Dopo aver ascoltato gran parte dei dibattiti su questo referendum confermativo, ho maturato la convinzione di votare SI al quesito referendario per le ragioni che andrò ora ad esporre.
Domenica voterò No. Lo farò, per la prima volta, senza entrare nel merito del quesito.
Dopo la sparata di ieri dell’ormai ex (per fortuna) presidente del consiglio “onorevole″ Sivio Berlusconi, abbiamo raggiunto il non plus ultra della sfacciataggine e dell’arroganza: «chi non va a votare non può ritenersi un cittadino italiano al 100%», ha detto.
Perché il signor Berlusconi non riteneva ugualmente un dovere (oltre che un diritto) andare a votare allo scorso referendum su argomenti altrettanto importanti per l’ammodernamento del Paese? Quando i suoi Inferiori predicavano in tutte le TV di non andare a votare, perché non riteneva altrettanto vergognoso questo comportamento? Perciò dopo averci dato degli stupidi, ora l’ariano Silvio ci dà anche dei “bastardi”.
Dalle telefonate intercettate che sono costate il posto al portavoce di Fini, Salvo Sottile, qui al telefono con il giornalista Bruno Vespa.
Sottile: «Come è strutturata la trasmissione?» (con Fini ospite).
Vespa: «Dipende da voi. Gliela confezioniamo addosso».
Un esempio di giornalismo.
Pubblichiamo la registrazione audio della conferenza tenuta dall’Ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris presso l’Università degli Anziani di Senigallia lo scorso 26 aprile 2006, sul tema “La storia dei Balcani nell’ultimo decennio“.
Dell’Ambasciatore Ferraris, Popinga ha già pubblicato la Lettera Diplomatica su “Gli impegni degli stati per l’ordine internazionale“.
[Scarica il file audio: 53 min, 22 MB]

Ho visitato la mostra di Ferruccio Ferroni. Non per scoprire nuove immagini, ma per l’occasione per vederle tutte assieme, con la sequenza e nello scenario del magnifico Palazzo del Duca, a Senigallia. Continua a leggere…
Prima di incominciare, due saluti: uno a Mescalino, organizzatore delle attività del club Popinga, e l’altro a Luca, blogger (e non solo) di fama nazionale!
Ora alcune note tecniche sul libro: l’edizione è quella della BUR Narrativa: per € 8,40 vedrete quasi 300 pagine la cui carta non è di ottima qualità, anzi piuttosto scadente, scritte con un carattere che solo un autentico cieco non sarà in grado di leggere, tanto è grosso! Non parliamo poi della rilegatura e della consistenza della copertina, che si stanno già deteriorando dopo un minimo maltrattamento a cui sono state sottoposte, e mi sembra davvero il minimo per il prezzo pagato (manco fosse un’edizione economica!!!). Insomma, un furto legalizzato. Sia anatema sulla Rizzoli e ricada su essa vergogna imperitura!!
Comunque, a parte questo, il libro è proprio carino. E’ leggero e scorrevole, ma serio. Ho durato fatica e lacrime a leggerlo tutto, nel senso letterale del termine! Infatti, me lo sono finito in un paio di giorni mentre prendevo il treno per Ancona, e leggendo in ogni momento libero lì (sul tram, in pausa pranzo, etc..); essendo molto propenso alla commozione, ho avuto in certi casi i lucciconi agli occhi, in questo libro in cui si parla del senso della vita, di quello che succede nell’ultimo viaggio, ripensando ai momenti che hanno segnato la nostra esistenza, nel bene e nel male, alle persone che ci hanno accompagnato, a quelle che abbiamo trovato e quelle che abbiamo perduto, e così via.. (sob, sniff!, …. che fare? sono incline al patetico).
Chiariamolo subito: non conosco Smile, non so cosa faccia nella vita, né m’interessa saperlo. So solo che qualcuno con questo pseudonimo scrive sul quotidiano on-line Vivere Senigallia.
Anzi, lasciamo perdere Smile e parliamo di una generica Paperina. Lasciamo stare anche Vivere Senigallia, sennò Michele Pinto dice che ce l’ho con lui, e prendiamo un giornale di fantasia: Paperopoli Web. Così va meglio?