Ciarnin: quando il prossimo incidente mortale?

Di seguito il testo della lettera aperta spedita all’Assessore alla Mobilità, all’Assessore ai Lavori Pubblici e per conoscenza al Comandante dei Vigili Urbani, sulle condizioni dell’incrocio del Ciarnin.

* * *

Egregi Assessori,
È passato più d’un anno da quando Riccardo Principi, in sella alla sua moto, si schiantò contro un’auto che gli sbarrò la strada uscendo dal sottopassaggio di Via Galilei, al Ciarnin.

Quali che fossero le responsabilità di quel tragico incidente, una cosa è certa: le condizioni di sicurezza di quell’incrocio erano e restano assai precarie. E se è vero che i “se” e i “ma” servono a poco, è difficile negare che le “condizioni al contorno” abbiano un qualche effetto sulle responsabilità dei singoli in un incidente stradale.

Le foto parlano chiaro: quell’incrocio a raso, per com’è stato progettato, è pericoloso in sé. Durante la stagione estiva, poi, il pericolo aumenta a causa della fila di auto parcheggiate lungo la Statale lato mare.

Per chi percorre la S.S. 16 in direzione nord, i veicoli in uscita dal sottopassaggio in procinto di impegnare l’incrocio, già difficilmente visibili attraverso i parapetti delle rampe, diventano completamente invisibili a causa della fila di auto parcheggiate.
Discorso speculare per chi sbuca dal sottopassaggio sulla Statale e si appresta a svoltare verso sud: le auto parcheggiate ostruiscono la visuale, sicché egli dovrà avanzare di qualche metro sulla carreggiata ben oltre la linea di stop, per vedere chi sta arrivando da sud.

La soluzione definitiva sarebbe quella di chiudere il sottopassaggio e riprogettarlo eliminando gli incroci a raso.
Nel frattempo, con un costo irrisorio, la visibilità reciproca tra i veicoli in transito sulla Statale e quelli in uscita dal sottopassaggio potrebbe essere migliorata sostituendo il parapetto e istituendo un divieto di sosta con rimozione forzata lungo la Statale, almeno negli ultimi 50 metri prima del segnale di stop.

Ritenete che simili provvedimenti abbiano una qualche utilità? Sono allo studio altre soluzioni, che evitino di lasciare tutto com’è in attesa del prossimo incidente mortale?

11 pensieri riguardo “Ciarnin: quando il prossimo incidente mortale?”

  1. Mi e ti auguro, che qualcuno risponda. Ma ad Agosto le responsabilità vanno in ferie. Se risposta avrai, immagino sia del tono “…non dipende da noi, ma è l’ANAS che…oppure che il sottopasso e sotto giurisdizione delle FS…o che il problema sarà superato quando la Complanare entrerà…(non c’entra niente la Complanare…ma è come il prezzemolo, ce la “infilzano” sempre in abbinamento con la parola “Eccellenza”…, o che si stava studiando e valutando la situazione, ma poi ci si è messa questa finanziaria ed allora…”. Andrea, spero di esserti stato utile, avendo bruciato queste risposte…ora dovranno inventarsene delle altre e credibili!

  2. Andrea, bella lettera, la condivido pienamente ma stai pur tranquillo: a nessuno frega nulla di queste situazioni.
    Meglio far costruire miniappartamenti, vantarsi della complanare e stronzate simili, son queste le cose che ripagano politicamente.
    La tua domanda finale penso possa essere puramente retorica: se qualcuno avessse avuto un minimo interesse, sarebbe già intervenuto da anni e, magari, qualche incidente in meno si sarebbe verificato, in quel fottuto sottopassaggio come in altri punti pericolosissimi.

  3. Egregio signore, condividiamo appieno il contenuto della sua lettera: probabilmente in questi giorni sarà molto difficile ottenere una risposta immediata dalla Pubblica Amministrazione, ma riteniamo che unendo le forze forse si riuscirà ad ottenere l’auspicata modifica del tratto stradale in questione, sia pure dopo l’estate… L’importante è che lo si faccia !!!! Se vuole può contattarci al numero verde 800.864.553 o via mail avim@katamail.com… le suggeriamo di visitare il nostro sito web: http://www.avimgroup.com
    A presto. Stefania R. Associazione Vittime Incidenti Mortali ONLUS

  4. Complimenti Andrea. Quel tratto stradale è sempre stato pericolosissimo.

    Poi ce ne sarebbero da dire altre sulla viabilità della Statale Adriatica.
    Una strada stretta e priva in molti punti di marciapiedi…
    Dalle parti dove abito io, ad esempio, vicino al Videonolo, un’attività commerciale, un ufficio credo, ha recintato con un muro di cemento il marciapiede attiguo al Bar Hollywood, sul quale, pur essendo proprietà privata, dovrebbe esserci almeno una servitù di passaggio. Il bar ne ha approfittato per chiudere completamente il marciapiede antistante al proprio esercizio, che così è diventato veranda ad uso e consumo del bar solo. Nel tratto di strada che fiancheggia il bar ci sono ovviamente parcheggiate le macchine dei clienti del bar. Così chi si trova a percorrere a piedi quel tratto di strada, assolutamente privo di marciapiede (una volta si passava sotto la tettoia del bar per proseguire lungo (o venire da) il marciapiede dove adesso c’è uno sbarramento di cemento, che forma un micro cortile di fatto inutilizzato), semplicemente perché da quelle parti ci abita… chi si trova, insomma, a passare a piedi da quelle parti è costretto a passare in mezzo alla strada, con tutto quello che ne conseguire per la sicurezza….!
    Non ne parliamo poi, se a passare sono disabili in carrozzina o mamme con il passeggino: mentre un pedone, non troppo ingombrante, se la può cavare con le macchine che gli fanno il pelo… chi è costretto sulla carrozzina o spinge un passeggino è praticamente costretto a buttarsi sotto le auto….!

    In quel tratto di Via Raffaello Sanzio, poi, la sosta selvaggia che ostruisce il passaggio ai pedoni che si trovino a transitare sugli esigui marciapiedi della zona e blocca la visuale a i veicoli che escono dalle stradine che si trovano perpendicolari alla statale, lato mare verso la ferrovia, è già stato teatro di più di un incidente, anche davanti a casa mia (Via Foscolo), questa estate: qui e qui

    Un paio di giorni fa mentre tornavo a casa dal centro storico a piedi, percorrendo via Raffaello Sanzio in direzione nord, sul lato sinistro, mentre mi accingevo ad attraversare sulle strisce pedonali (all’altezza più o meno del Videonolo, che avevo davanti), dall’altro lato della carreggiata è arrivto un tizio in macchina (da sud, direzione nord) che ha parcheggiato beatamente sulle strisce, nonostante dietro di lui ci fossero diversi metri liberi, ed è sceso con un dvd in mano, evidentemente da riconsegnare al videonolo. non gliene poteva fregar di meno di aver parcheggiato sulle strisce… fare marcia indietro di pochi metri, dopo aver accostato era troppa fatica, evidentemente.

    mentre aspettavo un po’ per attraversare, perché ovviamente non si fermava nessuno per farmi attraversare sulle strisce pedonali, sono arrivati (direzione nord-sud, quindi dal lato della strada dove mi trovavo) due vigili urbani in motocicletta, che non solo non si sono fermati sulle strisce, ma non si sono nemmeno curati della macchina dall’altro lato della strada, parcheggiata in pieno sopra le strisce pedonali….

    Per concludere un episodio della scorsa primavera.
    Sempre sulla statale, all’altezza del supermercato Lidl, mentre andavo in macchina verso Ancona, vedo dall’altra parte della strada, in corrispondenza delle strisce pedonali, che si trovano davanti al supermercato, una donna che aspettava di attraversare. Mi fermo, immaginando che anche gli altri veicoli provenienti dalla parte opposta (da sud e diretti a nord), si sarebbero fermati, visto che non erano vicinissimi… e mi avevano vista che mi ero fermata.
    Non c’è stato niente da fare, è sfilata una lunghissima processione di veicoli, perfino un’AMBULANZA di un ente di volontariato (!!!!), mi pare la Croce Verde, ma non sono sicura…, e NESSUNO si è fermato!
    NESSUNO si è fermato per fare attraversare una donna sulle strisce, una donna disabile…!!!! Non affetta da disabilità motoria… ma si vedeva che era disabile e anche in difficoltà e un po’ spavenatata dal traffico…. NESSUNO SI E’ FERMATO! NEMMENO UN’AMBULANZA DI UN ENTE DI VOLONTARIATO!!!!
    Itanto io avevo completamente bloccato il traffico verso Ancona, creando una lunga fila di macchine dietro di me, con la gente che stava cominciando a perdere la pazienza e cominciava a suonare il clackson…!
    Quasi non sapevo più che fare…
    Ho aspettato, e quando finalmente non passavano più macchine (!!!!) dall’altra parte della strada, quella povera donna è riuscita ad attraversare.
    Una cosa che si commenta da sé.

    Dimenticavo.
    Sempre l’altro giorno, mentre ero in giro in città, come ormai d’abitudine, e nel pieno ed assoluto menfreghismo non solo e non tanto per le leggi e il codice della strada, ma anche per le più elementari regole di civiltà e di buon senso, c’erano, come al solito, degli imbecilli (perché a ‘sto punto vanno chiamati solo così…) che sfrecciavano beatamente in bicicletta per il corso affollato di gente. Il corso, che è PEDONALE! Ma si sa che gli imbecilli non conoscono la differenza tra un pedone e una bicicletta (che è un veicolo: V E I C O L O… chissà se capiscono con lo spelling..?). Con la gente che si doveva scansare e con una mamma che ha preso il suo bambino al volo, altrimenti finiva sotto le ruote dell’imbecille in bicicletta.

    Imbecille in bicicletta, ci fa pure consonanza… dovrebbero scriverci una canzone…. o cambiare quella famosa canzone (degli anni ’40 mi pare) in “ma dove vai, imbecille in bicicletta…?”.

    Ora ricordo un altro episodio che mi è capitato qualche tempo fa…
    Percorrevo a piedi viale Leopardi, nel tratto di marciapiedi che passa davanti all’Opera Pia, in direzione del parcheggio dell’ex Pesa Pubblica. Cammino e mi vedo sorpassare di lato da due signori anziani in bicicletta, marito e moglie, credo. Quando ad un certo punto, il marito si mette a scampanellare ad un tizio, sempre a piedi, che camminava davanti a me e che gli ostruiva il passaggio. Certo! Il marciapiede infatti è per le biciclette, mica per i pedoni….!
    Quando ad un certo punto azzardo un timido commento ad alta voce (niente affatto polemico, ma anzi tranquillo e quasi dimesso…): “…ma, veramente il marciapiede è fatto per i pedoni…”.
    Non riesco nemmeno a finire la frase che il vecchiaccio in bici, si ferma, si gira e con atto quasi di scendere dalla bici mi guarda minaccioso come se avessi pronunciato chissà quale bestemmia…!
    Giuro che mi sono davvero spaventata, perché pensavo mi volesse aggredire….
    Così proseguo, ci tengo a precisare, in modo molto tranquillo, né polemico, né offensivo nei toni: “il marciapiede è per i pedoni non per le biciclette….”
    Il tizio inizia ad insultarmi, io gli rispondo che è un maleducato e che deve rileggersi il codice della strada. Risale in bici continuando ad insultare e alza il braccio nel gesto di mandarmi a quel paese.

    Ora, tengo a precisare che io non rispetto sempre il codice della strada, capita anche a me come a tutti di commettere delle infrazioni. Capita anche a me alle volte di passare per il corso in bici, per fare prima, ma sempre stando attenta ai pedoni, andando piano e scendendo dalla bici se c’è troppa gente. Quando ero adolescente, se passavi in bici per il corso, i vigili urbani ti mangiavano vivo! Ora…?
    Anche a me, per evitare di passare in bici lungo la statale, capita di percorrere delle vie contromano, ma sempre stando attenta a chi viene dall’altra parte.

    Quello che mi lascia veramente basita è l’arroganza e la prepotenza di chi ha torto marcio e se glielo fai pure appena notare, diventa anche violento!

    Che schifo

  5. Questo è il comunicato stampa del comune:

    “La situazione del sottopasso di SS. Adriatica Sud valutata da Anas

    Alcuni organi di informazione hanno riportato ieri, giovedì 12 agosto, una lettera del signor Andrea Scaloni in merito alla situazione del sottopasso presente su Strada Statale Adriatica Sud, tra Marzocca e Senigallia.
    Nel merito occorre precisare che la strada in questione, così come le infrastrutture viarie presenti, sono di competenza di Anas, cui il Comune di Senigallia aveva già fatto presente la situazione e le questioni relative alle condizioni di sicurezza del sottopasso e dell’incrocio.
    I responsabili di Anas, accompagnati sul posto dal personale del servizio di Polizia Municipale, hanno esaminato la situazione, valutando gran parte delle questioni sollevate nella lettera.
    In particolare, Anas ha comunicato di voler provvedere a garantire le condizioni di sicurezza attraverso la piena visibilità dell’incrocio, sia per i veicoli che viaggiano in direzione sud-nord, che necessitano di vedere le auto che percorrono le rampe del sottopasso, sia per le stesse vetture che dal sottopasso devono immettersi in direzione Ancona.
    Anas ha per questo preso l’impegno di individuare una soluzione tecnica utile ad impedire fisicamente la sosta nell’area antistante i parapetti delle rampe, per migliorare la visibilità dell’incrocio e garantire una maggiore sicurezza.
    Il Comune di Senigallia ha per questo ricordato ad Anas l’urgenza dell’intervento, in modo da garantire la piena visuale dell’incrocio a tutti i veicoli che lo impegnano.”

  6. Due considerazioni: non so con precisione di che anno sia quel sottopassaggio, so solo che da anni (decenni?) la situazione è rimasta invariata.
    Quanto alla soluzione tecnica, voglio sperare che non ci si limiti a legare del nastro da lavori in corso (come ho visto un poì di tempo fa).
    Nel gioco delle competenze, il comune di Senigallia ha una possibilità: invii costantemente vigili a multare o rimuovere le auto in sosta.

  7. Circa il comunicato stampa del Comune, che Franco Giannini ha molto opportunamente pubblicato, vorrei lasciate una sola notazione. Non si comprende quando ci sia stato questo sopralluogo congiunto: un anno fa, quest’inverno, oppure ieri dopo la lettera di Andrea. Che l’Amministrazione (con la coda di paglia) non voglia dirlo si capisce, ma se è stato scritto da un professionista dell’informazione il fatto denota quanto meno una scarsa professionalità. Peccato!

  8. Segnalo che qualcuno, forse l’Anas, è intervenuto piazzando dei paletti per impedire la sosta lungo tutto il sottopassaggio.
    Finalmente un intervento in tempi ragionevoli, complimenti!

  9. Grazie al post del nostro poeta-politologo che a questo punto potrebbe anche aspirare alla nomina a Comandante dei VV.UU.
    Mentre il Sindaco e l’Assessore dovrebbero segnare un punto in negativo nel loro carnet.

  10. Pingback: Popinga

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