“La passione di Artemisia” di Susan Vreeland

La storia di una “donna in carriera” ante litteram ambientata nel mondo pieno di pregiuzi del ‘600 italiano.
Artemisia è una pittrice che deve usare tutto il suo talento per emergere in una ambiente chiuso e maschilista e profondamento avverso alla donna che tenta di svincolarsi dalle semplici mansioni in cui è relegata.
Finalmente l’arte è mostrata dal punto di vista dell’artista ed è interessante notare come l’espressione artistica sia strettamente correlata con le emozioni vissute.

Il quadro storico è descritto con dovizia di particolari sia per ciò che riguarda la vita quotidana dei personaggi, sia per il background che include figure del calibro di Galileo Galilei.
La biografia stessa di Artemisia è abbastanza rispettosa della verità storica (anche se il ruolo della quasi “eroina” è ovviamente accentuato).
Di particolare interesse appare la sua relazione con il padre, Orazio Gentileschi, che pervade la storia dalle prime pagine fino alla conclusione e che risulta essere il vero filo conduttore della vicenda.

“Tsugumi” di Banana Yoshimoto

Banana Yoshimoto - Tsugumi

Prendi un gruppo di ragazzi, mettili in un paesino del Sol Levante, aggiungi un pizzico di sentimento, cattiveria, nostalgia, problemi adolescenziali.
Mescola tutto in una storia a tratti abbastanza inverosimile ed ottieni una puntata di Melrose Place ambientata in Giappone.

Un libro che fa riflettere…
o meglio, fa riflettere il fatto che sia riuscito a vendere centinaia di migliaia di copie!
Una lettura da ombrellone.
(se Rita legge questa recensione non mi rivolge più la parola).
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