Antonio Tombolini ha richiamato alla mente un mio tarlo: la complessità delle leggi italiane. Grazie anche a Domenico Murrone, Antonio denuncia gli 827 (ottocentoventisette) rimandi di legge contenuti nell’ultima legge finanziaria.

Sapete cosa sono i rimandi di legge? Sono quelle norme in cui invece di dire “Si fa così e cosà” si dice “Con riferimento a quanto previsto all’art. X della legge Y del 1942, ma con l’eccezione delle fattispecie previste dall’art. Z, comma 2, quinquies della legge N del 1974, si dispone che l’art. ecc. ecc.”. Bene, Mimmo, che lavora all’ADUC, si è messo lì con la santa pazienza, e ha contato uno per uno tutti i rimandi contenuti nella legge finanziaria. 827. Ottocentoventisette. E osiamo ancora definirci stato di diritto

I rimandi di legge sono difficili da seguire per una persona, ma potrebbe farlo con faciltà qualsiasi computer, se tali rimandi fossero adeguatamente strutturati e formalizzati.

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Quando si parla di ambiente (acqua, aria, gestione dei rifiuti, fauna, flora, salute, ecc.) ci si deve incontrare/scontrare, nel bene e nel male, con una serie infinita di leggi (più volte modificate o ritoccate), decreti attuativi, regolamenti applicativi e circolari esplicative … che non solo mettono in chiara difficoltà il cittadino qualunque (… visto che la legge non ammette ignoranza  …) ma anche la pubblica amministrazione ed i giudici, a tutto vantaggio per gli inquinatori, i bracconieri ed i furbacchioni di turno che tra un articolo e l’altro trovano sempre il modo di evitare guai giudiziari. Continua a leggere…