Sono senza parole

Giovanni Allevi

Dunque le Marche sono la prima regione italiana ad avere un proprio inno. Sì, la nostra Giunta Regionale, guidata da Gian Mario Spacca, lo ha commissionato all’ottimo Giovanni Allevi (nella foto).

Io sono molto arrabbiato.
Per i 141.000 euro spesi? No, perché l’inno è solo musicale, non ci sono le parole e non lo posso cantare.

Ma in fondo non c’è da preoccuparsi, perché evidentemente in Regione non c’erano cose più necessarie da fare.

9 pensieri riguardo “Sono senza parole”

  1. Per me è meglio che sia senza parole.
    Te l’immagini un inno con un anconetano che canta “c’avemo i moscioli!” e un maceratese che gli risponde per le rime? 😉

  2. Aggiungo una domanda: la presentazione dell’inno fatta all’Abbazia di Sant’Elena è compresa nel prezzo, oppure è un extra? Di certo sono un extra i costi dei partecipanti, come ad esempio quelli dei Presidenti delle Provincie (e dei funzionari che immagino siano intervenuti a frotte!
    Al Direttore di Popinga Marco, detto Mescalino, chiedo, solo se non si devono pagare diritti d’autore, di mettere il podcast per chi lo voglia comunque ascoltare.

  3. ROTFL per il commento di Libero.
    Comunque se dovessi votare un inno regionale voterei sicuramente per gli anconetani:
    (sulle note di “God save the Queen”, inno nazionale inglese)
    C’aaaaveeeeemo i moooosciolii, c’avemoooooooo i moooscioliii,
    C’aaaaaveeemo i moscioli…
    e ce piace el vi’.

    Standing ovation!!!

    ^_________*

  4. Si tra la giornata delle Marche (o roba simile) istituita qualche tempo fa e gli inni regionali, il bel presidente Spacca trova il tempo per farsi riprendere in tv e dire quanto sono vistuose le marche rispetto al resto d’Italia e quanto riescono a risparmiare riducendo il loro debito.
    Troppo risparmio evidentemente dà alla testa.

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