Eravamo in una sala così fredda che se non fosse stato Geppi Rippa a captare tutta la nostra attenzione, ci saremmo accorti subito che eravamo al limite dell’assideramento.
Giuseppe Rippa, tutti lo chiamano “Geppi”, è uomo che comunica subito simpatia e cordialità. Giornalista, direttore di “Quaderni Radicali” e di “Nuova Agenzia Radicale”, già deputato e segretario del Partito Radicale, è dotato da madre natura di una oratoria così coinvolgente che affascina catturando tutta la nostra attenzione.
Non solo l’eloquenza però, ma la sostanza del suo dire è stata, anche stavolta, il 19 dicembre scorso ad Ancona, un’occasione di successo.
L’appuntamento, lodevolmente organizzato dai “Radicali delle Marche”, ha offerto una piacevole opportunità per un consistente “ripasso” delle vicende degli ultimi cinquant’anni; storia purtroppo complicata ed intricata per la nostra malandata Repubblica.
Sull’invito per la partecipazione alla serata, che si teneva a Palazzo Bottoni, luogo pubblico della municipalità di Ancona, avevamo fugacemente visto il tema: “Il potere delle nonviolenza”. Lo stesso che vediamo ampiamente svolto, con molti e qualificati interventi, con il n. 104 di “Quaderni Radicali”, storica rivista politica, nata nel lontano 1977. E’ questa una testata che ben conosciamo ed apprezziamo in quanto ha sempre dibattuto e sostenuto i temi principe di un’area antagonista alle culture egemoni in cui è più facile riconoscersi.
La capacità di Geppi Rippa nella serata ad Ancona è stata senza dubbio quella di affrontare il tema, apparentemente arido e forse anche eccessivamente specialistico, con una analisi ampia ed organica. Una rassegna che è stata in grado di coinvolgere l’ascoltatore, almeno per quanto mi riguarda, così tanto da renderlo partecipe con le conclusioni presentate dal relatore, come se le sue idee fossero anche le mie. Dalla politica internazionale, a quella dei diritti civili nel nostro paese, dalla giustizia all’ambientalismo, dal multiculturalismo all’economia per ritrovare poi, sempre intrinsecamente presente, il “potere della nonviolenza” e la sostanza politica “per cambiare”. Tutto ciò in un contesto mondiale che sembrerebbe precludere ogni prospettiva ai nonviolenti.
L’occasione di ascoltare il podcast consentirà a molti di immergersi nella riscoperta di un ricco patrimonio di politica, di battaglie sociali, di difficili testimonianze personali.
Con questo strumento informatico riusciamo quindi a far si che una preziosa occasione, che dobbiamo all’entusiasmo ed alla generosità organizzativa di Andrea Granata e di pochi altri giovani militanti, non sia dispersa come purtroppo accade troppo spesso per tanti eventi, anche molto importanti.
Eravamo pochi, al freddo, quella sera ad Ancona; ora però Geppi Rippa sul tema del “Potere delle Nonviolenza” potete ascoltarlo da casa vostra, rilassati, al caldo.