La mia prima intervista: che emozione!

Ieri ho rilasciato la mia prima intervista. Mi ha contattato la Piaga di Velluto, in qualità di esperto pseudo-demo-pluto-multi-mediale.
Adesso so cosa si prova ad essere considerati esperti, tirarsela un po’ e guardare in faccia l’interlocutore che aspetta la tua dichiarazione.
Insomma, oggi mi sento importante. Un po’ come Paolo Bonaiuti al TG1 della sera.

10 pensieri riguardo “La mia prima intervista: che emozione!”

  1. Piccoli comunistelli radical chic crescono! 😉
    Ma se sei in Portogallo, come hai fatto a guardare in faccia il Piaga? Non mi dirai che, contravvenendo a tutte le indicazioni di Luca Conti, avete usato le web cam? Che sciupìo di risorse…

  2. Sottolineo però un aspetto comune al modello citato in quanto l’intervistato è decisamente reticente sul “primum movens”. Coraggio, sarebbe un passo avanti (rispetto a Bonaiuti) se ci spiegassi il perché!

  3. Scaloni l’solit cazzat……l’sann tutti che l’intervista t’ l’ha fatta via mail……….
    Sti comunistelli radical chic stann a diventà anca bugiardi……com Bonaiuti…..

  4. Quilly, ti querelo per calunnia.
    La verità è che sono arrivato da Lisbona a Fiumicino con un Falcon messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio, poi un’auto blu col lampeggiante mi ha portato a Senigallia.
    Ho rilasciato l’intervista al Piaga e poi nella notte sono tornato a Lisbona con voli di linea: Ancona – Fiumicino, Fiumicino – Albenga (col volo Alitalia i cui unici passeggeri eravamo io e Scajola), Albenga – Parigi, Parigi – Lisbona.

  5. Gaspa una volta un mio si rivolgeva a me dicendomi “Quilly sai co’ c’hai te d’bell….?” io chiedvo “Cosa?” e quello risondeva arcigno…”Nient!”…

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