De Gregori: 1976, dramma al Palalido

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De Gregori è infine riuscito a raggiungere il camerino. «Forse non canterò mai più» ha dichiarato“.

Così Mario Luzzatto Fegiz scrive sul Corriere della Sera del 3 aprile 1976, a proposito dei disordini e degli incidenti della sera prima, durante e dopo “lo spettacolo serale del cantautore Francesco De Gregori”, al Palalido di Milano.

Il fatto, gravissimo, segue una serie di concerti caratterizzati da episodi di violenza e di intimidazione, incidenti, lancio di oggetti sul palco e da un clima molto teso: siamo nei primi mesi del 1976 ed il bersaglio di questi gesti non è il solo Francesco De Gregori, ma una serie di cantanti e cantautori accusati da gruppi di estrema sinistra di percepire cachet troppo alti e di non destinarli alle lotte dei lavoratori. Leggi tutto “De Gregori: 1976, dramma al Palalido”

In Marocco

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Atterriamo a Tangeri e ci viene comunicato che non hanno Avgas ormai da parecchio tempo. Non resistiamo a un po’ di turismo marocchino: con un taxi giriamo la città e compriamo due belle taniche da tenere in aereo; in caso di ulteriore penuria di carburante dovremo comprare benzina automobilistica per il nostro Cessna.

Tetouan non è lontana, ci viene detto che dovrebbero disporre di carburante. Quindi assetati di benzina voliamo a Tetouan nel tardo pomeriggio e qui ci fermeremo per la notte. Leggi tutto “In Marocco”

La diretta su Girolamo Simoncelli

Dalle ore 21.15, dal Centro Sociale Saline di Senigallia, è in corso la prima serata della rassegna “Scripta Volant – Incontri d’Autore“. Lo storico Marco Severini presenta il suo ultimo libro: “Girolamo Simoncelli – La storia e la memoria”.

Popinga è presente all’evento, con una trasmissione in diretta. Seguila qui sotto. L’intera registrazione audio è liberamente scaricabile (in formato mp3) a questo indirizzo.

Faccia a faccia sull’aborto

Quasi tre anni fa, ai tempi del referendum sulla legge 40 (quello riguardante la procreazione medicalmente assistita), Anna Maria Bernardini organizzò un dibattito coinvolgente e raro, almeno dalle nostre parti. Allora si confrontarono Roberto Paradisi e Antonio Tombolini.

Ora Anna, insieme con Roberto, torna sul luogo del delitto con una proposta attuale e stimolante come allora: un confronto a quattro intorno al tema dell’aborto, o più esattamente della legge che lo ha legalizzato ormai trent’anni fa: la 194/1978. Leggi tutto “Faccia a faccia sull’aborto”

Bufalo Bill: potenza della voce

Francesco De Gregori - Bufalo Bill (copertina)(segue…) A solo un anno di distanza dal grande successo di “Rimmel”, nel 1976 Francesco De Gregori e la RCA presentano sul mercato il nuovo album, “Bufalo Bill”, dieci canzoni che hanno un suono diverso da quelle del precedente album, un modo nuovo di scrivere le canzoni, un modo nuovo di cantarle; De Gregori, insomma, cambia registro: come il suo maestro Dylan, quando sei certo di poterlo afferrare, di comprendere dove si colloca, ti sfugge e diventa imprevedibile.

Emblematico, in tal senso, l’inizio di “Bufalo Bill”, la canzone che dà il nome all’intero album: sin dalle prime note, la canzone si distacca infatti nettamente dall’orchestra di “Alice” e dal pianoforte e contrabbasso di “Rimmel”, partendo con la sola potenza della voce, che sovrasta le due note introduttive del piano.
Anche in tutto il resto del disco, De Gregori incoraggia la sua voce, le affida il racconto e la piega alla potenza espressiva, cantando su registri per lui inusuali. Leggi tutto “Bufalo Bill: potenza della voce”

Una sconfitta

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) Partiamo nel tardo pomeriggio, il piano di volo è stato compilato e tutte le tasse pagate, ma la benzina tarda ad arrivare. Solo per il rifornimento perdiamo un’altra un’ora.
Le “truppe di terra” sono in viaggio verso Madrid da diverse ore.

Decolliamo decisamente tardi, il tramonto ci “sorprenderà” a metà navigazione, ed al momento di chiedere l’inserimento su Madrid, aeroporto Cuatro Vientos, la torre con un no secco ci comunica che non possiamo atterrare. E’ troppo tardi e non accettano VFR notturni, non c’è niente da fare. Con l’approach proviamo a chiedere tutti gli alternati possibili, anche i più improbabili… la risposta è unanime e ferma: sempre e soltanto NO.Il tramonto alle spalle avvicinandosi a Madrid
L’unica possibilità e quindi quella di ritornare a Salamanca.

Che “smacco”, a soli 10 minuti da Madrid dobbiamo invertire la rotta. Saremmo tentati di dichiarare emergenza e atterrare a Cuatro Vientos in barba al controllore di volo che ci sembra un po’ troppo bacchettone.
Per evitare problemi invece invertiamo la rotta e con le luci di Madrid alle spalle ci infiliamo nell’oscurità della notte, per il ritorno a Salamanca.
L’indomani partiamo all’alba. Leggi tutto “Una sconfitta”

La Malfa: noi i primi a voler cancellare le Province

Giorgio La MalfaInvitato personalmente a farci conoscere la posizione del PRI in merito al tema dell’abolizione delle Province, Giorgio La Malfa ci ha risposto, e lo ringraziamo. Pubblichiamo qui il suo intervento, appositamente scritto per Popinga, che nei mesi scorsi ha promosso un dibattito nel merito.

Come si sa ed è stato ricordato qualche settimana fa da Bruno Vespa in una trasmissione del suo “Porta a Porta”, la proposta originaria di abolizione delle province fu fatta in totale isolamento dal Partito Repubblicano Italiano negli anni Settanta. In particolare, noi proponemmo che nel momento nel quale si dava vita all’istituto regionale si eliminassero le province in modo da non aggiungere un nuovo livello di burocrazia pubblica, ma lo si sostituisse con un istituto come la regione ritenuto più efficace ai fini della migliore e più razionale gestione delle risorse del territorio nazionale.

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Rimmel

Francesco De Gregori - Rimmel (copertina)Signore e signori, giù il cappello.

Rimmel” è, nel 1975, il secondo album più venduto in assoluto (preceduto solo dalla colonna sonora del film di Dario Argento “Profondo Rosso”) ma è soprattutto uno degli album più belli di De Gregori, così come l’omonima canzone (che apre l’album) è unanimemente riconosciuta come uno dei capolavori non solo del cantautore ma della musica italiana in generale.

Nella prefazione al libro di Giommaria MontiFrancesco De Gegori – 1972-2004 – Dell’amore e di altre canzoni“, Roberto Vecchioni analizza in maniera impeccabile il testo della canzone (si tratta di una dispensa per un corso dell’anno accademico 2002-2003 degli studenti del DAMS di Torino): consiglio vivamente a tutti di leggere il libro di Giommaria Monti (dal quale molti aneddoti sono tratti) ed in particolare la prefazione di Vecchioni su Rimmel; ritengo anche che sarebbe un’ottima idea far studiare il testo di questa canzone nelle scuole, inserendolo nei programmi scolastici tra i capolavori della letteratura italiana. Leggi tutto “Rimmel”

Santiago de Compostela

Il logo de “Gli Adriatici”(segue…) E’ il simbolo del nostro viaggio!

La conchiglia a ventaglio dei pellegrini ed un’elica con un volante al posto dell’ogiva, sono i simboli del nostro viaggio. Con questo logo abbiamo preparato magliette ed adesivi.
A Santiago i pellegrini arrivano a piedi, in bicicletta, pure a cavallo, noi con il Cessa 172 e l’auto d’appoggio. Dai Pirenei a Santiago abbiamo sempre costeggiato, spesso attraversato, il cammino dei pellegrini.Santiago de Compostela

Grazie ai buoni contatti con il Vaticano ed una mega raccomandazione di Paloma (la mamma di Carlo) possiamo entrare in auto nella zona pedonale. Raggiunto il seminario che si trova di fianco alla cattedrale di Santiago, pronunciamo la fatidica parola d’ordine “Siamo figli di Paloma”. Si s palancano gli austeri cancelli: avremo vitto, alloggio e parcheggio assicurati per due giorni!!

Anche noi attraversiamo la Porta Santa (non si sa mai…) e visitiamo il colonnato della cattedrale di Santiago, ricoperto di incisioni con una ricchissima simbologia. Leggi tutto “Santiago de Compostela”

L’album della Pecora

Francesco De Gregori al Mamamia (Senigallia)(… segue) Il successo di “Alice” e dell’intero album “Alice non lo sa” è notevole, ma alcuni (soprattutto i critici) hanno un appunto da rivolgere a De Gregori: “Ok, le canzoni sono belle, ma… non si capisce cosa vuoi dire!”.Come risponde De Gregori a quest’accusa di “ermetismo”? Pubblicando, nel 1974, un nuovo album intitolato “Francesco De Gregori” (difficile non capire…!), la cui prima canzone si intitola… “Niente da capire”, in cui il cantautore ripete, nel ritornello, la frase “e non c’è niente da capire“.

Si tratta di un vero e proprio “manifesto”, di una canzone in cui De Gregori risponde a chi gli dice che non si capisce quello che scrive; ma risponde senza alcuna invettiva o senza alcuna orgogliosa rivendicazione di intenti, usando piuttosto solo l’arma dell’ironia, espressa nelle parole ma anche nella costruzione stessa del brano, che racconta diverse situazioni senza nessun legame tra loro. Ciò è chiaro già dal primo verso della canzone “Le stelle sono tante / milioni di milioni” che riprende in tutto e per tutto una pubblicità allora imperante, quella dei salumi Negroni; insomma, sia la canzone che l’album sono una specie di risposta ironica e divertita a tutti quelli che gli rendono conto di ogni verso scritto. Leggi tutto “L’album della Pecora”