Bel servizio del TG1, l’altra sera, sulla querela di Berlusconi a Repubblica per le 10 domande sul cosiddetto “scandalo sessuale”, domande che il Premier definisce «retoriche e palesemente diffamatorie».
Un record assoluto: è la prima volta nella storia che si fa causa alle domande invece che alle risposte.
Ma il bello è che lo spettatore del TG1 sente parlare di 10 domande e rimane perplesso. Cosa saranno ‘ste 10 domande? Le domande che Mosè fece sul Sinai prima di ricevere i 10 comandamenti? Un quiz per la patente di guida?
Mistero.
Delle 10 domande lo spettatore del TG1 non sa nulla, per il semplice motivo che il TG1 non gli ha raccontato nulla. Negli ultimi mesi le notizie sulle vicende “private” del Premier sono state fatte sparire dal primo telegiornale RAI, classificate come «gossip» e «chiacchiericcio». Se Berlusconi è vittima del gossip, non si può perder tempo con simili sciocchezze.
Non c’è nulla da raccontare, tranne la querela di Berlusconi per le 10 domande.
A uno spettatore del TG1 che chiedesse: “in nome della completezza dell’informazione, di grazia, ci dite quali sono queste 10 domande?”, Minzolini risponderebbe: “caro abbonato, Lei sta facendo troppe domande”.
—–Una curiosità per Ritvan Shehi: scusami ma che lavoro fai tu nella vita che hai così tanto tempo da dedicare ai commenti su Popinga?Mirko—-
Quali sono le altre 9 domande, fratello?:-)
🙂 🙂 🙂
x Mirko
Visto che hai senso dell’umorismo, ecco la risposta seria.
Faccio il consulente tecnico-scientifico per un laboratorio d’analisi veterinarie.
P.S. Il tempo dedicato a Popinga a me non sembra poi tanto: rappresenta grosso modo circa il 10-20% dei “buchi temporali” che mi si creano – ovviamente non per colpa mia – durante l’orario di lavoro. Ecco, invece di riempire tali “buchi” parlando di calcio&femmine:-) coi colleghi, scrivo ANCHE su Popinga.
OK…. se avrò bisogno di qualcosa per il mio cagnolino quindi so a chi rivolgermi…!
—-OK…. se avrò bisogno di qualcosa per il mio cagnolino quindi so a chi rivolgermi…! Mirko—
Dipende da cosa intendi per “qualcosa”:-), comunque un consiglio non l’ho mai negato a nessuno.
P.S. Non è la prima volta che questa fatidica domanda mi viene fatta. L’ultima volta è stata – su un altro blog – una gentile donzella atea cui avevo mazzolato per bene il suo paradigma islamofobo costruito sul pregevole tomo di Fallaci,Calderoli&Co “L’islam a fumetti per dummies”:-). La suddetta mi ha risposto che lei il suo cagnolino lo lascerebbe morire piuttosto che farlo curare da uno che, invece di scrivere di veterinaria, scriveva di islam:-) :-). E poi ha anche aggiunto che io, da biekissimo albanese, non solo rubavo il lavoro agli Illustrissimi Specialisti Italici del mio ramo, ma rubavo anche parte dell’onorario corrispostomi dai miei datori di lavoro…eh, così imparo a sfruculiare l’islamofobia di certe donzelle atee italiche!:-)
Ritvan, la maleducazione non ha nazionalità; io e te la pensiamo in maniera opposta sull’islam ma non per questo mi permetterei mai di offenderti a livello personale.
Io, se servisse, farei curare il mio cane anche da Ahmadinejad se necessario, personaggio che se non fosse nato avrebbe di certo reso il mondo ed il suo paese un posto migliore.
Non curarti dunque di simili offese.
Un saluto
Grazie Gabriele! Sono persone come te che tengono lontano un “ospite”:-) par mio dall’abboccare alla becera semplificazione circolante “centrodestra=xenofobia”. Anche perché la sullodata donzella era una cresciuta a pane e…Casa del Popolo, ma recentemente – come molti del suo stampo, pare – convertita al leghismo.
Saluti
P.S. Non credere che la pensiamo in maniera tanto opposta su CERTO Islam: p.es. anche a me il buon Ahmy fa discretamente ribrezzo. Ma, come nel suddetto caso del centrodestra “xenofobo”, non bisogna fare di tutta l’erba un fascio anche a proposito di islam.
Mi pare che quanto sto per scrivere interessi dapprima Andrea che mi ha sollecitato direttamente, ma forse anche Gaspa. Ora anche lui, preso dalla foga spara nel mucchio, e mi dispiace, quando afferma genericamente che a “domande semplici non sanno mai rispondere “. Chi sono questi ? E gli “arrampicatori di specchi”? Fai nome e cognome. Infine più che legittima è la curiosità di Lorenzo Man, che nell’ultimo commento, da spettatore affacciato alla finestra, è curioso di vedere se qualcuno risponderà.
Da parte mia rispondo, eccome! Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto giornate più intense del solito.
Dapprima però vi dovrete sorbettare una serie di piccoli addebiti che, a mio avviso, un certo peso comunque lo hanno.
In particolare per Andrea, che via SMS, mi ha chiesto di rispondere con un SI o con un NO. A lui ho già dato dell’ “Ezio Mauro”, nel senso che non sempre discutendo si possono dare risposte con un SI o con un NO. Sentivo dire da piccolo che un metodo del genere era “ gesuitico”. Non vorrei essere costretto da oggi quando verrà l’occasione di qualche domanda ad Andrea che debba indicare tassativamente che dovrà rispondere sempre, con un SI o con un NO.
In questo caso per me è facilissimo il NO. Trattasi di un esempio di cattivo giornalismo, con questo magari convinto che Minzolini fino ad oggi non è stato una “mezza tacca”.
Però tra Andrea che da professorino antiberlusconiano, con il frustino in mano, pone la domanda ed io molto più vecchio di lui che rispondo, tengo a sottolineare che c’è una qualche differenza.
Che la RAI, 1°, 2° e 3° canale, sia piena di anomalie e gravi insufficienze è un dato di fatto. Andrea denuncerà presto anche le miserie della seconda e della terza rete? Lo spero perché altrimenti resterò della mia idea sul fatto che lui spara sui “grossi” tanto loro non avvertono le sue cannonate. La differenza tra me e lui sta nel fatto che con una iniziativa documentata, durata la bellezza di 9 (nove) anni, dal 1981 al 1990, il sottoscritto ha testimoniato in prima persona, che “la RAI disinforma”. Infatti ho vissuto integralmente, in prima persona, l’iniziativa radicale “RAI TV non ti pago più!” Iniziativa al tempo apprezzata da tutti e, come sempre poi, messa in pratica da pochissimi! Questa motivazione letterale, “la RAI disinforma” l’ho messa nera su bianco, firmata e notificata a mezzo raccomandata. Certo poi questa procedura mi ha visto alle prese con l’URAR, Guardia di Finanza, il Tribunale di Torino e alla fine anche con l’Ufficiale Giudiziario di Senigallia, presentatosi dopo tanti anni a casa mia, per il pignoramento.
Caro Andrea, Gaspa, etc. vi prego di riflettere: testimoniare con i fatti è un po’ più difficile, e di certo anche molto più oneroso, che battere quattro righe per un post tagliente. Post che scommetto, caro Andrea, non hai nemmeno segnalato a Minzolini o al Cav. Penso che non ti daranno mai la soddisfazione di una querela.
Scusa Gianluigi, a me ed ad Andrea chiedi di essere chiari e di fare nomi, mentre non lo chiedi a Paradisi quando fa le stesse cose sul suo giornale, ma anzi gli fai i complimenti!
Mi sembra paradossale e veramente strano questo atteggiamento.
Toh, anche Gaspa tira in ballo Paradisi (eppur si parlava di RAI e di Minzolini). A me sembra, salvo esempi specifici sempre ben accetti, che invitare l’avv.to Paradisi a fare “nomi e cognomi” sia un po’ come versare benzina sulla brace.
Per quanto rammento all’avvocato senigalliese non sono mancate e non sfuggono occasioni per sporgere denunce. Mi sbaglio Gaspa? Quanto al fatto che io gli abbia scritto, privatamente ed assai prima che altri uscissero in pubblico, per confutare alcune sue affermazioni sui blogger e per rallegrarmi della nascita di un nuovo giornale continuo a pensare che sia stata una buona iniziativa. Tanto più oggi nel momento in cui ascolto voci allarmate per la libertà di stampa. Argomento questo nien’affatto insignificante: solo dalla pluralità delle fonti si possono avere dei benefici effetti.
Andrea oggi ha scritto, purtroppo solo un SMS, indirizzato a me. Quindi trascrivo il testo che ho in esclusiva. Eccolo : “Il tuo commento purtroppo esce dal seminato…E la risposta di Gaspa mi pare pertinente“.
Ho riguardato di nuovo e non mi sono accorto di essere “uscito dal seminato”. Quanto a Gaspa ho già scritto poco sopra e non mi ripeto.
Che l’ex Guido Keller lo faccia soltanto per provocare?
Io sono d’accordo con Andrea, ma mi fermo qui e non vado oltre.
Prendo atto.
Per Gabriele, Bucaniere, Anna e Gianluigi, avrei una domanda che scaturisce dalle ultime cronache.
Un Premier che annulla impegni istituzionali (tra cui uno col Presidente della Repubblica) per far salire a Palazzo Grazioli un’infornata di ragazze, si può appellare alla privacy oppure è lecito parlare di una certa commistione pubblico-privato? Chiedere conto di tali comportamenti significa fare del gossip?
Se io sono in ufficio, disdico la riunione con un cliente, esco, raccatto una mignotta sulla statale e me la porto in ufficio, sono tutti cazzi miei in cui nessuno può mettere il becco, oppure possiamo dire che le mie funzioni “pubbliche” sono pregiudicate dai miei comportamenti “privati”?
Se poi, mentre sto facendo la sveltina sulla fotocopiatrice, entra il mio capo e mi fa il cazziatone, ha ragione lui oppure lo posso denunciare per violazione della privacy?
Gli impegni istituzionali sono scritti in qualche legge oppure è lo stesso premier (o relativi collaboratori) a sceglierli?
Forse il tuo esempio andrebbe leggermente modificato: se sei un semplice dipendente hai orari di lavoro prestabiliti, se invece sei che so un manager, il lavoro te lo gestisci da te e magari in orari consueti ti fai una sveltina con chi ti pare e in orari meno consueti lavori… insomma fai come cakkio ti pare senta timore di essere rimproverato; l’importante è che alla fine dei giochi tu faccia il tuo lavoro.
Capito cosa voglio dire? Che prima si valuta il lavoro fatto e poi il resto, almeno per come la vedo io.
Visto che da tempo ormai parli più delle questioni strettamente personali del Silvio piuttosto che del lavoro dell’esecutivo, devo dedurne che non hai alcuna critica da fare a quel lavoro?
Si riuscirà in questo paese a tornare a parlare, non solo ma anche di contenuti concreti (crisi, economia, lavoro, riforme tanto per dirne qualcuna)?
Se poi ci tieni tanto a sapere come la penso su certi presunti comportamenti, ritengo che un uomo pubblico dovrebbe comportarsi in maniera corretta e coerente con ciò che dice, ma visto che ognuno ha una propria idea di correttezza e di ciò che è giusto, chi sono io o chi sei tu per giudicare e chiedere conto se uno fa i festini con 4 baldracche?
I moralismi non mi sono mai piaciuti; se una cosa non ha rilevanza penale non mi interessa più di tanto.
Qualche tempo fa in Parlamento era stato proposto di fare un test antidroga ai parlamentari e diversi si opposero: altro che i festini privati!
In Puglia si allarga sempre più l’inchiesta sulla sanità pubblica che vede coinvolti noti personaggi, uno tra tutti D’Alema: eppure si parla più delle feste e delle escort che dei finanziamenti illeciti e della corruzione.
Caro Andrea, se parliamo di Berlusconi e della sua vita privata fuori dagli orari di lavoro sai come la penso. Per quanto riguarda invece Berlusconi che annulla impegni istituzionali, la sentenza da parte mia è una sola……………….CONDANNA!
@64 Andrea : l’annullamento di impegni istituzionali può sempre starci e nel caso specifico non è avvenuto “per far salire a Palazzo Grazioli un’infornata di ragazze”.
Inoltre mi sembra sia stato concordato con gli interessati.
Ma vengo al nocciolo : certi comportamenti, atteggiamenti, dichiarazioni e frequentazioni di un rappresentante pubblico sono la misura di un modo di essere e di una mentalità che non apprezzo nè approvo.
In questo caso oltretutto mi sembra siamo ad una sorta di ossessione giovanilista di ritorno.
Sarà arteriosclerosi galoppante ? Bo !
Su altri fatti però dovrebbero basarsi i giudizi politici : sugli atti, i provvedimenti, le leggi, ecc.
Non esiste cioè per me privacy per un politico, ma la lotta politica tramite gossip dimostra l’incapacità o l’insussistenza dell’avversario.
Ho risposto ?
Bucaniere
Bravo Bucaniere, perfettamente d’accordo con te.
—-Per Gabriele, Bucaniere, Anna e Gianluigi, avrei una domanda che scaturisce dalle ultime cronache.
Andrea Scaloni——
Ecco, di nuovo si discrimina il povero extracomunitario!:-) Devo forse salire su una gru per poter avere l’onore di essere interpellato anch’io dal “padrone di casa” o devo andare a protestare a Bruxelles?:-)
—–Un Premier che annulla impegni istituzionali (tra cui uno col Presidente della Repubblica) per far salire a Palazzo Grazioli un’infornata di ragazze, si può appellare alla privacy oppure è lecito parlare di una certa commistione pubblico-privato? ——-
Essendo Palazzo Grazioli la DIMORA PRIVATA romana di Berlusconi e non il suo PUBBLICO UFFICIO (che come ben saprai è a PALAZZO CHIGI) a mio immodesto:-) avviso essa dovrebbe godere dello stesso livello di privacy di cui gode, chessò, la casa romana di D’Alema, Alemanno, Veltroni, Rutelli, Franceschini ecc.,ecc.
In quanto all’annullamento di non meglio precisati “impegni istituzionali”, non dovrebbero essere i soggetti coinvolti in questi impegni gli unici “titolati” a lamentarsi? Risulta p.es. che il Presidente Napolitano abbia espresso lamentele in tal senso?
—–Chiedere conto di tali comportamenti significa fare del gossip?—–
Sì.
——–Se io sono in ufficio, disdico la riunione con un cliente, esco, raccatto una mignotta sulla statale e me la porto in ufficio, sono tutti cazzi miei in cui nessuno può mettere il becco, oppure possiamo dire che le mie funzioni “pubbliche” sono pregiudicate dai miei comportamenti “privati”?Se poi, mentre sto facendo la sveltina sulla fotocopiatrice, entra il mio capo e mi fa il cazziatone, ha ragione lui oppure lo posso denunciare per violazione della privacy?——
Come già detto sopra, quello che tu fai nella tua garçonniere:-) non sono affari del tuo capo. E-come già ha chiarito Gabriele – diversamente da te, Berlusconi non ha l’obbligo di timbrare il cartellino in ufficio (ma se vogliamo metterglielo, nulla in contrario:-) ).
P.S.(semiserio): Scusate tanto, ma io penso che gli antiberlusconiani viscerali qui bisogna che facciano un po’ pace col cervello. Perché se – come dicono loro – Berlusconi lavora male e sta affondando l’Italia, allora ogni ora strappata al suo pessimo – sempre a loro dire – lavoro e dedicata, chessò, alla gnocca, sarebbe sempre tanto di guadagnato per la povera Italia. O no?:-)
“Legittimo domandare, lecito non rispondere” : questa sarebbe per me la regola generale. Nel caso di Andrea invece direi che si tratta, come già esposto, di un “comportamento gesuitico”. Lui fa nuove domande chiamando chi vuole per nome però dimentica di rispondere a quelle antecedenti destinate a lui che quindi restano “impiccate”. Basta.
Gioite gente, gioite! Voi non ve ne accorgete ma abbiamo la fortuna di vivere nel periodo migliore della storia del nostro Paese. Abbiamo per capo del governo un puttaniere che ci fa sapere di essere, di gran lunga, il miglior presidente del consiglio da 150 anni a oggi! Però solo italiano! Modesto vero? Forse ha ragione Veronica Lario…
Carlo Rig
Da gioire, Carlo, c’è ben poco, visto il tenore di certi commenti che si leggono in questi tempi; ormai insultare è diventato normale e l’esasperazione è diventata ordinaria.
Non si legge (e non si sente) più una critica di merito, cittadini e politici ormai parlano solo di zoccole, veline, festini, ville ecc.
Resto speranzoso di trovare luoghi e persone disposte a tornare alla normalità; magari dopo aver parlato per tanto tempo (qualche mese ormai?) di queste cose, forse a qualcuno può interessare parlare di crisi economica, dello scandalo della sanità in Puglia (che passa inosservato), della riforma della scuola (hanno detto che 50 mila bambini in più avranno accesso al tempo pieno, alla faccia di chi diceva che il tempo pieno sarebbe diminuito!), di immigrazione clandestina, di testamento biologico, di riforme della pubblica amministrazione, del piano casa, dei conflitti di interessi del nostro sindaco Angeloni tanto per citare qualche argomento più importante delle vicende sessuali di Silvius.
Per Andrea: ora ti faccio io un domanda: come mai, un tenace scrittore di post critici come te, non ha scritto mezza parola sulla situazione attuale che c’è in città? Cosa ne pensi del conflitto di interessi che riguarda la signora Luana Angeloni? Dei potenti che ci stanno vicini non ne parliamo? Ah già, magari quelli s’incazzano!
Caro Gabriele,
rispondo volentieri alla tua domanda.
Credo che quando parli di “situazione attuale” tu ti riferisca alla vicenda di Villa Bucci. Cosa ne penso? Penso che la Angeloni sia in patente conflitto d’interessi e in democrazia chi decide nell’interesse pubblico non deve esser portatore di interessi privati, pertanto ciò la rende incompatibile col suo ruolo. Ergo, per parlar chiaro, penso che dovrebbe dimettersi.
E’ il boomerang che torna indietro a livello nazionale e locale, quando per 15 anni si fa finta che in Italia non esistano conflitti d’interessi.
Non ho alcun problema a dire come la penso. Così come non ho alcun problema a dire che, pur non avendola mai votata, credo che politicamente e culturalmente l’Angeloni stia 2 spanne sopra i suoi antagonisti e i suoi possibili successori.
Quel che dici tu, invece, potrebbe benissimo dirlo Alberto Bartozzi, sostituendo la parola “Angeloni” con la parola “Berlusconi”.
Di te, caro Gabriele, posso dire quel che a suo tempo dissi di Cavallari: la dignità è un lusso che non ti puoi permettere.
Veramente di critiche di merito ne sono state fatte fin troppe solo che tu fai finta di non accorgertene e giri sempre la frittata parlando d’altro.
Non so se ti sei accorto che l’Italia ha perso 5 punti di PIL, ha un debito pubblico che ha sforato il 120% del prodotto interno, ha un rapporto deficit-PIL che si avvicina al 6%…
In questo contesto il governo ha gettato al vento 3 miliardi di euro per monopolizzare l’Alitalia, ha tolto 2,5 miliardi ai comuni togliendo l’ICI alle persone più abbienti, ha varato la Robin Tax per tassare i profitti delle banche salvo poi, dopo tre mesi (beata lungimiranza tremontiana) emanare i Tremonti Bond, cioè dei prestiti statali a tasso agevolato (misura bolscevica) per salvare le stesse banche da cui si voleva prendere.
Sicurezza: si è tolto un miliardo di euro alle forze di polizia e si è fatta una legge sulle ronde. Abbiamo dato una vagonata di soldi a Gheddafi, noto leader democratico, per proteggerci dagli sbarchi dei clandestini quando si sa bene che dagli sbarchi arriva solo il 15% dell’immigrazione clandestina…
Giustizia: si fanno tanti proclami dal centro-destra, ma una riforma organica della giustizia non è mai stata fatta in quasi 10 anni di governi Berlusconi. Si fanno solo Cirami, Cirielli e Lodi Alfano…
Pubblico Impiego: anche qui di riforme se ne sono viste zero! Da un governo di destra ci si aspetterebbe una riduzione degli organici della PA, ma in pratica non si fa nulla. Brunetta ha sventolato ai 4 venti di aver risparmiato un sacco di soldi per la diminuzione degli assenteisti. Bene, ma cosa vuole fare con questi soldi? Ridistribuirli ai dipendenti della PA. E allora a cosa è servito il risparmio? Certo da un socialista craxiano è difficile pretendere una riforma tatcheriana!
Sui temi etici il centro-destra si è appiattito sulle posizioni della Chiesa e non si muove foglia che il Vaticano non voglia! Per la verità questo succede anche nel centro sinistra con le uniche eccezioni dei radicali, degli ex-radicali del PdL (tipo Della Vedova) e di qualche socialista oltre che di Fini.
Perché poi non parlare dell’ennesima spugna gettata sull’evasione fiscale, ovvero lo scudo fiscale?
Gli unici due ministri che hanno fatto qualcosa di positivo sono Zaia, che ha finalmente risolto la questione delle quote latte dopo decenni e che mi sembra una persona veramente in gamba e la Gelmini, la quale è riuscita a tagliare un po’ di spesa in quell’ufficio di collocamento di nullafacenti ed evasori fiscali che è la scuola italiana.
Mi fa un po’ ridere sentirti parlare di conflitti di interesse dopo che per 3 lustri avete negato quelli di Berlusconi.
Oggi visto che del conflitto di interessi principe del paese non interessa nulla a nessuno, ma anzi essere in conflitto di interessi attira consenso, penso che la Angeloni abbia tutto il diritto di seguire l’esempio di Berlusconi!
Se il concetto di legalità e moralità è quello personificato dal premier, tutti noi siamo legittimati a comportarci esattamente come lui!
E per favore non veniteci a fare la morale proprio voi berlusconiani che avete sostenuto e continuate a sostenere questo modus vivendi!
Bene, c’è l’ho fatta a spostare l’oggetto su qualche tema di maggiore interesse.
Gaspa io non sono un “berlusconiano”, critico in alcuni casi e molto l’operato di Berlusconi e, sorpresa, non ho mai negato il conflitto d’interessi di Berlusconi; so che ha un conflitto d’interessi enorme ma nessuno, nemmeno il centro sinistra quando era al governo ha fatto una legge per limitarlo; pensare che Silvio se la faccia da solo mi sembra improbabile.
Se qualcuno facesse una legge non avrei nulla in contrario, anzi ne sarei felice.
Però da politici di sinistra mi aspetterei una coerenza: l’Angeloni non può criticare Berlusconi e poi rappresentarne una miniatura politica!
Inoltre Gaspa ti invito, ancora una volta, a non usare questi improbabili plurali (non fateci.. ma di chi stai parlando? spiega a quali categorie ti riferisci!); non penso che tutti siamo legittimati a comportarci come il premier se riteniamo che i suoi comportamenti siano sbagliati; in caso contrario cerchiamo solo delle scuse.
Vedi che parlando viene fuori che, ad esempio sulle riforme della scuola siamo d’accordo? E che cakkio, ci voleva tanto?
Io sul contrasto agli sbarchi sono pienamente d’accordo per un motivo molto semplice: per me sapere che persone affrontano un viaggio che, con molta probabilità ed in molti casi significa per loro rischiare la vita, è assolutamente disumano e indecente: preferisco che quelle persone entrino in modo “normale” salvo diventare clandestini poi; lo dico senza ipocrisie, vedere tutti quei morti è assurdo e quel contrasto è sacrosanto; il messaggio che deve passare è uno: le rotte del mare devono chiudere.
Sulle posizioni etiche e sociali, poi, io sto con Fini.
@ Andrea: condivido il tuo commento ma poi l’ultima frase te la potevi decisamente evitare: come ti permetti di dire una cafonata simile? Attento a dare queste lezioni da spaccone amico mio; io ho una dinigità come tutti quanti ed il fatto che tu lo metta in discussione, forse dimostra che chi non ha dignità qua sei tu, visto che ti abbassi a un simile degrado verbale e attacchi sterilmente le persone.
In molti mi hanno detto che sei un ragazzo intelligente Andrea e non lo metto in dubbio… però quest’intelligenza è ora di tirarla fuori; cerca di usarla anche nei toni.
Gabriele:”(hanno detto che 50 mila bambini in più avranno accesso al tempo pieno, alla faccia di chi diceva che il tempo pieno sarebbe diminuito!)”
Chi lo ha detto questo?
@ Mirko: http://www.corriere.it/politica/09_settembre_11/gelmini_scuola_lorenzo_salvia_69d74c5e-9e95-11de-8a40-00144f02aabc.shtml
Francamente, anche se fatta di numeri, è quantomeno un pò partigiana come fonte! Comunque staremo a vedere se poi verrà in futuro confermata…
Caro Gabriele (#75), non te l’avere a male, ma lo ripeto: non ritengo dignitoso che tu applichi due pesi e due misure a situazioni analoghe.
Abbiamo davanti agli occhi, su due scale diverse, due conflitti d’interessi: quello di Berlusconi e quello dell’Angeloni.
Convieni con me che il criterio è che chi decide nell’interesse pubblico non dev’essere portatore di interessi privati? Sì? Bene.
Allora, da questo criterio io faccio discendere che:
1) Siccome Berlusconi è in palese conflitto d’interessi, è incompatibile col suo ruolo pubblico;
2) Siccome l’Angeloni è in palese conflitto d’interessi, è incompatibile col suo ruolo pubblico.
Io sostengo sia la 1 che la 2, tu invece?
Il Corriere della Sera è partigiana come fonte? Manco avessi citato Il Giornale!
Comunque puoi guardare anche sul sito del ministero dell’istruzione (che è un’istituzione con gente che ci lavora non l’impersonificazione dei ministri).
Alla fine i numeri son numeri
Mirko si può anche ammettere che una riforma abbia avuto un esito positivo, o no? 🙂
Prova ad andare in mezzo agli insegnanti a dirlo!!! E poi che all’interno dei ministeri i dipendenti non sono impersonificazioni dei ministri è tutto da discutere…. Qualcuno che ci lavora lo conosco e francamente non mi dice la stessa cosa.. quanto meno “leggermente” influenzati lo sono!!
Quanto ai numeri è vero che la matematica non è un opinione, ma i numeri a volte si!
Comunque se la riforma dovesse portare esiti positivi non avrei nessun timore di ammetterlo.
Si ma tu parli e non dici nulla! Le tue sono parole vuote, solo retorica (vai in mezzo agli insegnanti); dimostra il contrario se riesci, non ho pregiudizi in merito io!
Vai in mezzo agli insegnanti era semplicemente una battuta!!
Io ti ho detto che se la riforma dovesse avere esiti positivi non avrei problemi ad ammetterlo… quello che ha certezze sul buon esito della riforma a priori e che quindi dovrebbe dimostrare le sue certezze sei tu!
La mia unica certezza è che conosco un paio di persone che l’ anno scorso insegnavano e quest’ anno grazie alla riforma non più se poi sia giusto o meno vedremo!
Paragone calcistico: andare a gridare “Forza Lazio” nella curva della Roma e pagarne le conseguenze non significa che i tifosi della Roma abbiano ragione.
Sul tema “Angeloni-Berlusconi: trova le 10 differenze” avrei una domanda non retorica (nel senso che chiedo perchè non so) per voi che di Legge ne sapete più di me: a prescindere dal fatto che lo abbia fatto o meno, come potrebbe avere influito praticamente il Sindaco in quella vendita?
E’ vero che molti precari rimarranno a casa ma con il 100% dello stipendio? Nelle scuole (che frequento per la loro messa in sicurezza) gira questa “voce”?
x Gabriele e Mirko
“Ci sono tre tipi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le statistiche.” Benjamin Disraeli
Gabriele, ancora non hai risposto alla mia domanda del #79.
Ci spero ancora oppure rinuncio?
x Ritvan
con conoscevo questo aforismo, ma concordo in pieno con Benjamin Disraeli!! Ma guarda caso… chi è quella persona che ne fa un uso scientifico per la propaganda?
—…chi è quella persona che (delle statistiche-ndr.) ne fa un uso scientifico per la propaganda?Mirko—–
IL POLITICO. Di qualsiasi razza, etnia e colore politico.
Sono tornato ora da fuori città caro Andrea; vedo che hai corretto il tiro, e hai ridimensionato i toni non riferendoti a me ma ad un ragionamento; penso che un conflitto d’interessi sia un conflitto d’interessi, non ci sono due pesi e 2 misure, questo l’hai detto tu.
Per caso non sai leggere? Queste cose le avevo già scritte.
Devo confessarti che dei tuoi toni da spaccone e cafone francamente mi sono stancato, così come della mancanza di rispetto che hai dimostrato nei miei confronti.
Ormai da un po’ di tempo provo a discutere con te e con Gaspa in maniera tranquilla ma a quanto pare voi non volete sentire; mi sa che di buona volontà ne ho usata anche troppa, quindi vi lascio ai vostri discorsi e non penso che interverrò nuovamente; parlare con chi non ti ascolta e ha pregiudizi è inutile e alla lunga anche noioso.
Vorrei però invitarvi a riflettere sui vostri modi: ripensate a come vi siete spesso rivolti a me e a come io mi sono rivolto sempre a voi.
Non ho altro da aggiungere.
Io penso che Andrea abbia usato toni offensivi, abbia superato il limite del confronto civile. Dire ad una persona “la dignità è un lusso che non ti puoi permettere” che senso ha? Nella sostanza non ha alcun senso, è solo un insulto. Non è nemmeno attinente con le “accuse” e con gli argomenti in gioco. Chi può dare patenti di dignità? Spero sia solo un uso improprio dell’italiano. Quindi Gabriele hai tutto il mio sostegno. Stop.
Tanto di cappello a Marco Scaloni per il commento n.92: ecco un chiaro esempio del superamento del “conflitto d’interessi”(famigliari, in questo caso:-)).
In “Happy Days”, telefilm popolarissimo alla fine degli anni ’70, il protagonista Arthur Fonzarelli (Fonzie) è un playboy di successo, brillante, intelligente e fascinoso. Però ha un difetto: non riesce a pronunciare le due parole “ho sbagliato”. Non è che non vuole, non ne è proprio capace. E’ più forte di lui: non dice “ho sbagliato” manco con una pistola alla tempia.
Gabriele è il nostro Fonzarelli. Lui si scaglia (a ragione) contro il conflitto d’interessi dell’Angeloni, ne condanna la commistione affari-politica, ne invoca le dimissioni.
Poi quando gli chiedi di ripetere le stesse frasi sostituendo la parola “Angeloni” con “Berlusconi”, lo metti in crisi. Suda, diventa paonazzo, il respiro si fa pesante, gli occhi sgranati, sembra Superman davanti alla criptonite.
Gabriele scrive molto su Popinga, spesso cose sensate. Io gli avevo chiesto di scrivere le seguenti frasi:
1) Siccome l’Angeloni è in palese conflitto d’interessi, è incompatibile col suo ruolo pubblico e si deve dimettere.
2) Siccome Berlusconi è in palese conflitto d’interessi, è incompatibile col suo ruolo pubblico e si deve dimettere.
Lui però continua a scrivere solo la prima. L’inchiostro gli finisce sempre sul più bello, quando sta per iniziare la seconda.
Con buona pace di chi si scandalizza per la mia presunta cafonaggine, io continuo a ritenere il comportamento di Gabriele, al pari di quello del suo alter ego “di sinistra” Alberto Bartozzi, un comportamento privo di dignità e onestà intellettuale.
Punto.
Ehmmmm…caro Andrea, per caso un telefilm intitolato “Fonzie”, negli anni ’70 lo ha prodotto il biekissimo Berluska in palese conflitto d’interessi e poi lo trasmetteva via cavo esclusivamente a te?:-)
Ogni tanto tralasciare la forma per analizzare il contenuto? no?
——ogni tanto tralasciare la forma per analizzare il contenuto? no? serola—-
Ma chi è quel bruto che t’impedisce di “analizzare il contenuto”?:-)
Parlando di “contenuti”:-), ho notato che la domanda di LorenzoMan (commento 85) “a prescindere dal fatto che lo abbia fatto o meno, come potrebbe avere influito praticamente il Sindaco in quella vendita (di Villa Bucci-ndr.)?” è rimasta senza risposta. Stando io a Roma e non a Senigallia non ho alcun interesse a difendere/attaccare la sig.ra Angeloni, ma, visto che la si “accoppia” al bieko:-) Berluska nel chiederne le dimissioni per “conflitto d’interessi”, ho fatto un rapido giro in rete e ho appreso che il famoso “conflitto d’interessi” consisterebbe nel fatto che il Comune di Senigallia ha venduto quella proprietà a una società di cui il marito della signora è membro del CdA e un suo cugino pure.
Ora, visto e considerato quanto sopra, io penso che:
a) O si fa una commissione d’inchiesta per stabilire se nella suddetta vendita ci siano state o meno irregolarità e, in caso di irregolarità accertate, si chiedano le dimissioni della Angeloni;
b) Oppure si mette nello Statuto del Comune di Senigallia un articolo così recitante:”E’ fatto divieto agli amministratori comunali di ogni ordine e grado di sposare o avere come cugini fino al VII grado persone che si occupano di affari immobiliari”:-).
Giusto precisare, soprattutto per Ritvan che non è della zona, che e’ stata una vendita tra privati, non tra il Comune ed un privato. Il Sindaco però ha pubblicamente dichiarato il 3 settembre che nessun membro della sua famiglia era coinvolto nella compravendita (fonte viveresenigallia.it).
Lorenzo, ma allora – se era una vendita fra privati – non di conflitto d’interessi si tratterebbe, bensì di una bugia detta dal sindaco. A ‘sto punto, però, mi sembra più giusto equiparare la Angeloni solo al Berluska in versione “papi”:-)