I buoni a nulla

All’opposizione i capaci di tutto.
Quelli che oggi fanno le verginelle e si preoccupano del bene del Paese, quando per cinque anni hanno calpestato i più elementari principi di civiltà politica e di legalità. Allineati e coperti, agli ordini del Capo. Per loro, la legge e la carta igienica sono la stessa cosa.
Loro prima sbullonano le traversine e poi si preoccupano se il treno deraglia.

Al governo i buoni a nulla.
Bastava dare un segno. Uno. Bastava cancellare una delle leggi vergogna di Berlusconi, bastava sedersi e cambiare la legge elettorale (a colpi di maggioranza? Perché no?). Bastava prendere uno sveglio, non Prodi.
Bastava dare l’impressione – anche solo l’impressione – che contassero di più la legalità, l’economia, il merito, il lavoro, l’innovazione, la serietà, rispetto alle scalate, ai furbetti, alle telefonate di D’Alema, alle manovre, all’inutilità, alla furbizia chiagn’ e futt’ di gente come Mastella.
Bastava far qualcosa, insomma.

Nei Paesi dove la politica ha ancora un minimo di decenza, uno come Mastella non potrebbe fare la voce grossa, non potrebbe chiedere chiarimenti e minacciare crisi di governo (minacciare e basta, ovviamente, perché da quella poltrona non lo schiodano manco le cannonate). Uno come lui, al più, farebbe l’organizzatore della sagra della porchetta a Ceppaloni.
Una classe politica che sente il dovere di leccare i piedi a Mastella, che s’abbassa a far da maggiordomo all’ultimo feudatario di un partito dello zero virgola, invece di accompagnarlo all’uscita a calci in culo, è una classe politica di merda.

Non so voi, ma io mi vergogno profondamente di viverci, in questa merda.

11 pensieri riguardo “I buoni a nulla”

  1. Santissime le ragioni espresse da Andrea ma, essendo “un pò” di parte, continuo a nutrire fiducia in quelli che saranno chiamati fra poco a guidare le sorti del Paese. I paragoni, pure se fatti guardando solo sette anni addietro, nonostante gli errori commessi e quelli non commessi per le cose non fatte dal governo…di prima, vedono il centrodestra (anche agli occhi di chi sabato scorso manifestava a Roma in un grande sventolio di bandiere rosse) in netto vantaggio rispetto al non programma mai svolto di chi siede da qualche mese sulle poltrone più alte. Forse il solo essere “contro Berlusconi” non è bastato a dare seguito alle 280 pagine sventolate da Prodi sul palco, tra la pioggia e lo spumante che non voleva stapparsi. Dall’altra parte c’è chi si adopera per non farsi trovare impreparati nell’affrontare i nuovi impegni. “Farefuturo” non è stata solo un’operazione pubblicitaria, ma una macchina atta a formare quell’apparato burocratico-amministrativo che mai l’Italia ha avuto e che, spero, potrà rispondere alle richieste dei cittadini. Finora il domani è sempre stato affidato ad amici, parenti, ed amici degli amici. Farefuturo ha selezionato cinquanta ragazzi tra i 26 ed i 35 anni, tutti laureati, alcuni con una formazione post-universitaria, che avranno la possibilità di appropriarsi degli strumenti per rendere più funzionale l’apparato amministrativo italiano. Non una scuola politica di indottrinamento “talebano” ma il tentativo vero di lasciare meno spazio all’approssimazione che, in Italia, fa scrivere male le leggi che quindi necessitano di successive modifiche ed entrando in vigore anche dopo quattro anni, a volte, nascono, in qualche modo, già vecchie. Eppoi una cosa che a me fa vergognare di essere italiano, e dovrebbere essere cosa condivisa visto il gran parlare che se n’è fatto in questi giorni, e dato che qualche riga era contenuta in qualcuna delle 280 pagine di cui sopra, è il dato sulla spesa pubblica del 2006, attestato secondo qualche fonte sul 50,1 per cento (rapporto spesa/Pil). Da un centrosinistra autoreferenziatosi tanto virtuoso e sicuramente con più di qualche lustro di esperienza di governo (tra governi e governi ombra) m’aspettavo, con timore politico, qualcosa di meglio. O forse bastava dire …”qualcosa”.

    Cordial

  2. “All’opposizione i capaci di tutto”
    “Al Governo i buoni a nulla.”

    Toh, chi si risente. Pannella ed i radicali, mi pare.
    Per me va benissimo in quanto, malgrado qualche inciampo strada facendo, sono stati e restano i più lucidi e coerenti nel panorama politico del nostro paese.
    Però se qualcuno mi spiegasse, con elementi di razionalità, come fa Emma Bonino a governare assieme a Diliberto, Pecoraro Scanio e Prodi ne sarei davvero felice.

  3. L’unico problema dei Radicali è che in democrazia per governare bisogna prendere dei voti e loro, purtroppo, ne prendono pochini (magari perché non hanno nulla da dare in cambio)…

    Deve essere dura avere sempre ragione e non riuscire a convincere nessuno!

    E poi Emma Bonino con chi dovrebbe governare, con quelli della legge sulla fecondazione assistita?

    Il problema dei radicali è che non sono carne né pesce, ovvero sono di sinistra sui temi etici e di destra su quelli economici (semplifico, ma non penso di sbagliare di molto) e per questo non prendono i voti né degli uni né degli altri.

  4. P.S. per Andrea:
    La legge elettorale non la cambieranno mai perché fa comodo a molti anche nel centrosinistra: Mastella, Di Pietro, Verdi, PDCI, SDI e cespugli vari a cui il Calderolum da un potere enorme di ricatto anche con lo 0,00001 per cento di voti!

    E, nel panorama politico italiano, la convenienza di partito viene molto prima della convenienza del paese!

  5. Sono dello stesso parere di Gasparetti, penso che sarà inevitabile, presto ritorneremo a votare e con la legge elettorale vigente (il porcellum). Il centrosinistra parla di cambiarla, ma alla maggior parte di loro sta bene questa, e così avremo sempre deputati e senatori scelti dalle segreterie dei partiti, i cittadini saranno chiamati solo ad avallare decisioni prese da altri (i soliti noti).

    Franco

  6. Solo un paio di battute per Gaspa: quelli della fecondazione assistita hanno la Binetti per leader e sappiamo bene dove sta.
    Non è detto poi che le migliori idee ed i comportamenti virtuosi raccolgano il massimo dei consensi (essenziali in democrazia. Dal mio punto di vista è essenziale ragionare, riflettere, confrontarsi, fare quanto ci è possibile nella liceità. L’illegalità, magari credendo o facendo credere che sia a fin di bene, la praticano soltanto i dittatori (oggi 24 ottobre – giornata d’anniversario – non è il caso di insistere).

  7. La legge elettorale non è perfetta, ma fa comodo a molti.
    Se però vogliamo essere onesti, è troppo semplice prendersela col centrodestra per questa legge elettorale; io, ancora una volta, me la prendo con tutta la politica italiana che, a differenza del resto dei paese europei e non solo, non è capace di scegliersi una legge elettorale e tenersela; sono decenni che si cambiano leggi ogni volta, sempre per i conti che i partiti fanno.
    L’ultima legge elettorale è solo l’ennesimo tassello di questo quadro indecente.
    Se ne scelga una e si tenga quella almeno per qualche decennio; forse sono semplicistico ma non vedo tutti sti problemi nello scegliere una modalità di voto che corrisponda il più possibile alle preferenze espresse dagli elettori, mettendo poi un bello sbarramento che tagli fuori i vari comunistelli e mastellini e tutti coloro che stanno sotto il 4-5%.
    Per Andrea: è vero che il vecchio governo poteva fare meglio, ma qualcosa di buono l’ha pur fatto in quei 5 anni; la stessa cosa purtroppo per noi non la possiamo dire di Prodi.
    Che ha fatto di buono? L’indulto?
    Ah no le liberalizzazioni! Quelle finte del resto, visto che non appena ha messo mano che so, alla materia notarile, dicendo che non sarebbe più servita la visita dal notaio per cifre mi sembra sotto 100 mila euro o cosa simile, è stato poi smentito dalla sua stessa “maggioranza”; perchè?
    I notai se la sono presa e hanno fatto reintrodurre, anzi non è mai stato tolto, l’obbligo dell’attestazione del notaio; e non è successo al Senato ma alla Camera dove contano i voti della sinistra.
    E questo sarebbe il coraggio del governo Prodi?
    Se non ricordo male il Berlusconi aveva tolto qualche passaggio burocratico inutile, qualcosa in tema di passaggi di auto; e soprattutto il bollo non aumentava con Berlsuconi (con Prodi in un anno mi è aumentato di quasi 10 euro, ad un mio conoscente è aumentato di 50 euro, solo perchè ha una macchina del 1995).
    Insomma il governo Berlusconi qualche cazzata l’ha fatta è certo, ma Prodi non lo batte nessuno; lui non fa e dove mette mano fa danni.
    La sua manovra finanziaria oltre ad impoverire il paese ha fatto frenare la crescita dell’economia dello 0,6-0,7% in tempi di espansione economica; nei 5 anni del vecchio governo l’economia stagnava quindi governare era cosa più dura.
    Aver dato il paese in tempi di espansione economica ai comunisti, perchè alla fine son loro a dettar legge al povero Romano, è stata una cosa da pazzi.

  8. [cit.]
    Se però vogliamo essere onesti, è troppo semplice prendersela col centrodestra per questa legge elettorale; io, ancora una volta, me la prendo con tutta la politica italiana che, a differenza del resto dei paese europei e non solo, non è capace di scegliersi una legge elettorale e tenersela; sono decenni che si cambiano leggi ogni volta, sempre per i conti che i partiti fanno.
    [.]

    Mah, questa mi sembra una inesattezza.
    In effetti in Italia abbiamo votato per 50 e passa anni col proporzionale, mentre dopo il referendum del 1992 (se non erro) si è sempre votato col Mattarellum, che avrà avuto tutti i suoi difetti, ma ha creato un vero bipolarismo ed anche un sistema di alternanza che l’Italia non ha mai conosciuto dal dopoguerra.

    Poi è arrivato il centrodestra, che per scopi puramente tattici (ovvero avevano paura di perdere alla grande le elezioni, come era avvenuto nelle regionali) ha pensato questa legge ignobile che serve volutamente a creare confusione dati i diversi premi di maggioranza alle due camere.
    Questo è un dato di fatto, tanto che gli stessi ideatori l’hanno definita una porcata e che gli stessi partiti che l’hanno votata, oggi vogliono un referendum per modificarla!
    Almeno stavolta fate un mea-culpa!
    Per il resto, tu dici che Berlusconi qualcosa di buono l’ha fatto, si le leggi che servivano per ripararsi il sedere!
    La depenalizzazione del falso in bilancio, il ripudio dei giudici per legittimo sospetto, ed amenità di questo genere.
    Poi ha abbassato le tasse ad alcuni aumentando nel contempo la spesa pubblica (e quindi deficit e debito pubblico) e riportando in auge i vari condoni per gli evasori fiscali, contributivi e per i vari abusi edilizi.
    Non c’è che dire, proprio un bel modo di governare.

    Prodi non sta facendo certo meglio, grazie anche al Calderolum che lo mette sotto assedio di ogni qualsiasi Turigliatto e forse farebbe meglio a dimettersi in questa situazione.
    Ma sicuramente non lo farà perché sarebbe un suicidio tattico al momento attuale (per gli stessi motivi che hanno spinto Berlusconi a fare il Calderolum) e quindi vedrai un fiorire di spesa pubblica e di regali vari prima della caduta del governo!
    Questo modo di governare è il vero problema dell’Italia, altro che destra o sinistra.
    Mettere il proprio interesse di parte davanti ai reali interessi del paese è ormai una usanza bipartisan.
    Inoltre i governi agiscono talmente male che, dall’introduzione del sistema dell’alternanza, in Italia nessun governo in carica è mai stato rieletto e tale dato dovrebbe farci riflettere sulla reale qualità della classe politica italiana.
    E’ dunque indispensabile un reale cambiamento di rotta e di uomini; basta politiche della spesa a pioggia, basta populismo, sarebbe auspicabile che si confrontino due poli con idee diverse, ma con in testa il solo sviluppo del paese.
    Non mi sembra una missione impossibile, in altre nazioni ci riescono.

  9. Il Calderolum ci ha consegnato una maggioranza, in Senato, diversa da quella uscita dalle urne e tra chi lo definisce una porcata e vuole modificarlo e chi gli ha acceso un cero (e forse più d’uno), io, sto coi primi.
    Sulle leggi ad personam stenderei un velo bipartisan visto che c’è gente, a piede libero, che non si prende neanche la briga di scriverle, le leggi ad personam: quel magistrato lì lo metto qua..questo magistrato qua lo metto lì…checcevò? E se pure il giustiziere Di Pietro ha avuto da ridire…. E un velo, questo non bipartisan, sulle spese a pioggia, dato che qualche goccia sta già cadendo sottoforma di risarcimenti a ditte aggiudicatarie di appalti mai avviati. Italiani strana gente: pagheremo le infrastrutture ma per non averle.
    Non che sia di chissà quale aiuto al popolo italico ma concordo sulle auspicate dimissioni di Romano e sul bipolarismo quale orizzonte capace di farci smettere con ‘sti battibecchi buoni solo a difendere, partigianamente, il meno peggio.

    Cordialmente

  10. Imprecisione per imprecisione Gaspa, ti faccio notare un paio di cose: La depenalizzazione del falso in bilancio, forse avrai un capogiro nel leggerlo, non è mai avvenuta in realtà.
    Sono le sparate propagandistiche che hanno messo in giro questa voce: la disciplina del falso in bilancio è stata modificata, alleggerendolo, ma in realtà non è mai stato depenalizzato.
    Se lo fosse stato come mai i signori di cirio e parmalat son stati messi in carcere?
    Questa è una precisazione doverosa visto che di ca….e sul vecchio governo se ne sono sparate tante.
    Altra precisazione: sai qual è l’esempio di prima legge ad personam dei tempi recenti?
    Se non vado errato nel primo Governo Prodi, il presidente fu indagato per abuso d’ufficio per fatti relativi all’iri; stranamente il Parlamento approvò una modifica alla disciplina del falso in bilancio e Prodi non venne condannato.
    Facendo 2 2 mi sembra una legge ad personam.
    Allora smettiamola di dire che solo Berlusconi si è fatto le leggi ad personam.
    Tra l’altro il vecchio governo viene criticato al 99% attaccando direttamente Berlusconi; l’attuale governo viene attaccato nel merito di ciò che fa (vedi indulto) o di ciò che non fa.
    E sul tema delle tasse… almeno non aumentavano prima mentre oggi a quanto pare aumentano; e intanto l’economia non cresce come dovrebbe.
    Sarà per le troppe tasse?
    Sulla legge elettorale volevo dire che problemi esistevano anche prima di questa vigente.

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