La questione energetica costituisce ormai da qualche anno una problematica di fondamentale importanza e gli eventi degli ultimi periodi hanno contribuito significativamente a porre ancora più in risalto questo cruciale argomento. “Perché acquistiamo dalla Francia e dalla Slovenia energia elettrica prodotta da centrali nucleari?” “Che cosa succederà se il prezzo del petrolio continuerà a crescere?” “Quando Paesi come la Cina e l’India incominceranno ad attestarsi sul livello di vita occidentale come sarà possibile garantirne il fabbisogno energetico?”
Questi interrogativi irrisolti sono ormai di pubblico dominio ed è proprio per fornire un’informazione il più possibile accessibile a tutti che venerdì 16 settembre, presso la Sala Convegni del Palazzo del Turismo di Senigallia, si è tenuto un incontro pubblico dal titolo “Ricerca scientifica ed energia del futuro”.
La conferenza è stata articolata in due momenti: nel primo sono stati presentati i filoni verso i quali si sta indirizzando la ricerca in ambito energetico, mentre nel secondo è stato fatto il punto della situazione presente e sono stati evidenziati quegli accorgimenti attualmente praticabili da tutti per un impiego razionale dell’energia.
Le prospettive future di sfruttamento dell’energia solare sono state introdotte dal Prof. Vincenzo Balzani, autore del libro “Energia oggi e domani”. Il suo intervento ha posto anche l’accento su come oggi si senta tanto parlare a sproposito di idrogeno, additato molto spesso come la soluzione universale di tutti i problemi energetici, ed ha contribuito a far luce sulle reali possibilità associate all’impiego di questo combustibile.
Molto significativo è stato il contributo offerto dal Prof. Maurizio Cumo, vicepresidente dell’Associazione Italiana Nucleare, il quale ha evidenziato come, a suo avviso, nell’immediato futuro sarà necessario intraprendere la scelta obbligata di produrre l’energia elettrica con centrali nucleari, essendo già adesso questa tecnologia quella economicamente più vantaggiosa.
Nell’ambito della presentazione delle tematiche di ricerca attualmente intraprese è poi intervenuta la Prof.ssa Rita Casadio, che ha introdotto il pubblico presente in sala nel mondo delle biotecnologie sulle quali i ricercatori stanno lavorando per mettere a punto un processo per la produzione dell’idrogeno su scala industriale. Infine, hanno concluso la prima parte dell’incontro due interventi sulle tecniche di confinamento magnetico ed inerziale per la realizzazione della fusione nucleare.
Il secondo momento della conferenza è stato aperto dal forte richiamo del Prof. Carlo Maria Bartolini sulla necessità di provvedere sin da adesso all’utilizzo tecnologicamente più efficiente delle risorse energetiche in attesa dei futuri sviluppi della ricerca, per i quali, allo stato attuale, è difficile ipotizzare un’applicazione concreta prima di qualche decennio. In particolare, Bartolini ha posto l’accento sulla dipendenza del sistema energetico italiano dalle fonti fossili ed in quest’ottica ha presentato quelle che attualmente rappresentano le soluzioni più efficienti per lo sfruttamento di queste risorse. In questo senso, il professore ha evidenziato come la tecnologia che al momento più si presta ad un utilizzo razionale dei combustibili, siano essi fossili od ottenuti da biomassa, è quella della cogenerazione distribuita. In questo modo, in un’unica centrale si ha la produzione contemporanea di elettricità e di calore direttamente sul luogo in cui queste due forme diverse di energia sono richieste. Questa tecnologia presenta pertanto il duplice vantaggio di sfruttare, innanzitutto, quel calore che nelle normali centrali elettriche viene disperso in ambiente e che costituisce quindi uno scarto, per produrre energia termica utilizzabile per comuni impieghi di riscaldamento o per processi industriali ed, in secondo luogo, di fornire l’energia nel posto in cui deve essere utilizzata, minimizzando le perdite legate al trasporto della stessa.
La sezione dell’incontro dedicata agli scenari attuali è stata conclusa dal Prof. Fabio Polonara che ha esposto le linee guida del Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR). Il professore ha posto in evidenza l’importanza del risparmio energetico e dello sfruttamento delle fonti rinnovabili in ogni settore ed in particolare a partire dagli edifici ad uso residenziale. In questo ambito è stato sottolineato come l’impiego dell’energia solare, sia per la generazione di elettricità mediante pannelli fotovoltaici sia per la produzione di acqua calda, possa fornire un significativo contributo al bilancio energetico delle famiglie, in primo luogo, e della collettività in generale. Inoltre, molto interessante è stato lo spunto lanciato da Polonara sull’opportunità di valutare l’incentivazione delle colture per la produzione di biocombustibili come possibile strumento per rilanciare l’agricoltura nazionale.
Di fronte ad un problema così importante estremamente significativo è stato l’atteggiamento dei relatori intervenuti alla conferenza. Nessuno di essi, infatti, si è fatto promotore “della soluzione energetica”, ma tutti hanno manifestato apertura verso tutti i campi di ricerca intrapresi. Se, da un lato, questa posizione mette in risalto come sia importante tentare di sfruttare ogni strada che sembra aprirsi davanti a noi, dall’altro canto sottolinea come al momento presente non si conosca ancora quella che sarà l’energia del futuro e, in un periodo di transizione come quello che stiamo vivendo, questa incertezza finisce inevitabilmente nello spostare l’attenzione su quale sarà il futuro dell’energia.
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