Logos, un film già visto

Questo il testo della lettera aperta inviata a Roberto Paradisi e Marco Benarrivo, rispettivamente direttore editoriale e direttore responsabile del mensile Logos.

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Cari direttori,
Sul primo numero del vostro giornale sono apparsi, come schizzi di letame, attacchi scomposti verso i bloggers senigalliesi.
Leggo che i bloggers si imbavaglierebbero per «protestare contro una norma del Governo Berlusconi che impedisce loro di diffamare chicchessia ma si guardano bene dall’imbavagliare lo spirito servile che li unisce a doppio filo con il potere locale». Più avanti, si va cianciando di «informazione libera, questa sconosciuta» e di «liberi bloggers» controllati dal «pensiero unico» del Palazzo.
Ora, a parte che il reato di diffamazione non è stato introdotto dal presente Governo e il DDL Alfano non ha a che vedere con la diffamazione bensì con l’obbligo di rettifica dietro pesanti sanzioni pecuniarie, sarebbe interessante capire quale sia lo spirito servile che unisce i bloggers all’Amministrazione.


Non vedo fili, né doppi né tripli. Non vedo burattini né burattinai. Vedo solo persone che conoscono la città, la vivono e a loro modo la raccontano. Politicamente la pensano nei modi più disparati, non hanno padroni né protettori.
Vedo gente che spende tempo e denaro per coltivare una passione. Vedo la più compiuta realizzazione del diritto di parola e della libertà d’espressione, con l’unico e sacrosanto limite del codice penale.

Ebbene, spacciare tutto ciò per servilismo o pensiero unico, come se esistesse una “cospirazione bloggarola” al soldo di chissà chi, è un capolavoro di mistificazione che (s)qualifica voi, non noi. Se cercate cervelli all’ammasso, guardate altrove.

Se aveste la pazienza di leggere qualche blog prima di parlarne, scoprireste voci assai critiche verso quest’Amministrazione. Sapreste che in molti casi i blog, proprio perché “incontrollabili” dal potere, danno notizie completamente taciute dalla stampa. E che non di rado i giornalisti attingono da contenuti già pubblicati dai bloggers.

Ma i contenuti interessano poco quando, a dispetto delle dichiarazioni d’intenti, ci si ostina a inquadrare tutto sotto la lente dell’ideologia. Invece di documentarsi, è più facile sparare nel mucchio.
Speravo che Logos potesse essere una voce originale, ma dal solito calderone è uscita la solita immangiabile minestra riscaldata. Altro che alternativa credibile e baluardo di libertà.

50 pensieri riguardo “Logos, un film già visto”

  1. Aaaaah, aridaje sa sta cospirazione bloggarola! Bah,  ho letto i passi in cui si parla di bloggers, ed io ci vedo solo un tentativo di promuovere il nuovo giornale sgomitando, screditando tutte le altre fronti di informazione, blog compresi. Banale, direi.
    Comunque tutte queste bordate contro i blogger a me fanno piacere: vuol dire che, pur nel nostro piccolo, stiamo dando fastidio e portando ad un dibattito. Certo, se smettessimo di essere al libro paga dell’Angeloni sarebbe più nobile ma si sa, non di sola fama vive il blogger 😉
    (per gli amanti dell’interpretazione letterale: l’ultima frase va intesa in senso ironico)

  2. Sottoscrivo e aggiungerei che Logos nasce autoreferenziale e privo di quella discrezione che dovrebbe contraddistinguere l’ultimo arrivato.
    Un pernacchio d’incoraggiamento.

  3. Bisognerebbe essere prima di tutto attenti alla propria casa e questo lo scrivo soprattutto per Andrea che non cita l’esempio di casa sua. Per l’uscita di Logos già tre giorni fa, ho scritto una lettera a Roberto Paradisi, persona che stimo anche quando sono in disaccordo con lui. L’ho fatto dapprima per rallegrarmi che una voce in più sia sorta nel panorama culturale e politico piuttosto desolante della nostra città. Mi pare che così sia almeno per quello della carta stampata. L’ho fatto però anche e soprattutto per segnalare a Roberto che quelle righe dedicate ai blogger non tenevano in nessun conto, anzi ignoravano del tutto il fatto, che proprio qui su Popinga si era levata una voce (e s’era sviluppato un discreto dibattito) su posizioni nient’affatto omologate sulla folkloristica manifestazione di dissenso in piazza.
    Non vorrei che sia dovuto solo ad una mia deformazione professionale credere tanto nel valore della biodiversità; ammetto però di apprezzare istintivamente quanti esprimono idee che mi sono affini. Che sia anche questo un caso da manuale?

  4. Non ho ancora ben capito quale sia il virus che istiga sempre,ma sempre davvero,a scendere in lite poco edificante lo spirito dei miei amici Senigalliesi.
    Deve essere forse qualche caccia contro la paurosa noia oppure la così detta politica di periferia chè basta poco ed i fatti sono ormai all’ordine del giorno.
    Una iniziativa non bene espressa o forse non troppo capita, la permalosità e una sensibilità bizantina ed allora scoppia la “cagnara”.
    Adesso con ‘sto Logos pare che sia la fine di ogni sopportazione reciproca,stima da uomo a uomo non manca mai,ma il troppo è troppo ed allora il fatto scende in piazza e tira di quà o di là finisce che c’è quasi sempre di mezzo la Zarina,che pessima espressione e ben poco educata,sinistra e destra pugnano e si rinfacciano ad occhi anche chiusi ed è quasi colpa,senza quasi,della parte alla quale si appartiene.
    I miei ex concittadini hanno sempre avuto un carattere particolare ,simpatici,antipatici,cagnaroli.
    Sta di fatto che le nuove generazioni ,quelle arrivate dopo la partenza di noi dell’altra era,hanno ereditato in toto , mi pare lo stesso sangue e voglia poco signorile di comportarsi poco onorevolmente.
    La “cosa” mi dispiace anche se vivo quassù-terra benedetta dalla Lega-tuttavia spero sempre che il nervosismo dovuto alla lunga attesa prima che arrivino le elezioni , poi cessi e le generazioni che promettono e giurano manterranno poi quanto promesso.
    Allora le Marche e Senigallia in particolare cominceranno nuovamente a dialogare come ,si dice,una volta sapevano fare.
    Auguri e calma e gesso a tutti.
    dario. 

  5. Copio e incollo il mio commento su VS di oggi:
    “Paradisi (l’avvocato) come al solito ha colpito. Colpire per lui è una sorta di passatempo: anch’io sono spesso caduta nella sua trappola. E’ rispondendo a lui che si rischiano querele (ci sono andata vicina anch’io, una volta).

    Poi, però – forse perché tra rompipalle ci si riconosce – ho dovuto ammettere che è una persona in buona fede, seppure “faziosa”. Ma essere faziosi anche a costo di rendersi antipatici (e Paradisi ci riesce benissimo) è anche indice di intelligenza e coerenza, secondo me. La vita dei pecoroni, dei supini portavoce del “potere costituito” – e su questo giornale ne abbiamo più di un esempio -, degli intruppati, insomma, è forse più facile: ci sarà sempre qualcuno disposto a offrirti un caffé (o una poltrona), ma certamente più misera.

    E veniamo al punto. I blog sono preziosi. I nostri “bloggaroli”, certamente liberi da condizionamenti. Non ci piove, checché ne dica Paradisi. Ed è vero: nessun quotidiano riesce a fare informazione e dare notizie come loro (a proposito: il Corriere Adriatico mi pare oggi molto più accondiscendente che in passato verso l’amministrazione comunale. Che è successo? Qualcuno ha reclamato con Caltagirone? Dico così, tanto per dire una cattiveria delle mie…). Però, non c’è che dire: i nostri blog sono considerati dal “potere” sostanzialmente innocui. Forse, amici, una riflessione sarebbe d’obbligo. E la principale è: “Quanti voti i blog sono in grado di condizionare?” Perché, per essere una minaccia credibile nel momento di cambiare realmente le cose, è solo questo che conta per la gente che conta, credetemi. Altrimenti, le chiacchiere sui blog sono snobbate, filo o anti-governative che siano: solo passatempo per buontemponi. Insomma, è solo l’informazione in grado di trasformarsi in opinione collettiva che spaventa!

    In sintesi, Paradisi ha colpito ancora con la sua provocazione. E questa sacrosanta levata di scudi lo dimostra. Però, io non cambio opinione. Ben venga Logos e tutte le altre eventuali pubblicazioni “di denuncia”, anche faziosa, che possano allargare il dibattito e indurre i cittadini a riflettere, discutere e prendere posizione. Arturo Parisi (non solo un politico ma anche professore di Scienza della Politica) ha scritto che esistono tre tipi di voto: di scambio; di appartenenza; di opinione. I politici che occupano le cadreghe – e “questo” PD in particolare – per continuare ad occuparle (loro e le loro clientele) fanno disperatamente leva sulle prime due tipologie. Io sogno che la terza possa ancora, in un futuro non lontano, rimettere le cose a posto.”
     
    Ciao a tutti,

    P.S. Attenzione, gente, sul “divide et impera” hanno giocato suon di dittature… 🙂

  6. Non tutti i blog sono come vengono descritti; certamente Vivere Senigallia, che se non sbaglio è il primo blog cittadino in quanto a visite, non sempre brilla per imparzialità; non me ne voglia Michele che è una persona che stimo e trovo sempre molto corretta, ma troppo spesso ci ho visto articoli a firma della solita giornalista (che scrive, guarda caso, anche sul Corriere Adriatico che è tutto tranne che imparziale) che sembrano più un comunicato stampa personale del sindaco piuttosto che articoli di giornale.
    Ben venga Logos, ben vengano i blog liberi (come sono la maggior parte) a patto che entrambi siano il più aperti possibile anche ad idee opposte.
    Sempre in materia, penso che il vero scandalo sia dato da quel pessimo giornalino del comune, in cui c’è sempre la faccia del sindaco in prima pagina con il suo “editoriale”, in cui non si danno informazioni utili ai cittadini, ma si fa propaganda con i soldi pubblici; insomma non bastava la stampa locale che già da una bella mano a chi governa, serviva anche sprecare ulteriore denaro pubblico per far propaganda; una bella edizione on line del periodico comunale penso farebbe risparmiare molti soldi al comune, ma poi come si fa ad indottrinare, che so… i vecchietti? (quelli del voto di appartenenza che ricordava Mariangela).

  7. per Gabriele (#8) …forse perchè Viveresenigallia è nato ed è sempre stato un giornale di notizie on-line i cui articoli, per il 70% e più provengono dalle testate giornalistiche locali: non è mai stato un blog.
    Anzi, spesso è stato criticato per questo suo essere giornale senza in realtà fare vera informazione/indagine giornalistica, “accusa” vera fino ad un certo punto come sempre.

  8. @Gabriele:
    il cosiddetto “giornalino” del Comune si chiama in realtà Periodico comunale.
    Ed è finanziato con la pubblicità, della cui raccolta è incaricata una specifica agenzia.
    Riguardo a Vivere Senigallia, non ci scrive nessun giornalista del Corriere Adriatico.
    Informarsi prima di parlare…?

  9. @ Valeria:

    perchè usi questi toni? Sembra quasi che ti abbiano pestato il piede!!! Gabriele ha confuso il Corriere Adriatico con il Messaggero, non è poi così grave. Trovo, invece, imperdonabile i toni e l’arroganza che tu, Gaspa e compagnia usate rivolgendovi a Gabriele. Sei una ragazza in gamba Valeria non cadere nell’errore di molti…fare lo snob non è più di moda!
    Con affetto e simpatia.

    Anna

  10. Scusa Anna,
    ma l’arroganza qui non la uso io…
    Evito di parlare per Gaspa & Co.
    Ma mi dà fastidio chi critica per partito preso, a prescindere e a priori…

  11. Azzardo una risposta plurima destinata a vari amici che hanno commentato.
     
    Dario (#6): essendo uomo di particolare sensibilità ha subito colto l’aspetto “cagnarolo” che filtra da una discussione che invece potrebbe e dovrebbe essere civilissima. Anche in altre occasioni si è un po’ scandalizzato per il nomignolo, abbastanza comune, con cui ci si rivolge al nostro Sindaco. Ricorderai che anni fa, caro Dario, s’indicava un Presidente della tua regione, il Veneto, con l’appellativo di “Doge”. Molto dipende dalla malizia che si ha nell’animo, e tu che sei poeta potresti dirmi di più sul giuoco delle parole.
    Mariangela(#7): concordo con l’idea nuovamente ribadita che “sono preziosi i blog”, ma ancor più, specie in tempi di vacche magre, penso che un giornale a stampa, una nuova voce sia preziosa a Senigallia, come anche in altre realtà. Chissà se i nostri lettori hanno l’età, non poi così avanzata, per ricordare l’esperienza editoriale delle Gazzette, che non erano proprio un modello di stampa inglese. Eppure da anni continuo a ripetere che una voce in più, anche se legata al suo padre-padrone, è stata una garanzia di pluralità e di libertà. Ne ho avuto diverse prove.
    Gabriele (#8): quanto al “giornalino del Comune” non sono d’accordo che basterebbe sostituirlo con una edizione on-line perché questo cartaceo supera il digital divide. Sono però ipercritico con la cosiddetta opposizione che non fa nulla per migliorarlo ed anzi, come avvenuto per l’ultimo numero, omette anche di occupare quella misera paginetta che comunque gli sarebbe dovuta.
    Andrea ((#9): più “casa tua” di Popinga credo che non ci si niente in rete. La mia critica all’editoriale di Paradisi era che generalizzando sui blog ha appunto messo anche noi nel calderone. Non s’è nemmeno accorto che avevamo pubblicato un post in dissenso dalla linea ufficiale degli imbavagliati. Tu che non eri affatto d’accordo lo hai dimenticato? Ad Andrea però devo anche altre precisazioni che scriverò quanto prima.

  12. Per essere più chiaro possibile provo a dialogare con l’Autore, cioè con Andrea, onde precisare meglio gli aspetti della sua pubblicistica che non condivido.
    Prima di tutto la necessità di un linguaggio coprofilo che Andrea rivendica a pie’ sospinto. Invece a me sembra che se ci sono buone argomentazioni non sia assolutamente necessario. Tant’è vero che poi il testo soprastante, passato per le mani di Michele Pinto prima di essere ospitato su Vivere Senigallia, è stato adeguatamente “censurato”. Privato di quegli “schizzi di letame” a cui Andrea a non ha saputo rinunciare. Noto anche che Andrea stesso, molto critico per quel tipo di giornalismo, stavolta non ha fiatato.
    Aggiungo una proposta pratica, da vivere sul campo, della quale si potrebbe anche dar conto con un filmato o delle foto ai nostri compagni di blog. In questa settimana d’agosto, secondo una antica tradizione, provvederò a vuotare le fosse biologiche di casa mia per “ingrassare” la terra dell’orto. Se Andrea vorrà raggiungermi per dare una mano magari potrà conoscere dal vivo cosa sono “gli schizzi di letame” veri, non quelli della sua prosa, e quindi, si spera, magari usare in futuro certi termini con maggior appropriatezza. T’aspetto Andrea e non trovare scuse!

  13. Carissimo Gianluigi,
    tu che m’insegni sempre e dai esempi di come si campa seppure colto intelligente sempre per primo prendi la pala o il badile per dare l’esempio di come si fa e non si deve fare o dire.
    Mai ti è caduta spiritosa battuta poco educata e deludente
    Hai ragione anche sulla disquisizio -Doge-Czar.
    Io intendevo solo dire che di tutto si può parlare ma conversando senza urlare chè quassù mi danno esempi assai deprimenti:
    chi urla di più e forte crede avere ragione.
    Allora dico perchè non tentare qualche volta di riunirsi e analizzare senza volgarità inutili e noiose quali sono i problemi e dare un ordine a seconda della importanza e della serietà del detto.
    Non serve pagare l’ingresso e manco vestito da sera.
    Grazie sempre per la cortese ospitalità ed auguri per il tuo giusto saper vivere.
    Buon ferragosto a tutti.
    dario     

  14. Per Gianluigi (#16):
    mi fa specie (se dovessi usare il tuo linguaggio, direi che mi addolora) constatare che, davanti a un dito che indica la Luna, tu ti concentri sul dito.
    La mia lettera aperta a Paradisi e Benarrivo è circostanziata e argomentata. Ho messo in evidenza quanto sia sporco e intellettualmente disonesto tacciare di “collusione” con l’Amministrazione gente che manifesta idee in tutta libertà, senza condizionamenti, senza padroni e perdipiù mettendoci la faccia. Quanto sia infantile, non solo politicamente ma anche moralmente, voler inquadrare chiunque entro schemi senza senso, come se ognuno fosse etichettabile o di qua o di là, o a destra o a sinistra.
    Ecco, che di fronte a tutto questo tu ti scandalizzi per una parola (una!) colorita (e che rivendico in toto perché rende propriamente in lingua italiana ciò che volevo esprimere), proprio non lo capisco.

    Quanto alla “censura” di Michele Pinto, che su VS ha tolto l’espressione a cui ti riferisci, gliel’ho fatto già presente ieri via mail. E’ una sua legittima scelta, che io ovviamente non ho condiviso.

  15. Si, ho confuso il Corriere Adriatico con il Messaggero, chiedo venia! La sostanza è la stessa, si tratta sempre di stampa locale.
    Per quanto riguarda il periodico comunale, non sono il solo ad essere convinto che sia autofinanziato interamente con i soldi della pubblicità, ma se mi dimostri che la copertura è interamente data dalla pubblicità sarò ben contento di venirne a conoscenza.
    Il problema è che un periodico che dovrebbe fare un’informazione di tipo istituzionale, fa più spesso propaganda per il sindaco che, appunto, informazione utile ai cittadini; questo è il punto.
    Le critiche che ora tu e prima altri mi hanno rivolto, forse dovrebbero essere prima un’autocritica: siamo sicuri che sia io a parlare per partito preso?
    Penso di aver dimostrato ampiamente, nei vari dibattiti qui su popinga, di aver avuto la buona volontà di entrare nel merito delle questioni, affrontando la sostanza delle questioni; la stessa cosa non può essere detta per altri commentatori, tu inclusa.
    Hai anche il bel vizio di non rispondere quando sei messa alle strette, come hai fatto nel post relativo alle rettifiche per i blog.
    Chi sarebbe poi l’arrogante?
    Io non ho mai usato toni maleducati come alcuni di voi e mi piacerebbe parlare tranquillamente e senza pregiudizi; chiedo tanto?

  16. Confermo di ritenere frivolo ed inutile il linguaggio alla Guido Keller, da parte di Andrea, se non sbaglio ora spalleggiato anche da Maddechè, “scapigliato”, con tanto di ventilatore. Invece sarebbero costruttive, assolutamente indispensabili, precise ed incontrovertibili motivazioni per argomentare il tuo disappunto nei confronti di Logos e dei suoi padri. Per farlo, caro Andrea, puoi certo esprimerti con tutto il lessico disponibile, ma quando sono deboli o mancano del tutto le argomentazioni si tratta soltanto di “aria fritta”.
    Infine ti ricordo che non hai dato riscontro alla mia proposta pratica. Quindi resto in attesa che preannunci il tuo arrivo per “ l’operazione pozzo nero”. Tutti i giorni sono buoni, ma sono sempre preferibili le prime ore del mattino.

  17. Per Gianluigi (#21):
    non mi pare manchino le argomentazioni, anzi.
    Qualcuno insinua che Popinga sia legato a doppio filo con l’Amministrazione? Io rispondo di no, e a supporto della mia tesi metto:
    http://scaloni.it/popinga/silvana-amati-sempre-attenta-ai-costi/
    http://scaloni.it/popinga/roberto-ceresoni-e-simone-paradisi/
    http://scaloni.it/popinga/due-etti-di-legalita-grazie/
    http://scaloni.it/popinga/mezza-canaja-impunita-in-cambio-di-silenzio/
    http://scaloni.it/popinga/misteri-buffi/
    e ne potrei trovare molti altri.

    Tu ritieni frivolo e inutile il linguaggio alla Guido Keller (nel mio caso, più che di un linguaggio, si tratta di una sola parola). Io la penso in modo opposto. Ce ne faremo entrambi una ragione.

  18. Sottoscrivo completamente quanto scritto da Andrea e critico chi, come Gianluigi, continua a difendere una legge ridicola, almeno per come è stata presentata.
    Ma è vero che al governo Berlusconi capita spesso di scrivere delle porcate, di farle votare con la fiducia ai propri nominati e poi di modificarle con decreto per renderle costituzionali.
    Spero che a GL non debba capitare mai di dover sborsare 13000 euro per aver detto che lorenzoMan è interista (atto di devastante gravità, secondo la scala Heavens)!
    Spero infine che altri commentatori riescano ad abolire le province dal loro scranno sfumato alla provincia di Ancona, oppure la smettano di tirarmi in ballo in maniera inopportuna soprattutto su siti che non frequento mai.
    A proposito di Logos, perché non si lanciano accuse circostanziate e non si fanno nomi invece di parlare genericamente di bloggers?
    Chi sarebbero questi bloggers al soldo della Zarina o del Palazzo?
    Sarebbe bello saperlo, o forse alcuni hanno paura di essere querelati e di dover rispondere di diffamazione?

  19. Leggo sul numero di LOGOS della nobile iniziativa su Palazzo Gherardi del sindaco.
    Da ex studente del Liceo Classico e parafrasando un defunto gerarca nazista mi viene da dire:
    Alla sola parola Angeloni, mi corre la mano verso la pistola….
    Il PD. E pensare che una volta il PCI si diceva il partito della Cultura e la destra era quella dei beceri palazzinari ignoranti……ora tanto PDL o PD meno L, poche differenze…quella L che sta per LADRI alucni la esibiscono altri no, ma cabia assai poco
    Che pieta’ la politica italiana, dal panorama nazionale a quello comunale, CEMENTO PER TUTTI…..conta questo…
    Il cemento serve sempre, senno’ i soldi per le tangenti dei palazzinari ai partiti come le facciamo girare in I
    Buon’estate
    Manfredi

  20.  Un primo grande risultato, anzi due in un solo commento, li abbiamo noi tutti messi nel carniere. Senza nemmeno usare un solo piccolissimo “schizzo di letame” Andrea è riuscito a elencare una sfilza di link che provano il suo dire. Se li avesse impiegati prima per argomentare contro Paradisi ed il suo giornale avrebbero centrato il bersaglio, senza sollevare inutili polemiche. Era quanto insistentemente chiedevo. Se mi si permette un’osservazione sola posso solo dire che il nostro Autore forse ha un difetto visivo: come sempre, cita soltanto se stesso!
    Aggiungo ancora che noto anche lo spirito curiale che lo contraddistingue. Come avviene in quegli ambienti, anche ora e per la seconda volta di fila, omette, ignora del tutto di rispondere all’invito, di partecipare all’operazione “pozzo nero”. Fa niente, aspetto.

  21. A Gaspa che torna sull’incubo dei 13.000 Euro che gli sta avvelenando l’estate rispondo soltanto dicendo che più o meno scrivo da cinquant’anni e non ho mai preso una querela. Ho avuto polemiche e diatribe pesanti in politica (non sull’Inter!) ed in trent’anni di intenso attivismo ambientalista con gente non di poco conto e per interessi sostanziosi.
    Semmai ho avuto la soddisfazione di presentarla io una querela nei confronti di personaggi come il presidente del CNEN, prof. Felice Ippolito, o del Sindaco di Ancona, Guido Monina.

  22. @Gabriele
    Non è che non ho voluto rispondere perché messa alle strette!!
    Semplicemente non vivo su Popinga!!!!
    Ho lasciato perdere sulle rettifiche, perché la discussione era andata troppo per le lunghe e finita fuori tema, chiedo scusa ma mi sono cascate la braccia…
    e ho una vita al di fuori di internet…
    La raccolta pubblicitaria sul Periodico la fa l’azienda per cui lavoro. Non c’è da aggiungere altro.
    Il Periodico Comunale sarebbe lo stesso di parte anche se ci fosse un’altra amministrazione…
    Chiedo venia… ma con quello che gira su certi giornali e su certi canali televisivi italiani…. da che pulpito???
    E’ usare un tono arrogante questo?
    Mah!
     

  23. Che sarebbe la stessa cosa anche se ci fosse un’altra amministrazione, cara Valeria, è tutto da dimostrare; si tratta solo di una supposizione perchè ad oggi i fatti dicono che questa amministrazione usa quel periodico a suo piacimento, come anche tu hai riconosciuto con la tua affermazione.
    Smettila poi con questa storia del “da che pulpito” o sciocchezze simili: un po’ più di rispetto e meno pregiudizi perfavore! Fai critiche di merito (se ne hai da fare); è facile ogni volta spostare le discussioni su ciò che fa comodo vero? Si parla della stampa locale che fa schifo? Bè si ma a livello nazionale tra televisioni e giornali…
    Vogliamo dire che è tutta l’informazione in questo paese ad essere sbagliata (come io penso), visto che è al servizio di chi detiene il potere (centrale o locale)?

  24. Pregiudizi…?????
    Sorry, ma non sono io ad avere pregiudizi…
    Spostare la discussione dove fa comodo…?
    Scusa ma di cosa stai parlando…?
    Non sono io ad aver sparato a zero, qui…
    E non ci tengo nemmeno a difendere l’Amministrazione Comunale, se vogliamo mettere i puntini sulle i….
    Boh…
    Riguardo alle “supposizioni”… leggiti Logos…. un bell’esempio di imparzialità e correttezza con quella sparata sui blogger….
     
    Non per fare la precisina, ma Vivere Senigallia NON è un blog, è un quotidiano on line con tanto di registrazione presso il Tribunale di Ancona, come qualunque testata giornalistica… e la giornalista che scrive sul Messaggero ci scrive (su Vivere Senigallia) semplicemnte perché ci lavora…!
    Sapere almeno di cosa si sta parlando prima di critcare è chiedere troppo…?
    Senza offesa, ovviamente.
    Ciao

  25. Se leggessi senza pregiudizi quello che scrivo, vedresti che ho già detto che non mi è piaciuta quella sciocchezza scritta sui blogger, la maggior parte dei quali è assolutamente libera.
    Nell’altro post mi hai risposto senza aver nemmeno letto quello che avevo scritto (l’hai detto tu che non avevi avuto tempo di leggere), quindi chi parla senza informarsi sei tu e non io!
    Io prima di rispondere ad un commento, lo leggo.
    L’unico che ha citato il testo di cui si stava parlando nella precedente discussione, cercando di analizzarlo è stato il sottoscritto; peccato che poi in pochi, molto pochi, mi abbiano seguito nel merito della questione.
    La giornalista che lavora su VS e sul Messaggero è, secondo me, assolutamente non imparziale e scrive articoli evidentemente sbilanciati (basta leggere alcuni titoli per rendersene conto); libera di farlo, ma il comportamento alla Emilio Fede non dovrebbe appartenere ad un giornalista serio (Sì! Leggi bene questo passaggio… ho criticato il servo del grande capo!).
    Ciao

  26. … qui non finiamo più….
    Nell’altro commento non ho detto che ti avevo risposto senza leggere…!
    Santo cielo!!!

    Avevo risposto direttamente al tuo commento, ma non avevo letto tutta la discussione con i commenti degli altri, semplicemente perché troppi e troppo lunghi…. ahimé ho anche altro da fare e non riesco ad impiegare intere giornate su Popinga.
     
    Se hai deciso che leggo con pregiudizio, amen, non posso fare niente per farti cambiare idea…

    dopotutto non sono stata io ad esprimere certi pregiudizi sul Periodico del Comune, mancando di rispetto per la gente che ci lavora…
    Roba da matti…!
    Cosa c’entra Emilio Fede poi…

  27. Quello di Emilio Fede era un paragone… per dire che il suo o quello di altri, leccaculo del politico di turno, è un modo vergognoso di essere giornalisti.
    Il periodico comunale è un mezzo di informazione utile che, secondo me, dovrebbe essere appunto di informazione e non di propaganda, mentre oggi è più che altro quest’ultima cosa; nessuna mancanza di rispetto per chi ci lavora e nessun pregiudizio; dà fastidio vedere che un simile strumento viene spesso usato dal sindaco per farsi propaganda, mentre potrebbe contenere più informazioni utili per i cittadini.
    Basta poi con la storiella che hai altro da fare: se pensi che io stia qui a fare il polemico non girarci intorno e dillo, non mi offendo; se invece ti interessa saperlo io, come più o meno tutti penso, ho altre cose da fare; ho tuttavia il brutto vizio di volermi confrontare con le persone nel merito delle questioni; anche se questo richiede molto tempo non mi tiro indietro.
    Un tempo su questo sito si riusciva a parlare con un poì più di calma, anche con te Valeria e mi dispiace che i toni si siano alzati; lasciami dire però che non sono stato di certo io ad innalzarli.
    Ciao
    p.s. visto che ho anche io altre cose da fare nella vita, scappo che la sera lavoro 🙂

  28. Visto che questo post è nato per Logos ribadisco che il nuovo giornale non è nient’affatto male. Anzi una iniziativa lodevole e mi pare anche di buona qualità. Certo ci tengo a rivendicare che ancora prima di Andrea avevo esposto le mie critiche a Roberto Paradisi per i suoi giudizi sui blogger. Ci tengo a dire che ho la sensazione (e spero di sbagliarmi) che una antipatia viscerale di taluni per certe firme renda assai meno sereno il giudizio su questa nuova voce.

    Non mi pare invece sia del tutto facile, lo dico esplicitamente a Valeria, difendere il giornaletto della nostra Amministrazione Comunale. Visto che è fatto con i nostri soldi vorrei che non fosse la sola raccolta dei comunicati stampa, le veline di regime, opera dei più fedeli servitori. A me pare cosi triste anche per il fatto di non ospitare, come avvenuto sull’ultimo numero, nemmeno quella mediocre paginetta finale riservata all’opposizione. Temo proprio per ignavia degli oppositori!

  29. Gianluigi (#35),
    non so cosa intendi per “antipatia viscerale”: Paradisi lo conosco di vista e non ci ho mai parlato de visu; Benarrivo non so nemmeno chi sia, ricordo solo d’aver letto suoi articoli sul Messaggero tempo fa.
    Qui non si fanno questioni personali, si criticano delle affermazioni.
    Ad ogni modo, visto che io ho scritto una lettera aperta, tu potresti condividere con tutti noi (magari nella forma di un commento a questo post) le critiche che hai privatamente esposto a Paradisi?

  30. @Gianluigi (35): fallo tu un comunicato di opposizione visto che i consiglieri atti a questo scopo stanno a rigirarsi i pollici od a scrivere articoli strampalati, con denunce senza senso ed ovviamente senza far nomi per non prendere querele!

  31. Purtroppo Andrea forse  è un po’ frastornato dalle vacanze con D’Alema e non ricorda il mio primo commento, cioè il n. 5. Rileggere.  Se poi gradisce che pubblichi il testo che ho inoltrato a Paradisi prima che lui scrivesse questo post non ho difficoltà a rintracciarlo. Ci provo stasera.

    Così anche, per spiegare meglio, relativamente a ciò che intendevo con “antipatia viscerale”, posso pescare tra le vecchie mail. Infatti parecchi mesi  fa  ho provato ad organizzare un incontro, un colloquio tra i due, tra Andrea e Roberto. Incontro purtroppo naufragato prima del nascere per uno sdegnoso e deciso rifiuto di entrambi. Vero?

  32. @Gaspa, non credo agli “ever green” altrimenti sarei restato in politica e avrei provato ad accontentarti.  Grazie solo ai miei capelli bianchi certe cose le ho fatte in altre stagioni, per un buon arco della vita. Ora spetta a voi giovani, a te in particolare che hai eccellenti capacità, stimolare chi governa e chi è all’opposizione, chiunque esso sia.

    Da parte mia ho solo scritto che il giornaletto comunale è una “raccolta di veline“.  Se tu non sei d’accordo portami qualche esempio contrario, cita temi, pagine, firme che provino il contrario.

    Infine le querele. Ancor oggi ritengo che si dovrebbero prendere solo se non si scrive la verità, quindi basta accertare per bene i fatti e procedere a testa alta.

  33. @per Andrea, per onorare l’impegno preso poche ore fa (commento 38). Ecco, ho trovato la mail del 9 agosto; ti riporto tal quale, con il “taglia-incolla”, esattamente come l’ho scritto a lui, il brano che riguardava la mia critica a Roberto Paradisi.  Questo:

    … dopo i complimenti che confermo, un cicchetto. Un cicchetto che mi sento di darti in quanto il tuo editoriale giustamente critica la sceneggiata di alcuni blogger locali che si imbavagliano per protestare contro la norma di legge che vorrebbe evitare la triste pratica della diffamazione. Però non ti sei accorto che il sottoscritto, proprio su Popinga e quindi su un sito che ospita vari blogger, ha protestato con uno specifico post. Ero e resto in totale disaccordo con la linea facile ed imprecisa della semplice protesta collettiva. Quindi ci terrei a che leggessi  http://scaloni.it/popinga/io-invece-oggi-non-sciopero/

    e magari anche  trovassi il tempo di dare un’occhiata anche ai commenti. Così ti renderai conto che anche il mondo dei blogger non è poi schierato all’unisono con  quelli che protestano sempre e comunque contro il governo, specie se retto dal Cavaliere!  Magari la norma che deve nascere (ma è nata?) prenderà forma un po’ meglio di com’è stata proposta.

    Ora, Andrea anzi S. Tommaso, ti prego di dichiarare apertamente che sei soddisfatto!

  34. Per Gianluigi (#40):
    leggendo quel che hai scritto a Paradisi, purtroppo non posso ritenermi soddisfatto. Per tre motivi:

    1) Hai espresso su Popinga il tuo disaccordo all’iniziativa dei blogger imbavagliati, ma ora non sembrano chiare le ragioni del tuo disaccordo.
    Citando il blog dell’avvocato Minotti, hai sempre detto che la protesta srebbe fuori luogo perché «i blog non rientrerebbero nei siti informatici così definiti» dal DDL Alfano.
    Non hai però fatto notare la stessa cosa a Paradisi, il quale invece dà per scontato che il DDL abbia effetto anche sui blog («impedisce loro di diffamare chicchessia»).
    Insomma, il DDL Alfano ha effetto anche per i blog (come sostiene Paradisi, da te non contestato su questo punto), oppure non ha effetto (come sostiene Minotti)?

    2) Sostenere, come fate tu e Paradisi, che i blog si «imbavagliano per protestare contro la norma di legge che vorrebbe evitare la triste pratica della diffamazione» non corrisponde al vero.
    Come ho ricordato a Paradisi, la diffamazione è già punita dal codice penale e il DDL Alfano interverrebbe sull’obbligo di rettifica.

    3) In ogni caso, i punti 1 e 2 non costituivano il fulcro della mia lettera aperta a Paradisi. Ciò che mi premeva chiarire era altro.
    Paradisi e Benarrivo parlano di «spirito servile che unisce a doppio filo [i bloggers] con il potere locale», di bloggers controllati dal «pensiero unico» del Palazzo.
    Leggendo i blog senigalliesi, ti sembra che queste affermazioni corrispondano al vero, ti sembra che i blogger siano dei leccapiedi dell’Amministrazione? Io dico di no, tu cosa dici? E se anche tu dici di no, perché non lo hai fatto notare a Paradisi?

  35. Caro Andrea, quando anche tu darai alla citta un nuovo giornale come hanno fatto Paradisi e Benarrivo ti manderò una lettera con i miei complimenti e, se del caso, le mie osservazioni. Allora cercherò d’essere più pignolo di quanto lo sia stato un paio di settimane fa con Roberto però vorrei che si sapesse fin d’ora che non passo la vita a fare le pulci a te come avrei dovuto farlo con lui! ciao, stai bene e riposati dalle vacanze.

  36. A Gianluigi (#42):
    non si tratta di essere pignoli, né di far le pulci. Si tratta di rispondere con un sì o con un no alla seguente domanda.
    Secondo te, parlare genericamente di bloggers controllati dal «pensiero unico» del Palazzo e uniti «a doppio filo con il potere locale» significa rappresentare in modo onesto quella che è la realtà dei blog senigalliesi?

  37. @Gabriele:
    così va meglio….! 🙂
    Questione chiarita.
    Ognuno è libero di pensare quello che vuole sui contenuti del Periodico.
    Ci mancherebbe.
    Mi dispiace per le risposte tardive… ma non ce la faccio a stare dietro a tutto…
    Già LibriSenzaCarta è impegnativo… poi capita pure che mi dimentichi dei commenti lasciati in giro nei blog o su Vivere Senigallia…. :-/
    (mi scusino gli altri, ma ho letto solo i commenti indirizzati a me!)

  38. @Valeria: mi fa piacere che la questione sia stata chiarita.
    Ho già scritto, ma lo ripeto, che l’accusa di Paradisi è stata eccessiva; non tutti i blogger sono legati all’amministrazione, anzi se ci sono rappresentano di certo una minoranza.
    Ben venga comunque Logos, a condizione che sia aperto anche a contributi politicamente vari.

  39. Caro Andrea, Valeria e quant’altri volessero ancora una conferma della mia opinione annotate quanto ulteriormente scrivo. Ribadisco che non ho la minima difficoltà a criticare Roberto Paradisi laddove le sue opinioni contrastano con le mie. In questo caso ha sbagliato facendo un’affermazione generica e di esagerata violenza, con le parole che seguono “…spirito servile che li unisce a doppio filo al potere locale..” Lui stesso è a conoscenza che non è così, ma se ha esempi precisi basta che faccia nomi e cognomi. D’altronde a Paradisi non manca modo di esprimersi con chiarezza, oppure voi ne dubitate?

    Per me rivendico un modo di agire che non cerca solo facili occasioni di dissenso, ma anche punti di assonanza. Quindi credo che dobbiate darmi atto di coerenza avendo espresso dissenso sull’articolo relativo ai blogger, o almeno su parte di esso. Allo stesso tempo vi ricordo che ho avuto il garbo d’esprimere l’apprezzamento per Logos, una voce utile nel panorama cittadino. Cosa che mi sembra ancora voi non abbiate fatto. Quindi non mi resta che attendere con fiducia.

  40. Beh, è difficile esprimere aprezzamento se l’inizio è questo!
    Cmq meglio una voce in più che una in meno, ma ciò vale indipendentemente dalla qualità della voce.

  41. Caro Gaspa, se su un giornale di otto pagine un articolo “prende una stecca”, per di più ripetutamente e giustamente criticato, sarò comunque sottoposto a censura per aver espresso “apprezzamento” per la nascita di questa nuova tribuna?

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