Le premesse di una guerra e le conseguenze per coloro che ne sono coinvolti sono descritte in modo coinvolgente e preciso.
Un libro che si legge velocemente ma che aiuta a riflettere su quali possano essere i pericoli nel nostro futuro descrivendo gli errori ed orrori del passato prossimo.
Possiamo fidarci di Chris Hedges. È stato nei posti peggiori e ha visto le cose peggiori. Così dobbiamo ascoltarlo quando sostiene che la guerra è una droga che uccide, che il nazionalismo è sempre pericoloso e che dobbiamo svegliarci e renderci conto di quanto il mondo attuale sia terrificante. Michael Ignatieff
Facile dire che la guerra è sinonimo d’inferno. Ma per molti di coloro – sia civili che militari – che la provano, la guerra è un’esperienza intensa, emozionante e persino gioiosa. La guerra inebria, dà un obiettivo, una motivazione, una soluzione: Chris Hedges la conosce bene. Per il “New York Times” è stato nei Balcani, in Medio Oriente, in America Centrale e ciò che ha visto lo ha sconvolto: amici, nemici, colleghi intossicati e quasi drogati dallo scontro. Partendo dai classici, da Omero a oggi, in questo libro Hedges affronta una triste verità e un mito antico: il legame d’amore fra gli uomini e la guerra, l’attrazione fatale tra il rischio e la gloria, la seduzione della battaglia e la perversione del conflitto.