Un sincero democratico

ITALY-LIBYA-BERLUSCONI-KADHAFI-ARRIVAL

Una folla enorme, ieri mattina a Ciampino, per l’inatteso arrivo di Michael Jackson e Danny De Vito.
Visibilmente ingrassato e con la mitica divisa da concerto, Jackson si accompagnava a un De Vito con più capelli del solito e tutto sommato in forma nonostante gli anni.
Voli in ritardo, fans in visibilio, turisti e curiosi ovunque, quando gli altoparlanti hanno informato che non c’era niente da vedere: non si trattava di Michael Jackson bensì del premier libico Gheddafi, e quello bassetto era il nostro Presidente del Consiglio.
Deluso chi s’aspettava un revival dei Jackson Five all’aeroporto. Malumore di qualche tassinaro romano, che sperava di imbarcare Jackson e finire di pagare il mutuo con una sola corsa.
Ma lo spettacolo c’è stato comunque, al Teatro Tenda (beduina) di Villa Pamphili, dove i due “artisti” hanno dato il meglio di sé.

Gheddafi ha detto di essere in Italia solo perché gli abbiamo chiesto scusa, dimenticando d’aggiungere che insieme alle scuse ha ricevuto, con l’accordo sull’immigrazione, una mancetta da 5 miliardi di euro.
Siccome l’uniforme era troppo sobria, ha pensato bene d’arricchirla con una vecchia fotografia di un eroe nazionale libico che guidò la rivolta anticoloniale contro gli italiani.

Dal canto suo, Berlusconi è apparso soddisfatto: dopo Putin, ha trovato un altro “sincero democratico”, un altro amichetto con cui passare i pomeriggi a Villa Certosa. Uno con tutti gli attributi al posto giusto, che gli può gironzolar per casa senza mutande e non sfigurare nelle foto come Topolanek.
Berlusconi sta bene con tutti, una pacca sulla spalla non la nega a nessuno. Inglese con Blair, francese con Sarkozy, operaio cogli operai, terremotato coi terremotati, pensionato coi pensionati, minorenne con le minorenni. Fosse vissuto settant’anni fa, sarebbe stato nazista con Hitler e bolscevico con Stalin.
Per non esser da meno, anche lui avrebbe potuto sfoggiare una fotografia sulla giacca, ad esempio quella del Dalai Lama, che non più tardi di 6 mesi fa venne in Italia ma non fu accolto né al Quirinale né a Palazzo Chigi né al Parlamento. O sennò, rispolverando tra i vecchi cimeli leghisti di Montecitorio, avrebbe potuto donare a Gheddafi un simpatico cappio, utilissimo in Libia con gli oppositori politici.

Gheddafi ha fatto bene a rinfacciarci il nostro passato colonialista; se non altro, s’è tolto la soddisfazione.
Noi abbiamo ricambiato con sorrisini diplomatici, qualche stretta di mano e un mucchio di miliardi a fondo perduto. Non una parola sui crimini del regime, non una parola sulla pena di morte, non una parola sui diritti umani.
Perché pare brutto ricordare a Gheddafi che è un dittatore.

25 pensieri riguardo “Un sincero democratico”

  1. Senza tanto dire o pensare:
    Ridicolo è stato solo uno spettacolino ridicolo e di cattivo gusto
    all’ora di cena o pranzo che brutto effetto vedere tutta ‘sta roba truccata

    Ricordavo Gheddafi quasi bello ora pare è cadente come se facesse a gara col nostro premier

    Non scendiamo in particolari morali o politici solo è stato ridicolo e di cattivo gusto mostrare la scena di arrivo dell’africano abbracciato col nostro padrone

    Ho provato disagio-meglio o peggio-solamente schifo.

    Che brutti ridicoli

    Il giorno prima era appena stato il 75° compleanno di Paperino.
    Bella differenza.

    Verranno giorni migliori chissà
    io dubito e moltissimo.
    dario.  

  2. Noi italiani abbiamo un grande merito che non tutti gli altri paesi europei, possono vantare: abbiamo chiesto scusa e non solo con le parole, ma anche coi fatti,  per il nostro passato coloniale.
    Di questo dobbiamo esserne fieri; in Africa ci sono paesi che, seppur formalmente indipendenti, continuano a dipendere da paesi europei, che li sfruttano oggi come allora; ad esempio la Francia.
    Questi sono i racconti di chi, a livello di cooperazione e di aiuti ai paesi africani, è stato in Africa ed ha sentito con le proprie orecchie dire ciò; è stato anche detto, direttamente dagli africani, che noi italiani siamo i soli europei che oggi non continuiamo a sfruttarli e che siamo molto generosi, in termini di aiuti economici e di cooperazione; d’altro canto sono anni che abbiamo rimesso tutti i loro debiti e questo ci fa veramente onore.
    Ovviamente non è merito di questo governo ma del nostro modo di essere; non siamo dei maledetti sfruttatori.
    Per quanto riguarda il Dalai Lama, mi è sempre dispiaciuto vedere che, per non fare un dispiacere alla Cina, ci si è sempre rifiutati di riceverlo ufficialmente; è accaduto anche nel 2007.
    L’unico politico che lo ha ricevuto ufficialmente è stato Alemanno, in qualità di sindaco di Roma, consegnandogli anche la cittadinanza onoraria.
    Un altro motivo che mi spinge a stimare sempre più Alemanno come uno dei pochi politici seri ed onesti che abbiamo in Italia.
     

  3. L’articolo del mio amico fraterno Scaloni mi ha fatto sganasciare, scompisciare, caracollare dalle risate, ma mi dispiace è arrivato per secondo….mi ha fatto ridere molto di più il commento di Gabriel quando dice che noi italiani siamo “i soli europei che oggi non continuiamo a sfruttarli…”.
    Allora caro Gabriel vatti a vedere l’ultima puntata di Report andata in onda, potrai farti un idea di quel che succede in Nigeria ai danni delle popolazioni del delta del Niger…da parte di una nota azienda petrolifera italiana….altro che puttanate e strombazzate pro-regime…
    Comunque si continua sempre coi soliti commenti da latrina del tipo “Ok, noi siamo ladri….ma voi siete ladri molto di più…”

  4. Se non volete gli immigrati dovete pagare: 5 miliardi e 1 figura di merda mi sembra un prezzo equo…
    Personalmente mi sono sentito umiliato, soprattutto per quella foto.
    Chi viene veramente a far pace non ti rinfaccia il motivo del litigio, è stato solo un modo per umiliarci davanti al Mondo.

  5. Jackson con De Vito… è molto carina.
    Il Cavalliere però sarebbe stato perfetto con appesa al petto la foto di re Idris, sostenitore del patriota islamico di cui si è fregiato il Colonnello (Idris fu poi defenestrato dal golpe di Gheddafi).
     E varrebbe la pena trovare altrettanti accostamenti per il cubano, il cinese, il sudanese, il malesiano, l’iraniano, ecc.
    Il mondo è pieno di golpisti, dittatori e sosia…
    Bucaniere

  6. Forse inconsapevolmente quest’oggi ho un vantaggio: non conosco se non per un generico sentito dire Michael Jackson e Danny De Vito

    Dal mio punto di vista quindi mi sento un po’in vantaggio nel commentare senza l’effetto di attori e VIP.

    Quel che so del trattato con la Libia di Gheddafi l’ho appreso dalle varie dirette (e non solo da quelle) che Radio Radicale ha regolarmente mandato in onda, durante il dibattito parlamentare sul ben noto trattato sottoscritto dall’Italia con la Libia. M’impressiona il fatto che la maggior parte della gente che conosco lo ignori pressoché del tutto.

    Purtroppo a me risulta, ma cerco conferme o smentite, che se non lo avesse sottoscritto Berlusconi di fatto ci sarebbero riusciti Prodi e D’Alema in quanto loro avevano già seminato e coltivato , nei due anni precedenti, la stessa identica trattativa diplomatica. Ragion di stato? Boh!

    A me comunque ha fatto molto impressione sapere, solo pochi mesi fa, che la Libia non aveva mai ratificato la convenzione sui rifugiati del 1951. Fa tutt’ora effetto solo immaginare che sull’altra sponda del Mediterraneo c’è un paese che non solo pratica la pena di morte, ma che l’ha conservata anche per reati che non sono di sangue. Fa impressione sapere che laggiù non esistono dissidenti dal regime in quanto il dittatore li ha “cancellati”. Immaginate cosa vuol dire “cancellati”?

    Mi rammarico anche che non potrei fare un viaggio in Libia, con Gaspa e Marco, per svolgere la minima inchiesta, come potrebbe farla un turista qualsiasi, sugli aspetti oscuri del regime e sui diritti civili totalmente cancellati. Questo è impressionante.

    Quindi grazie ad Andrea che ne ha scritto, anche piacevolmente, ma richiamandoci ai veri problemi ed al comportamento penoso del nostro Presidente del Consiglio. Così si potrebbe dire anche di tutte le alte autorità che non solo lo hanno accolto, ma anche inopportunamente incensato.

    Per me oggi Andrea ha recuperato molti punti; quelli che solo domenica scorsa aveva perso di colpo. Infatti, a conoscenza di un reato forse perpetrato addirittura dal Presidente Berlusconi non aveva avuto il coraggio di denunciarlo. Per di più avrebbe potuto farlo con i suoi “amici magistrati” di cui ha tanta stima!

  7. Possibile che nessuno abbia detto una sola parola sugli italiani che sono stati cacciati dall’oggi al domani dalla Libia? Va bene chiedere scusa per il passato coloniale, meno bene pagare una bustarella da 5 miliardi a Gheddafi, ma questi italiani emigrati, o meglio figli di emigrati, in Libia hanno avuto la vita rovinata da questo dittatore. Veramente uno spettacolo squallido!

  8. Per me è comunque strano che nessuno dei deputati o senatori, uomini di fantasia e spesso senza particolari inibizioni, non abbia pensato di partecipare agli incontri ufficiali con il dittatore libico mettendosi qualche immagine al collo. Magari con qualche ricordo tratto dall’epoca delle Guerre Puniche, con Asdrubale ed i suoi elefanti  sul nostro fiume Metauro.

  9. Quilly mi fa piacere farti sorridere, però provo a farti tornare serio ora; io non parlo per aver visto report (che comunque guardo e mi piace come trasmissione), ma ho riportato la testimonianza di mio padre, che è stato in Africa (Costa d’ Avorio per la precisione) per un progetto umanitario da lui stesso ed altre persone messo in piedi e che, tra tante difficoltà, cercano di portare avanti.
    Il fatto che degli ivoriani abbiano detto ai miei genitori, grazie per il loro lavoro e abbiano detto che gli italiani sono, almeno secondo loro, delle brave persone perchè li hanno aiutati molto e continuano a farlo, senza chiedere nulla in cambio (a differenza dei francesi che ancora li sfruttano!), se permetti penso sia motivo di orgoglio, non solo per me o i miei genitori, ma dovrebbe esserlo per tutti gli italiani.
    Quando abbiamo un merito prendiamocelo.

  10. Io invece conosco un missionario Corso quindi francese che in passato ha intrapreso onorevoli iniziative in Congo e penso che i congolesi siano stati entusiasti del suo operato a prescindere che fosse francese o meno. Non dubito che gli ivoriani abbiano apprezzato i nobili progetti di tuo padre (di tuo padre per l’appunto!!), ma è un pò semplice ragionare per campanilismi, immagino (pure se non ne conosco) che ci siano anche francesi che facciano opere di bene in Costa d’Avorio e che siano altrettanto apprezzati… è troppo facile generalizzare!!

  11. Si ma dal racconto delle persone del posto viene fuori una realtà in cui tra i paesi occidentali, gli italiani vengono visti bene, molto meglio degli altri popoli.
    Non capisco perchè quando dobbiamo criticarci lo facciamo, giustamente, mentre quando possiamo essere fieri di noi stessi non siamo altrettanto pronti.
    Tra l’altro in quel paese sono stati messi in piedi molti progetti di italiani; l’esempio che ho portato è solo uno dei tanti e l’ho portato per conoscenza diretta.
    E’ poi ovvio che ci sono altre organizzazioni di altri paesi che operano e portano avanti progetti importanti, ma ho fatto l’esempio della Francia perchè, visto il suo vasto passato coloniale in Africa, ancora oggi non si è liberata (anzi non ha liberato del tutto) quei paesi, che spesso continua a sfruttare indirettamente.

  12. il passato è il passato:  preoccupiamoci di come vengono visti oggi gli italiani. Brava gente? Non lo so, chiediamolo in giro, agli europei che ridono di noi e dei nostri politici, agli extracomunitari schiavizzati nei nostri campi di pomodori o respinti verso le coste, guarda caso, della Libia… Ci sono tanti modi di fare colonialismo. Soprattutto, secondo me sarebbe segno di maturità smettere di fare paragoni con altre nazioni: siccome la Francia si comporta peggio di noi, allora noi siamo bravi? Come ragionamento, fa acqua da tutte le parti…

  13. —-….Personalmente mi sono sentito umiliato, soprattutto per quella foto. Chi viene veramente a far pace non ti rinfaccia il motivo del litigio, è stato solo un modo per umiliarci davanti al Mondo. LorenzoMan—–
    Perfettamente d’accordo: comportamento spregevole e ignobile da parte del dittatorello libico.
    P.S. x Mazzufferi 
    Comportamento pericoloso quello da te suggerito: visto e considerato come sono finite le guerre puniche si rischia di suggerire al fantasioso colonnello di chiedere all’ Italia altri miliardi in autostrade come indennizzo per la distruzione di Cartagine:-)

  14. Serena il ragionamento non fa acqua da nessuna parte, perchè se facciamo paragoni con le principali democrazie del mondo in tutto (economia, politica interna ed estera, e tutto il resto) forse possiamo pensare di confrontare con loro anche il nostro comportamento rispetto alle popolazioni del terzo mondo.
    Essere meno sfruttatori di altre popolazioni non significa essere perfetti, questo è ovvio, ma penso sia un buon punto di partenza e forse anche un piccolo motivo di orgoglio per un’Italia che viene sempre descritta come l’ultimo dei paesi europei.
    Consiglio poi di non confondere gli argomenti: un conto è la visione che di noi hanno in Europa, dei nostri politici e del modo di fare, altro è quella che hanno in altre parti del mondo; c’è una differenza, di opinioni e prospettiva enorme.

  15. Dal mio punto di vista basterebbe  prendere per Gheddafi e per la Libia, come purtroppo per altri paesi anche molto rilevanti sulla scena internazionale, la data  fondamentale del 10 dicembre 1948.
    L’approvazione della Carta Universale dei Diritti dell’Uomo.
    Se due sono i concetti basilari (eguaglianza e pari libertà di tutti gli esseri umani); solo su questo metro potrei esprime un giudizio sul paese e su quest’uomo. Da quanto ho letto temo che purtroppo sarebbe gravemente deficitario.

  16. <blockquote>Se due sono i concetti basilari (eguaglianza e pari libertà di tutti gli esseri umani); solo su questo metro potrei esprime un giudizio sul paese e su quest’uomo. Da quanto ho letto temo che purtroppo sarebbe gravemente deficitario.</blockquote>

    GL, la tua potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda, ma non lo è da quando Gheddafi è diventato il nostro best friend.
    Per far passare questo terrorista (strage di Lockerbie su tutte) e tiranno spietato come nostro amico abbiamo dovuto dargli svariati miliardi di euro e ci siamo pure dovuti sorbire le sue lezioni.
    Tutto ciò perché il nostro grande premier deve dimostrare di poter scacciare le faccette nere e perchè i nostri industriali sono avidi di affari, soprattutto quando possono trattare con terroristi, dittatori, comunisti e tutta la peggior feccia della terra.
    Non c’è che dire, siamo proprio brava gente.

  17. A parte tutto
    a parte niente
    mi piace o meglio complimenti a Gianluigi per l’inciso n° 10
    quando si parla di Annibale alle porte o Fiume Metauro sempre allora mi viene a mente la guerra dei Cartaginesi  il colore della loro pelle accumunando Gesù che forse bianco non era
    i libri e le letture sul passaggio delle Alpi la vita intera di Annibale e il terribile dimenticato suicidio
    tutto quanto va di quell’epoca anche Cartagine e Didone sì proprio Didone “abbandonata” il vigliacco Enea la catasta che brucia e le Fenice veloci barche
    Tutto quel mondo da noi odierni europei scordato snobbato chè giudichiamo ” marocchini-venditori di tappeti”-
    Grazie Gianluigi se magari involontariamente mi hai fatto deviare i miei pensieri portandomi dietro e prima l’odierno spettacolino politico.
    Semplicemente mi hai dato lo spunto per ricordare anche Euridice.
    _Che farò senza Euridice?-
    Come può mente sentire e posare note ottenendo strazianti emozioni.
    Beh. scusate il fuori tema.
    grazie per l’ispirazione scivolata -il solito mio protagonismo forse illogico pure-
    dario.

  18. Scusate l’intromissione, ma con tutto il rispetto per Annibale, Asdrubale, Didone abbandonata e la distruzione di Cartagine, mi preme di ricordare che i Cartaginesi non erano arabi e non erano musulmani; non è il mio campo, ma mi pare fossero berberi o giù di lì, mescolati con i Fenici fondatori di Cartagine, probabilmente eredi dei Filistei di biblica memoria, sconfitti da Sansone e unici e veri Palestinesi della storia. 

    Quello che rimase della cultura Cartaginese, dopo il passaggio del rullo compressore romano (delenda Cartago, Scipione Africano ecc) e tutta la cultura Latina e Cristiana successive (Agostino di Ippona e compagnia) fu completamente cancellato dalle armate Arabo-musulmane nell’ottavo secolo.

    Vorrei ricordare a questo proposito il concetto islamico di jahiliya (cioè “ignoranza”), per cui tutto ciò che è pre-islamico o extra islamico fa parte delletà della jahilyia (età dell’ignoranza) e deve essere aborrito dai veri credenti, cancellato e possibilmente sostituito da una società puramente islamica. Si spiega così il totale disinteresse islamico per le civiltà pre islamiche, totalmente distrutte e ignorate. In Egitto la ricerca archeologica è iniziata solo dopo l’invasione Napoleonica (1799-1803, mi pare) con grande stupore degli Egiziani del tempo, che poi se ne occuparono solo per motivi commerciali, per rivendere vecchi inutili sassi a quei matti degli Europei! (e quando non ne trovavano cominciarono a industriarsi per farne di simili, tanto si vendevano ugualmente!). Si spiega anche la distruzione di un enorme numero di statue e di monumenti sia Cristiani (Nord Africa, Siria, Anatolia) che Zoroastriani (Persia, Khorasan) che Buddisti e Indu (Afghanistan, Pakistan, India), per finire con la recente distruzione dei monumentali Budda di Bamian (Afghanistan) fatta da cannoni talebani (costruiti in Occidente) sotto la direzione di ingegneri Sauditi. E si spiega infine come mai la culla della civiltà (il medio oriente e il mediterraneo) si sia inaridita, grazie all’impero Arabo islamico prima e a quello Turco islamico poi (con buona pace delle recenti false dichiarazioni di Obama al Cairo).

    Scusate ancora l’intrusione e un saluto a tutti
     
    Paolo Mantellini

  19. Mi fa piacere la ” intrusione ” di Paolo Mantellini
    anche se ci sarebbe molto da dire e ridire su quanto sostiene il dotto amico

    Io ripeto e sostengo quanto già detto nelle mie precedenti righe

    Non tutto era in argomento ma solo scivolata sulle civiltà TUTTE bagnate dal lago Mediterraneo

    Allora se desideriamo discutere con cognizione è meglio suppongo fare distinguo su tutto e tutti

    Mettiamo i punti su Cartago-Fenici-et altro et altro

    dividiamo per settore-argomento

    Invitiamo magari la Prof.sa Anna Zoppellari e allora sarà una lezione anche sul Maghreb.

    Troveremo posto spazio e tempo.

    Sempre a disposizione.

    Grazie per l’imput di Paolo Mantellini.
    dario .

  20. Il commento 20 mi ricorda vagamente la storiella di quello studente che, del programma di biologia, aveva  imparato a memoria solo i vermi e, di conseguenza, ogniqualvolta si parlava in classe di altre specie, p.es. l’elefante, lui partiva con “L’elefante, quando muore, diventa cibo per i vermi. I vermi…” e giù a pappagallo vita morte e miracoli dei vermi:-) :-).
    Oppure, per fare un discorso un po’ più dotto – e anche connesso a Cartagine – ricorda Catone che in Senato, di qualsiasi cosa si discutesse, anche del sistema fognario di Roma:-) concludeva  sempre con “Carthago delenda est”:-).

  21. —-Gheddafi ci da la possibilità di scaldarci le chiappe d’inverno… Hamas (come dimenticare la pomiciata di D’Alema con il terrorista?) cosa ci dava? kit_carson——
    Probabilmente “ci” dava la benevolenza degli amichetti suoi che galleggiano sul petrolio: insomma, nella politica pare viga ancora  l’antico detto italico “Franza o Spagna purché se magna” (o ci si riscaldi, a piacere) 🙂

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