Tempo di crisi di Governo, tempo di elezioni e dibattito sulle leggi elettorali. Nelle famiglie degli italiani i problemi sono altri, ma anche di leggi elettorali, al punto in cui siamo, è utile parlare.
Della legge vigente non mette conto di parlarne troppo perché se ne dovrebbe parlare solo male, per molti motivi ma principalmente perché è una legge truffaldina e antidemocratica. Truffaldina perché consente alla lista o al raggruppamento di liste più votata di avere la maggioranza di seggi anche se i voti avuti sono di molto al di sotto del 50% più 1. Inoltre, come è risaputo, non si possono esprimere preferenze perché le liste di candidati sono formate con nomi prescelti e graduatorie stabilite in base a clientelismi e fedeltà ai capi.
Gli autori di questa legge non meriterebbero il voto dei cittadini solo per il fatto di averla ideata progettata e approvata.
Allora come dovrebbe essere una legge elettorale, qual’è il miglior sistema, proporzionale o maggioritario? Con premio di maggioranza o con sbarramento? A un solo turno o a due turni, con o senza ballottaggio?
Bene. Diciamo subito che non esiste un sistema che si possa definire ideale anche perché si deve tener conto delle tradizioni e della storia degli Stati a cui le leggi vanno applicate. Quello che va bene per la Francia non è detto che vada bene per l’Italia e ancor meno bene andrebbe per noi la legge inglese o quella americana.
Innanzi tutto dobbiamo tener presente una fatto fondamentale, e cioè che le camere son fatte per costruire governi che governino, e quindi un premio di maggioranza a chi raggiunge la metà più uno dei deputati è utile, anzi necessario, per consentire di governare con una certa efficacia e tranquillità, e soprattutto senza dover subire i ricatti e le imposizioni di minoranze e gruppi di lobbisti. Se poi si mette uno sbarramento del cinque per cento otterremo una riduzione significativa del numero dei partiti . E questo è certamente un bene perché, anche se una certa parte di votanti non avrà rappresentanza, dobbiamo sempre tener presente due cose: la prima è che il miglior sistema politico è quello che si basa su due partiti, e ogni partito in più lo peggiora; la seconda è che le camere non sono dei congressi scientifici in cui ogni voce, ogni esperienza debba essere rappresentata e ascoltata ma, come dicevamo sopra, servono a creare governi che siano in grado di governare. L’ultima esperienza insegni.
Una domanda: se come alle ultime elezioni nessuno dei 2 schieramenti raggiunge il 50%+1 che si fa?
Questa legge elettorale non è perfetta ma dare tutta la colpa a questa è sbagliato.
Io penso che una legge elettorale dovrebbe rappresentare quanto più possibile la situazione presente al momento del voto (sbarramenti a parte).
Scusa una domanda: se al Senato la sinistra ha preso 300 mila voti in meno che si poteva fare? Regalare che so, 20 o 30 senatori?
Alla camera con 24 mila voti in più hanno avuto il premio di maggioranza che ha permesso di avere diverse decine di deputati in più, nonostante non rappresentasse bene la situazione elettorale.
Una cosa sbagliata è stata di certo quella di eliminare le preferenze.
Insomma questo post ha qualche imprecisione; ad es, per quanto riguarda il discorso dei lobbisti; i lobbisti non vanno collegati a partiti microscopici o piccole liste; è dimostrato a livello sociologico che le lobbie intervengono nel momento di produzione della legge tramite i propri parlamentari di riferimento, che stanno dentro tutti i partiti, cioè dentro i CI, AN, FI, il PD, rifondazione ecc.
Chiudo dicendo che secondo me si vota una certa parte politica non per come fa una legge elettorale, che può essere sbagliata certo, ma per come governa un paese.
Se Prodi ha messo insieme una unione che esisteva solo nel nome non possiamo dar la colpa alla legge elettorale; se i voti son stati pressochè pari non è colpa della legge elettorale.
A ognuno la sua valutazione di merito.
Concordo sul fatto che il voto del 2006 sia stato un sostanziale pareggio, che altre leggi elettorali avrebbero sopportato anche peggio del Porcellum; ad esempio il Mattarellum avrebbe prodotto una Camera a maggioranza Centro-Sinistra ed un Senato a maggioranza Centro-Destra. Nel 2008 l’attuale meccanismo di voto potrebbe portare ad un Parlamento stabile, e me lo auguro.
Benissimo le preferenze, e malissimo questa porcata di legge che le ha soppresse. Ma dico anche: occhio a come si implementano le preferenze. Mi spiego meglio.
Pensiamo al meccanismo delle preferenze facoltative, quelle per capirci in vigore nella Prima Repubblica. Con un sistema del genere ad essere eletti sono i capi-lobby o capi-fazione (a seconda del contesto), i quali possono garantirsi un pacchetto di voti relativamente ristretto ma sicuro, da parte di una comunità fortemente motivata e spesso organizzata, che ne indica espressamente il nome sulla scheda.
La grande maggioranza degli elettori, al contrario, non esprime alcuna preferenza, se non è obbligata a farlo; in pratica vota un simbolo e basta. In tal modo i più stabiliscono il peso (quantitativo) dei vari partiti, ma non le persone che fisicamente vanno a sedere in Parlamento.
Ricordate l’abusata frase “le idee camminano sulle gambe delle persone“? Ebbene, io voglio stabilire le idee ma anche le gambe sulle quali camminano. Il modo più sicuro che questo avvenga è rendere la preferenza obbligatoria.
Sulle preferenze obbligatorie sono pienamente d’accordo con te.
Quello che mi chiedo è molto semplice: nonostante i tanti proclami e le tante polemiche, mettere giù 2 righe in una legge e scrivere che l’attuale legge elettorale viene modificata prevedendo il semplice meccanismo delle preferenze era poi tanto difficile?
Non penso sarebbero servite maggioranze mastodontiche per rimettere le preferenze visto che quasi tutti erano d’accordo.
Forse è stata una svista del governo in primo luogo (e dell’opposizione in secondo luogo) oppure questo meccanismo senza preferenze in fondo va bene un po’ a tutti.
Il fatto è che non sono per nulla tutti d’accordo.
In realtà a tutti i partiti fa comodo decidere autonomamente chi fare eleggere e chi no.
Questa è la cruda verità.
Ho letto con attenzione i commenti al mio post che a mia volta commento.
1. Gabriele
Semplice, non si assegna il premio di maggioranza. Questo è già accaduto negli anni cinquanta con la ignobilmente chiamata “legge truffa”. Il porcellum come si dovrebbe chiamare ? Legge supertruffa!
D’accordo
D’accordo
Il sistema uninominale che viene utilizzato per il Senato è tutt’altra cosa e anch’esso va totalmente ridisegnato
Molto peggio che una cosa sbagliata: all’elettore è stato rubato il diritto di scegliere il candidato
Ma se si costruisce scientemente una legge truffaldina non posso che chiamare truffatori coloro che l’hanno fatta e poi trarne le conseguenze.
2. mescalino
Esiste il sistema uninominale dove si da il voto alla persona che rappresenta il partito nel collegio. La preferenza obbligatoria non mi sembra possibile. E a chi non la mette che facciamo, gli annulliamo il voto?
3. Gabriele
Beata ingenuità!
4. Gaspa
Credo sia proprio così
Sul terzo punto non c’era assolutamente ingenuità… si trattava solo di ironia se non fosse chiaro!
Secondo me bisogna trarre le conseguenze in modo molto più generale; sinceramente mi aspettavo una modifica, almeno minima di questa legge elettorale da parte della sinitra ma questa non c’è stata.
Che devo pensare? Che forse questa legge non fa poi tanto schifo neanche ai partiti della sinistra.
Scusa gabriele, non avevo capito l’ironia. Di nuovo scusa
Mah, adesso anche questa colpa è della sinistra…
LOL
Ma se hanno mendicato per due settimane per avere una intesa al fine di cambiare almeno un poco la legge elettorale!!
Inoltre devo ricordare chi l’ha scritta, la legge?
Che poi faccia comodo a molto siamo d’accordo, ma ogni tanto prendetevi anche le vostre responsabilità, altrimenti cadete nel ridicolo!!!
So bene chi ha scritto la legge e su questo non ci piove; altrettanto certo mi sembra che la sinistra non abbia fatto nulla per modificarla quando in realtà aveva la possibilità di farlo.
Non è tutta colpa della sinistra dico solo che, visto che si è sempre lamentata della legge elettorale poteva modificarla ma non lo ha fatto; almeno si potevano reinserire le preferenze, bastavano 2 righe.
Comunque mi sembra che in questo periodo si parli tanto di legge elettorale, liste, listoni, partiti, partitini, coalizioni ecc. e si è dimenticato tutto il resto…
Quasi preferivo le campagne elettorali in cui ci si scannava sui programmi piuttosto che questa in cui si accusa gli altri solo per la loro formazione… si vede che ormai i politicanti non sanno proprio più su cosa puntare per raccimolare qualche voto! Visto che alle promesse ormai non crede più nessuno.
Dai su, non serve essere un fine politologo per capire che il porcellum era utilissimo ai partiti piccoli a cui aveva dato un grandissimo potere di ricatto (anche sulla modifica della legge elettorale steesa).
E’ altrettanto chiaro che una volta caduto il governo, e quindi senza vincoli almeno per il PD, i partiti maggiori avrebbero potuto accordarsi e modificare il porcellum.
Invece la destra, visti i sondaggi, ha fatto prevalere ancora una volta gli interessi di parte a quelli del paese (come quando, pensando di perdere alla grande, scrisse la “porcata”) e ha fatto saltare tutto.
Questa è la realtà, ma a voi fare ogni tanto un po’ di autocritica fa proprio schifo?
Inoltre nelle ultime campagne elettorali, più che parlare di programmi, hanno perso tempo a litigare e le promesse a vanvera non sono mai mancate.
Penso e spero che questa volta si parlerà di programmi molto presto, ma non ne sono assolutamente sicuro e forse tutto finirà in rissa anche stavolta…
Si ma al governo c’era e fino a prova contraria c’è ancora la sinistra.
Comunque a me non piace parlare se vedo che ci sono un po’ troppi pregiudizi nelle riflessioni della persona con cui parlo.
Mi riferisco alla frase “ma a voi fare ogni tanto un po’ di autocritica fa proprio schifo?”
E’ solo una stupida generalizzazione per come la vedo io.
Già il tono rende l’idea… col “voi” contrapposto a “noi”.
Io cerco solo di parlare liberamente e non uso noi e voi, perchè fino a prova contraria siam tutti esseri pensanti con la nostra testa.
uffa, ma ti sembra che con Mastella si sarebbe potuta fare una riforma della legge elettorale, con il governo ancora in carica, senza provocare una crisi?
Boh, per me non è una cosa difficile da capire, ma forse ho troppi pregiudizi…
Dopo la caduta del governo, senza vincoli di maggioranza, sarebbe stato possibile trovare un accordo, ma non lo sapremo mai visto che la destra ha rifiutato ogni proposta, per puntare dritto al voto.
Scusami per il pluralis maiestatis, non era mia intenzione offendere.
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