Nell’inserto Nova di giovedì scorso all’interno de Il Sole 24 Ore, noto giornale economico-finanziario della Confindustria, c’era un bell’articolo del mio amico Luca Conti sul tema “Inchiostro elettronico alternativa alla carta”.
Luca parlava del nuovo lettore di e-book con tecnologia E-Ink (inchiostro elettronico) prodotto dalla Philips appena immesso sul mercato italiano col nome di iLiad.
Nell’articolo c’era anche pubblicata in bella mostra una mia foto fatta al distributore italiano del suddetto iLiad, Antonio Tombolini, che ce lo aveva mostrato in anteprima qualche mese addietro.
Dove sta il problema? Dovrei essere contento che una mia fotografia venga pubblicata su un giornale così prestigioso!
Il problema è che la mia foto era protetta da copyright tramite la licenza Creative Commons, una licenza che permette a tutti di usare le mie foto gratuitamente, anche a scopo di lucro, potendole modificare a piacimento, salvo dover citare la fonte.
Non mi sembra una richiesta esosa, essendo io un fotografo non-professionista non pretendo che le mie foto vengano pagate e quella usata su Il Sole non è certamente una foto da premio Pulitzer, ma io pretendo che chi usa le mie foto ci metta il mio nome accanto!
Quello che mi fa imbufalire è che la foto ha una tutela legale e questi se ne infischiano tranquillamente di rispettare la legge pensando che tutto gli sia permesso, ma in realtà non è così.
Intanto gli ho inviato una mail per far presente il problema:
Vi invio la presente per informarVi che in un recente numero del vostro inserto Nova, nell’articolo “Inchiostro elettronico alternativa alla carta” appare una mia foto coperta da copyright.
Siccome la licenza Creative Commons, che ho scelto per le mie fotografie su Flickr, prevede che la foto possa essere pubblicata solo citando l’autore, vi segnalo che il Vostro comportamento è abbastanza scorretto.
Citare la fonte non mi sembra un grosso costo od un grande impegno, ma nonostante ciò, non riuscite a rispettare delle semplici regole con un atteggiamento abbastanza arrogante.Cordiali Saluti
Francesco Gasparetti
Ora attendo una risposta e sto valutando l’opportunità di adire alle vie legali per tutelare i miei interessi.
Cosa voglio ottenere? Certamente non soldi, ma pretendo che questi signori inizino a rispettare le più elementari leggi, soprattutto quando ciò richiede uno sforzo minimo (come mettere una riga di testo sotto una foto).
Basta con le Sòle 24 Ore!
Ben detto, e ben fatto. Se poi per caso ti ci uscisse pure qualche soldo, occhio che vengo a prenderteli io: non ti avevo mica dato la liberatoria sulle mie mani! 😉
Tommaso mi segnala la vicenda del “pirataggio” di una foto di Massimo Mantellini, presa dal suo Flickr e pubblicata su La Stampa (http://www.mantellini.it/2007_05_01_archivio.htm).
Dunque, Gaspa, non sei il primo.
Ho appena chiesto a Mantellini, via mail, se ha intenzione di procedere per vie legali.
Segnalo anche che qualcosa di molto simile è accaduto, nel piccolo, anche per la vicenda fertirrigazione.
Gaspa sa benissimo che ritengo il passo da lui preannunciato un esempio che andrebbe portato a fondo, per il valore simbolico del caso. Contro un malcostume purtroppo generalizzato.
Però se il “maestro Antonio” parla di liberatoria per l’immagine delle sue mani da buon opportunista mi metto anche io in fila. Seppur sullo sfondo vengo ripreso, mentre “macchio” il caffè offerto da casa Tombolini!
Da domani, stando al tracking dello spedizioniere,l’Iliad si potrà finalmente fotografare, senza copyright, a casa mia. Così anche gli increduli vedranno e toccheranno con mano.
coraggio ragazzi, la Storia vi darà ragione!!
Non c’è solo il precedente del caso della fertirrigazione… ma anche la foto di Marco sull’incontro con Giorgio Pegoli pubblicata sul Corriere Adriatico…
(così l’ho detto!)
Se poi ci si mette pure un giornale come il Sole 24 Ore, che quanto a importanza e “autorevolezza” comportamenti anti-professionali come questi non se li potrebbe permettere… allora poi non ci si può lamentare se la gente scarica abusivamente film e musica da internet. Oppure solo i diritti di autore dei “grandi nomi” vanno rispettati?
Si ritiene che si possa fare liberamente uso di tutto ciò che si trova in internet…
Certo che la mancata conoscenza delle licenze Creative Commons da parte dei redattori del Sole 24 Ore, cioè di un quotidiano che in Italia si reputa al vertice della finanza, dell’economia e di conseguenza al “passo con i tempi”, sarebbe una cosa gravissima…
O sono anche loro dei morti di fame che non potevano ingaggiare un fotografo professionista per il servizio ?
Gaspa, sputtanali a livello nazionale!
Non so se risponderanno mai alla tua lettera…
Tu però scrivi a qualche quotidiano nazionale… magari alla rubrica di Severgnini, sollevando il problema delle licenze su internet ecc…, chissà, magari ti pubblicano!
Urge articolo caustico di Andrea!