Piano degli Arenili: le irregolarità da sanare

La prossima volta che vi fate un giro sul Lungomare, oltre a coprirvi bene, portate con voi una copia del Piano degli Arenili. Fa fino e non impegna, ma soprattutto permette interessanti osservazioni. Ad esempio, confrontare quel che c’è in spiaggia d’inverno con quel che dovrebbe (o non dovrebbe) esserci secondo il regolamento.

In questa lettera al Sindaco abbiamo chiesto conto di alcune apparenti incongruenze tra la situazione attuale (documentata in queste foto) e le disposizioni del Piano degli Arenili.
Il Sindaco ha risposto confermando i nostri dubbi sulle strutture da rimuovere durante l’inverno. Tra i manufatti che non possono rimanere in spiaggia: le docce e i box doccia, le strutture verticali pericolose o di forte impatto visivo, le strutture ricreative che non siano mantenute in maniera decorosa e sicure.
È dunque chiaro: molti tratti di spiaggia in concessione sono lasciati in palese violazione della norma. E non mancano i casi di sporcizia e degrado.

A questo punto la domanda è: come intende muoversi l’Amministrazione?
Al momento – precisa il Sindaco – «sono stati attivati specifici controlli, d’intesa con la Capitaneria di Porto e la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. All’esito dei controlli saranno assunti i provvedimenti del caso».
Chiediamo all’Amministrazione di sanare al più presto le situazioni irregolari, irrogare le relative sanzioni e darne conto alla cittadinanza.

24 pensieri riguardo “Piano degli Arenili: le irregolarità da sanare”

  1. Molto bene.
    Noto con piacere che solo pochi bagnini hanno trasgredito al Piano degli Arenili.
    I Bagni 83 sembrano New Orleans dopo l’uragano Kathrina…

  2. Dato che il Sindaco scrive che ha “attivato specifici controlli d’intesa con la Capitaneria di Porto” ti suggerirei d’andare subito dal Comandante ed intervistarlo in proposito.
    Questi non scherzano. Se durante l’estate vedono un cagnolino in spiaggia…sono guai! Non ti risulta? Figurati ora con le infrazioni da te segnalate.

  3. Ciao… come mai non parli mai della turbogas di Corinaldo che potrebbe sparare tonnellate di PM10 su Senigallia?? Oltre al rischio scoppi…

  4. @Martina: ma la energia che arriva a casa tua dove la prendi? Perché non parli mai di quelli che stanno vicino alla centrale che ti rifornisce energia mentre tu combatti la turbogas?
    Chissà come faranno a vivere quei poveretti con tutto quel PM10 per dare l’elettricità alla tua abitazione?
    E soprattutto, sai qual’è l’unica centrale che non ha emissioni di gas e di polveri? La centrale atomica.
    Il solare ce l’hai a casa?

  5. Quanto suggerivo ad Andrea, al commento 4, è stato messo in atto da Sabrina Marinelli del Corriere Adriatico. Infatti oggi leggiamo :” “Quest’anno stiamo facendo un lavoro di verifica piu’ capillare – spiega Domenico Cicco –, stiamo controllando ogni stabilimento balneare in maniera certosina. Lo scorso anno con i cantieri aperti al porto avevamo meno tempo a disposizione da dedicare ai controlli sull’arenile e adesso, che abbiamo di piu’ tempo, lo stiamo utilizzando. Abbiamo iniziato in autunno con una prima fase di verifica ed ho notato che molte strutture abusive riscontrate ora sono state rimosse, per le altre si procederà con le sanzioni”. ”
    Così Andrea ora non ti potrai lamentare che i giornalisti non fanno il loro mestiere! Anche se c’è voluto un blogger per scoccare la scintilla (ma di questo non te ne daranno mai atto).

  6. Sono pienamente d’accordo con Gaspa: questa è solo ipocrisia, non vogliamo una centrale, ci riempiamo la bocca di sciocchezze come solare, eolico e roba simile e poi nessuno di quelli che parlano di queste cose ha mezzo pannello solare sul tetto di casa.
    A me avere una bolletta energetica meno costosa non dispiacerebbe.
    A me il nucleare, anche nella mia regione e anche vicino alla mia città non creerebbe mezzo problema.
    Siamo così idioti da non volere il nucleare e compriamo energia dai francesi che hanno le loro centrali vicine ai nostri confini; questa è solo ignoranza bella e buona.
    Continuiamo pure a sorbirci le bollette più alte d’Europa e il “rischio scoppi”, mostriamo solo la nostra intelligenza in questo modo.

  7. Questo non dovevi scriverlo Gabriele! Per repilicare mi costringeresti ad andare fuori tema.
    I motivi per essere contrari al nucleare, perlomeno in Italia, sono così evidenti che chiederemo al Direttore di aprire un forum per discuterne.
    Oppure uno di noi scrive quattro righe sull’argomento e poi di seguito, con i commenti, avremo di che sbizzarirci.

  8. Lo so Gianluigi che tu non sei favorevole al nucleare, ma viviamo in un mondo pieno di contraddizioni e in un paese pieno di contraddizioni.
    Voglio capire che differenza c’è tra avere le centrali in Francia e nei paesi a noi vicini ed averle da noi, come un tempo.
    Ne parleremo in altra sede.
    Mi scuso per essere andato fuori argomento.

  9. @Gianluigi: vorresti elencarci tutti i motivi “così evidenti”? A me non ne vengono in mente molti tranne il nostro masochismo nel volerci legare solo al petrolio.

  10. @Gabriele: il problema di noi italiani è che ci crediamo i più furbi del mondo. I rifiuti li portiamo in Germania, l’elettricità la compriamo dai francesi, siamo pacifisti perché tanto abbiamo chi ci protegge il deretano, ecc…
    La realtà è che siamo un popolo miope, che non vede oltre il proprio naso e per questo motivo, ovvero la mancanza di qualsivoglia programmazione, siamo sempre in emergenza.
    E oltre ad essere miopi, siamo pure ignoranti e ci battiamo per cause di cui non conosciamo nulla: mi vengono in mente le battaglie contro le antenne dei cellulari, quando poi usiamo 3 telefonini a testa; oppure le battaglie contro le centrali elettriche, ma guai a toccarci il condizionatore d’estate o l’asciugabiancheria d’inverno o la miriade di elettrodomestici di cui sono fornite le nostre lussuose case.
    Siamo tutti grandi intelligentoni quando parliamo di “economia della decrescita”, salvo poi comprarci il SUV, oppure mangiare carne 10 volte a settimana, o mangiare le fragole con la panna a Natale o bere la “Levissima” quando dal rubinetto di Senigallia esce acqua altrettanto buona ad un millesimo del prezzo.
    In realtà Gianluigi ha ragione su una cosa: noi italiani non possiamo permetterci il nucleare perché non siamo abbastanza intelligenti per progettare una centrale, non abbiamo manodopera qualificata per costruirla, non abbiamo un sistema che ci permetta di pagarla un prezzo equo e non siamo abbastanza affidabili da saper gestire una costruzione così pericolosa.
    Esatto siamo un popolo decadente, che forse non ha più nulla da dire e può vivere solo della rendita lasciata dai nostri avi.
    Ma forse non siamo in grado di fare neanche questo.

  11. Sono d’accordo anche se alcuni dei grossi difetti che hai elencato non sono solamente nostri ma di tutto il mondo occidentale e benestante.
    A quello che hai detto, in tema di mancanza di programmazione, aggiungo che noi siamo stati il paese che sull’onda dell’emotività ha fatto un referendum per chiudere le centrali nucleari, che presumibilmente ha pagato per il rilascio di italiani rapiti all’estero (così legittimando altri rapimenti), che protesta per la tav, per gli inceneritori che sarebbero dannosi per la salute quando poi si vede gente che brucia rifiuti direttamente in strada.
    Quando qualche tempo fa si parlava di democrazie e facevo riferimento ai cittadini, dicendo che il livello di una democrazia è basato sul livello di onestà, correttezza e civiltà degli stessi, il riferimento era anche a questo.
    Noi siamo la causa dei nostri mali e, quasi mai, riusciamo a rendercene conto.
    A me piace spesso andare contro corrente, per questo dico che se domani mi si dicesse che Senigallia ospiterà una centrale nucleare, io non avrei nulla da obiettare.
    Sono sempre stato dell’idea che il vero miracolo italiano non sia quello del passato ma quello del presente, quello di mantenere il nostro livello di vita in un paese cadente.

  12. @Gaspa, ma anche Gabriele. No al nucleare in Italia: non elenco i motivi, ma ne riporto uno soltanto. Anzi per far meglio lo copio tal quale da una mail in proposito che ho appena spedito ad un amico (e collaboratore di Popinga). Ecco: ” servono almeno 30 mld di Euro per avere, se tutto va bene?, fra 12 anni (anni italiani) il 4% del consumo elettrico. Quindi avrebbe ragione la Bonino che sarebbe meglio spenderli solo per l’efficienza energetica “.

  13. Sempre per voi, almeno in prima battuta, aggiungo che sui temi di recente discussione non sono affatto pregiudizialmente contario.
    Sto cercando, e lo dico in rete così qualcuno mi darà una mano, chi sia dispoonibile a scrivere un post ben documentato a favore degli imballaggi e chi lo faccia in difesa dei rigassificatori. Temo, si fa per dire, che tutti questi demoni servano.
    Omnia in mensura et numero et pondere“: così era scritto sopra la cattedra dell’aula di chimica, al Ciamician, in quel di Bologna.

  14. @Gianluigi: tu mi dici NO al nucleare e SI all’efficienza energetica, ma a me suona come se avessi detto NO al nucleare e non facciamo nulla.
    Cosa significa efficienza energetica? Per quel che ne so gran parte dell’energia prodotta viene dispersa proprio dalla rete, quindi servirebbero tante piccole centrali elettriche per limitare la lunghezza del trasporto. Ma poi vaglielo a far capire alle tante piccole Corinaldo, che si oppongono a qualsiasi cosa venga fatta nel loro orticello.
    Se intendi che bisognerebbe spendere soldi in ricerca, per innovare gli elettrodomestici e renderli meno onerosi dal punto di vista energetico sono d’accordo. Ma poi è inutile fare elettrodomestici più parchi di risorse se ne aumentiamo il numero, continuando a far crescere il fabbisogno energetico complessivo.
    Io voglio un piano energetico. Voglio che qualcuno faccia uno studio serio in cui si dica qual è il trend di consumi in Italia e come si intende far fronte alle necessità previste nel prossimo futuro.
    Voglio che mi si dica in quale percentuale si possa ricorrere alle fonti rinnovabili e quanto dovremo ancora contare su gas e petrolio.
    Voglio che qualcuno mi spieghi quanto costerà l’energia elettrica se il petrolio dovesse riavere del picchi come quelli dell’estate 2008.
    Voglio che qualcuno mi spieghi a cosa dovremmo ricorrere nel caso in cui l’Ucraina chiudesse ancora i gasdotti russi o se l’Algeria dovesse avere qualche crisi politica (Russia ed Algeria sono i nostri maggiori fornitori di gas).
    In definitiva per me “efficienza energetica” non significa nulla, voglio sapere in concreto quanta energia servirà all’Italia e come si vuole produrla.
    L’unica cosa che non vorrei, è ritrovarmi fra “12 anni italiani” senza nucleare, senza rigassificatori a parlare di “efficienza energetica” e di “fonti rinnovabili”, con il petrolio che costa 200 $ al barile, con le aziende che se ne sono andate tutte dall’Italia, perché l’energia costa molto più rispetto agli altri paesi dai quali acquistiamo energia prodotta con le centrali atomiche.
    E’ possibile?

  15. Ragionare sull’efficienza energetica non risolve comunque il problema della produzione di energia… da qualche parte dobbiamo pur prenderla e penso sia meglio produrla, per quanto possibile, che acquistarla e quindi dipendere da chi ce la vende.
    E’ anche certo che se continuiamo a parlarne e a non costruire nulla, come dice Gaspa tra 12, 30, 50 anni, la situazione sarà la stessa di oggi, probabilmente peggiore.

  16. Pensare alla gestione delle scorie di una centrale nucleare o di un inceneritore in Italia mi fa venire la pelle d’oca. Comunque sono un assoluto sostenitore della necessità di produrre internamente la maggior quantità di energia possibile, solo che non sono convinto che sia stato fatto tutto il possibile, in termini di leggi, agevolazioni economiche e quant’altro, per sfruttare le risorse naturali e rinnovabili quali acqua, vento e sole.

  17. Quello che temevo s’è verificato. Un dibattito sull’energia in un post che tratta del Piano sugli Arenili o ala massimo della legalità!
    Detto questo però, venendo chiamato in causa, non mi esimo dall’esternare qualche opinione. Lo farò nel prossimo commento cercando di schematizzarle all’osso.

  18. @ Gaspa: quando dico si all’efficienza energetica (a palmi ricordo che solo nella distribuzione abbiamo perdite doppie della Germania!)non dico no alle centrali turbogas che come sai hanno efficienza energetica maggiore di tutte le altre. In più essendo piccole sono anche maggiormente flessibili e quindi consentono di modulare meglio i consumi in rete.
    Non sono un agente occulto della Merloni!(hanno già la figlia, Maria Paola che segue la materia alla Camera), ma proprio pensando agli elettrodomestici (quindi ai motori elettrici, macchine con il massimo rendimento teorico possibile)non riesco ad comprendere come il mio aspirapolvere (di buona marca)assorba 2400 Watt…e scaldi come una stufetta.
    Senza entrare nei vari piani energetici, caro Gaspa, ti dico che a me basterebbero, per cominciare, delle misure che vincolino l’energia elettrica agli “usi obbligati”. In parole povere un PC funziona solo con la corrente elettrica, ma uno scaldabagno…anche con due pezzi di legna!

  19. Ora per Gabriele e Lorenzo, poi vorrei tacere. Io mi sento cittadino europeo e non vedo nulla di male se la Francia, che ha un surplus d’energia ce la vende. Altrimenti dalla logica delle nazioni si scenderà a quella dei campanili. Non hai mai sentito, caro Gabriele, che le Marche importano oltre l’80% dell’energia elettrica? E’ vero,si, ma è altrettanto vero che esportiamo idracarburi raffinati di cui c’è una sovrapproduzione rispetto alle limitate esigenze regionali. Allora?
    A te come a me, caro Lorenzo, la gestione delle scorie fa venire la pelle d’oca. Penso perchè si sa che tutte quelle prodotte dalle vecchie centrali (e non solo anche le altre di uso civile, medicale, etc) sono ancora “senza fissa dimora”, con costi elevatissimi e sicurezza al minimo. Qualche anno addietro (non ricordo chi fosse al Governo) misero anche un ex-generale a fare il Commissario per questa emergenza…ma, individuato il sito a Scanzano Jonico, i nostri politici calarono subito le braghe.

  20. Io mi sento cittadino europeo e non vedo nulla di male se la Francia, che ha un surplus d’energia ce la vende. Altrimenti dalla logica delle nazioni si scenderà a quella dei campanili.

    Ma Gianluigi, il problema non è che non si possa comprare energia dalla Francia, solo che, se compriamo enrgia dalla Francia, paghiamo un prezzo più alto poiché i francesi non ce la regalano.
    Giusto per dire che in questo modo da noi l’energia costa di più rispetto ai notri concorrenti e succede che le aziende, con forti consumi energetici, chiudono e vanno da altre parti.
    Sulla Turbogas sono d’accordo con te, solo che bisogna spiegarlo a quelli che non vogliono vedere nulla entro 1000 Km da casa loro.

  21. Bene!!quante belle parole…ma vi siete mai chiesti con cosa vive Senigallia?!Per il 70% i soldi che servono alla nostra città per costruire le strade,per mantenerla sicura e per mille altri servizi(che per altro spesso sono davvero carenti,ma questo è un altro discorso)che giovano a tutta la comunità vengono dall’indotto generato dal turismo.E alla base di questo circolo virtuoso ci sono proprio i bagnini da voi così ardentemente contestati.Le migliaia di persone che ogni aano ci onorano della loro presenza vengono in prima,anzi primissima ragione,per il mare.Si cerca di offrire loro un servizio competitivo con le altre località…bene…possiamo arredare le spiagge per renderle più accoglienti?NO….possiamo mantenere durante l’inverno strutture come capanni(per altro cosa normale in tutte le altre località turistiche italiane) o i campi( che potrebbero benissimo essere sfruttati anche in inverno per estemporanee sfide sportive)per abbattere dei costi gravosi nonchè inutili e quindi essere piu competitivi dal punto di vista commerciale?!NO…possiamo offrire ai nostri clienti una più ampia scelta di locali,mantenendo aperti dei piccoli bar in spiaggia?!NO…possiamo organizzare delle feste,nel rispetto del senso civico,per animare le vacanze dei turisti e le serate dei senigalliesi?!NO
    Eppure è proprio grazie alla cura che poniamo nel rinnovare le nostre strutture che i turisti,anche se in numero decrescente,continuano ad onorare la nostra città con la loro presenza…e così i ragazzi possono trovare lavoro durante la stagione estiva,gli edicolanti possono vendere in numero maggiore i loro giornali,i ristoranti prolificano,i commercianti del centro vendono i loro prodotti,ecc….in poche parole la città vive!

  22. Pingback: Popinga
  23. Leggo oggi: ” La variante al piano degli arenili è pronta ad approdare in Commissione urbanistica, dopo il vertice di maggioranza di ieri sera. ”
    Non crede l’Autore di questo post che ci sia qualche palese conflitto d’interessi in Consiglio Comunale?
    Oppure questi sono soltanto a Roma!

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