Due etti di legalità, grazie

Non accetto che ci siano delinquenti da perseguire e delinquenti da perdonare.
Non accetto che si condanni la violenza degli “avversari” e si faccia finta di niente con la violenza degli “amici”. Questo al massimo è far propaganda politica, non è combattere la violenza.
Non accetto che pretenda legalità chi tutti i giorni usa la legge al posto della carta igienica, con la pretesa dell’impunità.
Non accetto che nei giorni pari ci si affidi alle forze dell’ordine e nei giorni dispari ci si arrampichi sugli specchi per giustificare l’ingiustificabile.

Conosco solo un’alternativa alla violenza: il metodo nonviolento e gandhiano.
Estraneo, purtroppo, sia ai picchiatori “fascisti” (con o senza tirapugni) che agli imbrattavetrine “antifascisti”.

4 pensieri riguardo “Due etti di legalità, grazie”

  1. Sottoscrivo in pieno quanto scritto da Andrea. La coerenza è merce rara, la coscienza di chi si è e cosa si fa, ancor di più.
    Laura

  2. Concordo anche io, come sempre e ovviamente su questo tema.
    Se la stessa cosa avvenisse al contrario (estremisti di destra “okkupanti” e onnipresenti) si griderebbe allo scandalo e si interverrebbe immediatamente, probabilmente.
    Ma in questa piccola città (piccola di mente soprattutto) c’è tanta ipocrisia e ci sono tante convenienze da salvaguardare…

  3. Mah, viviamo in una città sonnolenta da tutti i punti di vista e ogni tanto ci svegliamo per episodi come quello dell’avvocato Robert Heavens, già vittima delle BR, che viene stordito e rapinato e propone la vendita di mitragliatori alla Coop, adesso il Mezza Canaja è attaccato dai nazi-fascisti…
    Ma dove viviamo, nel ’68 o negli anni di piombo?
    Ebbene, per chi se lo fosse scordato, siamo a Senigallia (AN) nell’anno del Signore 2007.
    Il comunismo è finito da un pezzo e nessuno lo rimpiange (tanto più coloro che hanno vissuto in paesi comunisti), il fascismo è finito a testa in giù a piazzale Loreto.
    Bisognerebbe riflettere sul perché ci siano ancora in giro dei simpatizzanti di Hitler o Mussolini (ma purtroppo le madri degli idioti sono sempre incinte), ma voi, cari neo-comunisti, se volete fare qualcosa di socialmente utile, andate in una casa di riposo o prendetevi in casa un immigrato, invece di continuare questi giochini a spese della collettività.
    E se volete cominciare a fare politica, andate al consiglio comunale invece di fare i festini con cannoni e birra a 50 centesimi.
    Tutto il resto è noia.

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