Open Data? Non per il Garante

Devono essere adottate opportune cautele per ostacolare operazioni di duplicazione massiva dei file contenenti dati personali da parte degli utenti della rete, rinvenibili sui siti istituzionali delle amministrazioni, mediante l’utilizzo di software o programmi automatici, al fine di ridurre il rischio di riproduzione e riutilizzo dei contenuti informativi in ambiti e contesti differenti.

Chi può aver detto, anzi scritto, una frase del genere? Chi, se non il Garante della Privacy?
Nelle “linee guida in materia di trattamento di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi effettuato da soggetti pubblici per finalità di pubblicazione e diffusione sul web“, il garante fa finta che Internet non sia quello che in realtà è, un luogo di condivisione e una occasione straordinaria di conoscenza. Per lui, è vietato copiare, punto e basta. Arrivando persino ad ostacolare attivamente progetti come OpenPolis, che fanno del riuso dei dati pubblici e della loro elaborazione la loro ragion d’essere.

E’ inutile dire cha sarà battaglia.

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