Barriera difensiva

Parentesi di attualità politica israeliana, e non solo, questo pomeriggio.
Eytan, pensionato della Polizia di Gerusalemme e ora guida dell’associazione Ir Amim, ci ha guidati alla scoperta di una parte della cosiddetta “barriera difensiva” eretta pochi anni fa come estrema difesa agli attacchi terroristici della seconda Intifada.

La barriera è, in parte, un muro alto a sufficienza per impedire che le case israeliane siano bersagli dei proiettili palestinesi. Ad esempio il condominio nella foto qui sotto, del quartiere Gilo, a sud di Gerusalemme, è stato ripetutamente il bersaglio dei cecchini arabi da Betlemme e dalla vicina Beit Jala. Oggi le case di Gilo hanno montano vetri anti-proiettile.

Guardiamo ora la foto seguente. L’edificio blu, in alto a destra, è un campo profughi palestinese. A sinistra, al di là dell’alta barriera, ci sono le case israeliane, dove, tra gli altri, vivono anche molti arabi israeliani. Poco più a valle il muro lascia il posto al filo spinato.

La barriera ha creato non pochi problemi tra la popolazione, in primis la difficoltà di movimento. Membri di una stessa famiglia si sono trovati improvvisamente separati; contadini si sono visti negare l’accesso al proprio appezzamento di terreno. Per motivi di sicurezza, tuttora agli israeliani non è consentito oltrepassare il confine.

A fare da triste spettatrice alla guerra latente la basilica della Natività: nella foto qui sotto è appena visibile il suo campanile, in alto al centro.

Betlemme

3 pensieri riguardo “Barriera difensiva”

  1. “Voglio andare a scuola. C’è un muro? Lo passerò”… Gli organizzatori hanno chiesto poi di cantare in ebraico “Eli Eli”: “O Signore che hai creato il sole, il mare, l’umanità. Fa’ che non venga mai a mancare la luce del sole, il gocciare dell’acqua e la preghiera degli uomini”. Basterà il canto dei ragazzi a suggerire ai giudici la giusta decisione?”

    http://www.terrasantapiemonte.org/oggi169.htm

  2. Pingback: Popinga
  3. Caro Marco
    sono impegnato nel preparare una conferenza stampa che condurrò domani in autodromo, a Monza per cui non ho ancora trovato il “tempo mentale” per mettere giù un dovuto commento a questo straordinario viaggio e alle esperienze umane conosciute e acquisite
    Ti fornirò volentieri alcune delle mie foto e pubblicale solo se non le hai già, perché vedo che il tuo sito ne ha alcune da applauso!

    ciao
    Gianmaria 9-6-08

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