Il Mago di Oz

Il mago di Oz ha per protagonsita la piccola Dorothy, una ragazzina orfana che vive con gli zii nelle praterie del Kansas e che, a seguito di un ciclone, viene trasportata con la sua casetta e il suo cagnolino Totò in un mondo immaginario, il fantastico “mondo di Oz”. Tale mondo è formato da 4 regni governati, da 2 streghe malvagie (ad est e ad ovest), e da due streghe buone (a nord e a sud); al centro invece è posto il regno del temibile e potente mago di Oz, dotato di straordinari poteri, e che regna nella brillante città di smeraldo.

Durante la fase di atteraggio in questo strano mondo, Dorothy uccide la strega malvagia dell’est, viene accolta con trionfo dal popolo ormai liberato dalla sua oppressione, e incontra in seguito la strega buona del Nord, accorsa immediatamente in seguito alla notizia. Dorothy vuole ritornare a casa, e la strega buona le consiglia di rivolgersi al potente Oz, che avrebbe potuto raggiungere seguendo la strada di mattoni gialli. La bimba riceve il suo bacio come sigillo di protezione dal male che incontrerà durante il viaggio, e con le scarpette magiche prese dalla strega appena uccisa intraprende il difficile cammino.

Lungo la strada fa la conoscenza di 3 nuovi compagni di viaggio, i quali sono convinti dalla bimba a rivolgersi anch’essi al mago di Oz per veder esauditi i propri desideri. Lo spaventasseri vorrebbe un cervello per poter pensare con intelligenza, il boscaiolo di latta è alla disperata ricerca di un cuore per amare, e il leone desidera ardentemente il dono del “coraggio”, in modo da poter degnamente regnare nella propria foresta secondo il ruolo che dovrebbe competergli.

Dopo mille peripezie e pericoli indotti dalla strega malvagia dell’ovest, i 4 giungono a far la conoscenza del temibile Oz, mai visto da nessuno di persona, in quanto è solito cambiare aspetto e forma in continuazione, celando misteriosamente la sua reale identità. Il mago promette di esaudire i loro desideri al solo patto che essi riescano ad eliminare anche la strega malvagia dell’ovest, in passato acerrima nemica di Oz. I 4 amici, seppur frastornati ed attoniti da simile richiesta, riescono nell’impresa, pur rischiando la propria vita in più occasioni, salvo tornare dal mago di Oz e scoprire che questi fosse un ciarlatano: non un mago dotato di straordinari poteri, ma un illusionsista capitato per caso, come Dorothy, in quel mondo, e in cui cercò per anni di sopravivvere con la menzogna e le bugie, nascondendo la propria reale identità dietro artifici illusionistici.

Dorothy comunque riesce lo stesso a tornare a casa grazie alle famose scarpette rosse della strega dell’est, il cui potere le diviene noto solo alla fine delle sue peripezie, e gli altri 3 personaggi scoprono di aver maturato, durante la propria avventura, quelle qualità che cercavano in dono come “magia”. Lo spaventapasseri regnerà con intelligenza e saggezza un proprio regno, il boscaiolo saprà amare e provare emozioni, il leone sarà capace di essere l’incontrastato re della foresta, incutendo terrore ai propri avversari.

Il Mago di Oz è la classica fiaba rivolta agli adulti prima ancora che ai bambini, tanto sono forti i messaggi celati al suo interno. Traspare in essa la convizione di poter tirare fuori il meglio di sè, di far emergere dal fondo del proprio animo quelle qualità che non pensiamo di avere ma che in realtà possediamo, pur non essendo in grado di esserne coscienti. Non serve cercare per “magia” il bello che è in ognuno di noi, il carattere, la forza, l’entusiasmo, la vitalità che desideriamo di possedere, ma basta a volte avere un pò di fiducia in se stessi e credere nelle proprie potenzialità. Certo il percorso non è semplice, è pieno di difficoltà, frustrazioni, sconfitte che minano costantemente i nostri migliori propositi, ma la fiaba invita a persistere nei propri intenti anche se è richiesta una forte dose di umiltà e di spirito di sacrificio.

E se alla fine di tutte le nostre fatiche continuiamo a scontrarci con i nostri limiti e falliamo nella nostra ricerca? Bhe, non c’è niente di più dignitoso che avere la capacità di riconoscere la nostra debolezza e la nostra fatica, nonchè la nostra diversità rispetto agli altri, ed è proprio questa diversità che ci rende unici e speciali e che rafforza più che mai la nostra dignità, con i nostri limiti e con i nostri difetti.

2 pensieri riguardo “Il Mago di Oz”

  1. Mi chiamo Monica Guido, sono nata a Novi Ligure nel 1978, da qualche mese vivo a Basaluzzo, sempre in provincia di Alessandria, e lavoro come insegnante.
    Volevo segnalare alla vostra cortese attenzione il libro che ho tradotto e pubblicato. Ritengo possa interessarvi poichè si tratta del seguito del famoso ‘Mago di Oz’ di L. Frank Baum. Forse non tutti sanno che l’autore scrisse ben 14 libri sul mondo di Oz. Quello che vi segnalo è il secondo della serie ed è anche l’unica traduzione italiana disponibile nel mondo dell’editoria italiana. Da questo libro è tratto parzialmente il film della Diseny ‘Ritorno ad Oz’, di cui sarà presto realizzato un remake. Inoltre la storia narrata era stata anche raccontata in un cartone animato giapponese dal titolo ‘Nel Regno di Oz’ e trasmessa negli anni ’80. In America hanno inoltre realizzato una breve serie tv dal titolo ‘Tin Man’, ovvero Boscaiolo di Latta, uno dei personaggi di questa fantastica serie di romanzi.

    Potete vedere a questo indirizzo un’anteprima del libro:

    http://www.lulu.com/content/2005526

    Potete acquistare il libro ordinandolo in una qualunque libreria (nel caso la libreria non si servisse del catalogo alice libri dovete fornire il numero di telefono della casa editrice boopen) oppure potete trovarlo sulle più importanti librerie online (ibs, libreriauniversitaria, webster, unilibro, ecc)
    Nella speranza che siate interessati a questo volume o che vogliate dedicare attenzione a questo evento editoriale, vi porgo distinti saluti.

    Monica Guido, la traduttrice di questo romanzo.

    http://monicaguido1978.blogspot.com/

    Sul sito potete trovare booktrailer (ovvero piccolo spot pubblicitario del libro) intervista rilasciata ad una radio presentazione power point delle illustrazioni del libro (la uso per le presentazioni in biblioteca)

  2. A me questa storia è piaciuta molto e mi direte ignorante ma nn la conoscevo e mi è piaciuta un sacco
    Ma un po triste xche’ la povera dorothy viene portata in un paese che nn conosce ma va be ciaoo e complimenti

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