“I diari di Rubha Hunish” è un libro che non può essere classificato in un genere determinato; definirlo un libro di viaggi è infatti riduttivo. Quello che è certo è che questo è un libro magico. Magico, perché l’autore è capace di trasmettere una gamma infinita di sensazioni ed emozioni, rendendo il lettore partecipe dei suoi viaggi e delle sue avventure; come se fossimo realmente insieme a lui davanti ad una distesa bianca, o ai piedi di un’imponente montagna. Ma quello che caratterizza particolarmente questo libro è lo sguardo volto all’interno, alle profondità dell’anima e alle sue domande. E proprio il viaggio diventa occasione di scoperta di sé, di esplorazione dei propri paesaggi interiori, oltre che di quelli esteriori.
Nel viaggio e nella scoperta di nuovi territori, il corpo è in armonia con ciò che lo circonda, e diventa “membrana”, attraverso la quale Anima e Territorio comunicano, quasi in un rapporto di osmosi. Caratteristici di questo libro sono i momenti di sospensione e di attesa, infatti il sottotitolo è “brevi saggi sull’interruzione del pensiero in viaggio“. In questi momenti l’autore distoglie lo sguardo dalla meta perseguita per volgerlo al dettaglio, al particolare, alla bellezza che lo circonda, per ricordarci quanto il viaggio in sé e la ricerca siano importanti, più di ogni altra cosa; perché anche se la meta prefissata non è raggiunta, il viaggio può comunque donarci infinite meraviglie e nuove e inaspettate strade. La musica, poi, ha un ruolo importante, i ricordi musicali dell’autore sono la colonna sonora delle sue esperienze. Particolarmente toccante è l’omaggio a George Harrison.
Insomma… leggetelo !!! Non ve ne pentirete !!
I Diari di Rubha Hunish, di Davide Sapienza, Edizioni Baldini & Castoldi, 2004
link
http://www.davidesapienza.net
una bella recensione…
http://www.railibro.rai.it/recensioni.asp?id=349