dopo avermi offeso a sangue ora vogliono fare i “verginelli”, e chi li ascolta?
    Chieda al dott, Gianluigi Mazzufferi, che mi conosce da decenni, se conosco la parola invidia. Oltretutto gli ho fatto sempre molto comodo! Qui c’è gente che pur di sputtanare il prossimo ha il coraggio di tirare in ballo anche le malattie, inqualificabili…
    Per fortuna qualcuno che mi stima non sta scherzando!
    E poi di cosa dovrei essere geloso: a 75 anni ed un diploma di maestro non praticante, riesco a fare i migliori siti professionali che sono in giro nella regione; nel video nessuno prova nemmeno ad accostarmi, lavoro con macchine meravigliose e potentissime, ho un server dedicato per trenta siti per 160 GB, otto IP fissi ed un server di posta linux, linea professionale ecc. Roba da fantascienza per i “mascherati”! Di cosa dovrei essere invidioso? Degli anni di Andrea o del suo fanatismo politico? Io sono un libero pensatore, lui un servo del soldo!
    Il Web 2.0, ho constatato, che è un flop totale: non ha aderenti, solo i soliti…..
    Signora Valeria la mia disputa con Andrea risale a tempi indietro, il mancato invito non c’entra; è un trattamento che mi viene riservato da 10 anni. L’ha invito ad accompagnarmi ad Ancona al Congresso e vedrà come sono trattato. Voi non state facendo niente e non sono certamente io uno da rimproverare per il non fare. Lo chieda a chi mi conosce! Si vergogni! Se ha coraggio mi mandi una e-mail, se no la chiamerò sempre la “signora mascherata”. Io non ho paura di nessuno, soprattutto se in mala fede!

  6. Io non mi vergogno proprio di un bel niente!
    Chi si deve vergognare è lei!

    Con lei nemmeno ci perdo più tempo a parlare.
    Quello che dovevo dire l’ho detto.

  7. Informo il saputello Cavallari, il quale dà dell’ignorante a me e intanto scrive “L’ha invito ad accompagnarmi ad Ancona”, che il nome della Piazza, per ragioni storiche che non sto qui a spiegare, è Piazza di Monte Citorio, come scritto sul sito del Garante nonché sulla targa del Palazzo omonimo.

  8. Pingback: Popinga

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