Travaglio a Senigallia: “Se li conosci li eviti”

Marco Travaglio a SenigalliaMarco Travaglio a Senigallia: parte del pubblico

Pomeriggio rovente quello di oggi, sul prato della Rocca Roveresca, a Senigallia. Davanti a centinaia di persone Marco Travaglio ha presentato il suo ultimo libro: Se li conosci li eviti (con Peter Gomez, edizioni Chiarelettere). In realtà il libro è stato solo un pretesto per parlare dell’attualità politica e giudiziaria. Travaglio, con grande efficacia, ha fornito moltissimi spunti su cui riflettere.

Quella che segue è la registrazione audio integrale dell’evento. Buon ascolto.

Sarnari.net “temporary closed”

Sergio Sarnari di sicuro non sta passando i più tranquilli giorni della sua vita. E pensare che tutto è nato attorno al giorno più bello, il suo matrimonio. Da allora Sergio si trascina dietro la brutta esperienza avuta con il mobilificio scelto per arredare casa. Esperienza che ha deciso di raccontare sul suo blog, e per questo l’azienda lo ha querelato.
La questione è stata già ampiamente commentata in rete, e anche un po’ sui mass-media. Di stamattina la decisione di Sergio di chiudere il suo blog.

Ora Sergio chiede un aiuto. Ha avuto già la prima udienza della causa civile, che parte dalla richiesta di 400mila euro di risarcimento danni da parte del mobilificio. Il procedimento ha carattere d’urgenza. E Sergio deve pagarsi gli avvocati.

Siccome riteniamo che la questione abbia una certa gravità ed importanza, e che non sia solamente un affare legale tra lui e l’azienda querelante, ma riguardi tutti, in primis chi scrive sul web, invitiamo a donare un contributo a Sergio Sarnari, magari da questo link.

Link: aiuta Sergio con una donazione.

Ed ora i ricordi

Siamo tornati a casa dopo un viaggio di 8 giorni in Israele. Ci attendono momenti di riposo, e tanti ricordi da raccogliere in nuovi post, che stiamo scrivendo o che scriveremo. Metteremo mano ai brevi filmati ed alle video-interviste che i nostri compagni di viaggio ci hanno gentilmente concesso, così come alle centinaia di foto che dobbiamo adesso organizzare, catalogare, condividere.

Intanto facciamo nostri i ringraziamenti che Gaspa ha riservato a tutto il gruppo di partecipanti, ed in particolare a Vittorio Di Cesare, la nostra guida, e ad Eyal Mizrahi, capogruppo e principale organizzatore del viaggio. A voi i nostri complimenti!

I kibbutz: ideologia e pragmatismo

Kibbuts Lavi: ingresso dell'hotel
Kibbuts Lavi: ingresso dell’hotel

Abbiamo alloggiato al kibbutz Lavi, in bassa Galilea, per due giorni, sufficienti per gustarne le comodità e la bellezza. Davvero un posto consigliabile.
Unico italiano a Lavi, Guido Sasson è responsabile commerciale dell’annesso hotel; proprio lui ci guida alla scoperta del kibbutz e ci spiega la storia della comunità in cui vive da 30 anni. Storia che nasce nel 1949, 40 anni dopo la creazione del primo kibbutz in Israele, sempre nei pressi del Lago di Tiberiade. Oggi Lavi ha 250 membri, e fonda la sua economia sull’hotel e su una fabbrica di mobili per sinagoghe.

Cos’è un kibbutz? Quali sono le regole principali che lo amministrano? Come si entra e si esce da un kibbutz? Leggi tutto “I kibbutz: ideologia e pragmatismo”

Lungo la valle del Giordano

Salendo a nord, da Gerusalemme verso la Galilea, abbiamo attraversato la valle del fiume Giordano, ed in particolare i cosiddetti “territori occupati” (per alcuni più semplicemente “amministrati”) da Israele. La maggior parte di quest’area, chiamata anche “west bank”, non è stata mai annessa allo Stato ebraico ma viene da esso controllata, a partire dalla sua conquista durante la “guerra dei 6 giorni” (1967). Leggi tutto “Lungo la valle del Giordano”

Barriera difensiva

Parentesi di attualità politica israeliana, e non solo, questo pomeriggio.
Eytan, pensionato della Polizia di Gerusalemme e ora guida dell’associazione Ir Amim, ci ha guidati alla scoperta di una parte della cosiddetta “barriera difensiva” eretta pochi anni fa come estrema difesa agli attacchi terroristici della seconda Intifada.

La barriera è, in parte, un muro alto a sufficienza per impedire che le case israeliane siano bersagli dei proiettili palestinesi. Ad esempio il condominio nella foto qui sotto, del quartiere Gilo, a sud di Gerusalemme, è stato ripetutamente il bersaglio dei cecchini arabi da Betlemme e dalla vicina Beit Jala. Oggi le case di Gilo hanno montano vetri anti-proiettile. Leggi tutto “Barriera difensiva”

In memoria di Yitzhak Rabin

Il Municipio di Tel Aviv è una grossa scatola di cemento e acciaio, sobria al limite del buon gusto. I criteri dell’edilizia socialista degli anni ’60 la voleva spartana e funzionale. Proprio di fronte, sopraelevata, sorge una piattaforma che domina la piazza antistante: già Piazza dei Re di Israele ed ora Piazza Rabin. Da qui Yitzhak Rabin tenne il suo ultimo discorso, e proprio ai piedi del gigantesco palco il suo assassino gli sparò alle spalle.

Sul luogo dell’evento ora una scultura lo ricorda: un pavimento sconquassato, alcune grandi pietre mosse come da un terremoto: da sotto emerge una luce; dietro è rimasta una scritta sul muro: “perdonami”.

Al Muro Occidentale

Il sole era spietato: un calore secco ma intensissimo, la luce accecante delle pietre, in contrasto con il nero degli ortodossi impegnati nella preghiera.
Le donne a destra, confinate al margine, gli uomini a sinistra, sia fuori che all’interno della Sinagoga. Impressionante la profondità del muro, visibile interamente tramite due pozzi coperti da una lastra di cristallo. Leggi tutto “Al Muro Occidentale”