Astensione? Si, grazie!

Dalla Prima Lettera di Ingegnere Apostolo ai Referendinzi

Carissimi cittadini,
al prossimo referendum voterete da 1 a 4 sì, non entro per ora nel merito dei singoli punti del referendum ma mi limiterò ad esporvi i miei dubbi in proposito terminando qui il tono cabarettistico.
Al prossimo referendum l’astensione è legittima, la legge lo prevede, altrimenti la condizione imposta dal quorum non avrebbe senso. Il perchè all’astensione cambia da cittadino a cittadino, nel mio caso è dovuto alle seguenti considerazioni.

Lo strumento del referendum, così come è stato formulato nella nostra costituzione, credo sia tendenzialmente impreciso e contraddittorio. Impreciso perchè non fornisce indicazioni alternative alla legge che si vuole abrogare, se il quesito proponesse insieme al sì anche una proposta alternativa sarebbe uno strumento migliore. La proposta collegata al sì eviterebbe che il risultato possa essere annullato da leggi ad hoc per aggirare l’ostacolo, così come è successo con il referendum sulla responsabilità civile dei magistrati. 

Cinicamente penso che se dovesse rimanere la legge attuale la lobby delle case di cura, orfanotrofi, centro di aiuto per bambini down, e alcune multinazionali farmaceutiche potrebbero giovarne molto. Penso che la maggior parte di queste strutture orbitano attorno al vaticano e quindi sarebbe chiaro il motivo dell’invito all’astensione. Questo per quanto riguarda l’astensione, ma per il sì, mi domando, chi ci guadagna?

La risposta a questa domanda mi dice che ci guadagnerebbero solo le persone malate di fibrosi cistica , malattie genetiche, coppie desideriose di mettere su famiglia.

Ma così come sono cinico nel fare dietrologia per il no provo ad esserlo anche per il sì, a differenza del no dalla parte del sì, però, non ho trovato nulla, ed è questo che mi fa riflettere. Sono perplesso. Quali sono le lobby che stanno dietro il sì? Sono così potenti da rimanere fuori dalla mischia? Potrei azzardare i centri di ricerca, i laboratori, altre multinazionali farmaceutiche, qualcuno mi può dare qualche indizio a proposito? 

La logica mi ha spinto alle due precedenti considerazioni, e chissà dove mi porterà da qui a domenica, lascio ora la parola a due osservazioni dettate dalla mia coscienza di cristiano cattolico di sesto livello modello Oratorio 2000 XP.

La prima trae spunto da una citazione, Veronesi rispondendo a Oriana Fallaci sul Corriere della Sera di Lunedì 6/06/05, parlando dei motivi per votare sì dice ci guadagnerebbero le persone che vorrebbero vedere realizzato il “proprio progetto di vita”.

La vita non la vedo come un “progetto”, un progetto è freddo, un progetto è fisso e una volta approvato deve partire con la fase esecutiva. Hai quarant’anni e vuoi avere un figlio? No problem il nostro “progetto di vita” le garantisce anche un figlio è il completino prenatal è incluso nel prezzo!

La seconda mi spinge a rispondere a Marco che ha riportato, ovviamente su Popinga, un bel articolo di Massimo Gramellini che terminava citando il Vangelo; dunque citiamo.

Ai sostenitori del “sì” che mi dicono: ”se credi veramente nel no vai a votare ed esprimi il tuo voto”, rispondo citando “siate dunque prudenti come serpenti e semplici come le colombe” (Mt10,16-17).

In continua ricerca e vostro devotissimo,

Matteo Massacesi

La valle dell’Eden

La storia di due famiglie che giungono nel moderno Eden rappresentato dalla valle del fiume Salinas dopo la fine della “Guerra Civile”.
Gli Hamilton e i Trask incominceranno lì la loro saga che, attraverso varie generazioni, si intreccia con quella dell’America stessa. Opera moralistico-filosofica che ci pone innanzi alle più forti pulsioni dell’animo umano che, a volte, la società contemporanea tende a nascondere od a negare.

La valle dell’Eden di John Steinbeck