L’intervista lunga un anno

Non servirebbe, essendo fuori dalle Sue competenze e possibilità, porre domande sui grandi temi della sanità. Però alcune questioni, quelle che emergono dalla vita e dall’esperienza comune di tutti i giorni, forse sono a portata di mano. Le chiedo cortesemente di rispondere, punto per punto, comunque in maniera concisa a queste proposte ed osservazioni.
Pubblicherò integralmente il testo sul web.

Così scrivevo al Dr. Franco Pesaresi l’11 ottobre di quest’anno. Giunto a Lui casualmente, per una segnalazione, ho trovato immediata disponibilità alla richiesta  di dare lui le risposte che ci erano negate dallo scorso anno. “L’intervista che non c’è” ora c’è, la potete leggere di seguito. Ognuno valuterà le risposte, ma finalmente prendiamo atto che ci sono. Deo gratias!

1. Trasparenza. Il 30 settembre scorso il Senato ha approvato un OdG che richiede di “creare sistemi di valutazione quantitativa indipendente per tutti i servizi sanitari rendendo pubblica, semplice e facilmente accessibile l’informazione sui risultati delle valutazioni”.

a) Quali sistemi impiega per la valutazione di strutture e servizi? Come viene fatta la comparazione dei risultati? Come operano quanto a disponibilità al dialogo, puntualità, completezza delle informazioni, organizzazione in generale. Vengono utilizzate o meno le valutazioni dei pazienti come criterio di verifica dell’efficacia del personale medico/infermieristico e della struttura ospedaliera ? (ad esempio per l’efficienza clinica, la soddisfazione per il vitto, la gestione dei tempi, dei servizi, della cortesia, etc).

Le strutture/servizi sono valutate sulla base del raggiungimento di obiettivi, assegnati annualmente, di tipo ecomomico-finanziario, di efficienza ed appropriatezza organizzativa, di miglioramento della qualità, di sviluppo e qualificazione. I rapporti degli operatori con gli assistiti ed evidentemente anche le eventuali contestazioni degli assistititi sono valutati all’interno di questo quadro. Dal confronto tra obiettivi assegnati e risultati ottenuti si determina il grado di raggiungimento degli obiettivi e quindi la percentuale di retribuzione di risultato assegnata. Naturalmente si devono seguire determinate norme legislative e contrattuali. Ogni settore ed ogni operatore ha degli obiettivi diversi fra i quali sono ricompresi, per esempio, quelli citati nella domanda.

b) Utilizzerà il sito web dell’ASL onde consentire che i pazienti dei Medici di Medicina Generale possano esprimere il grado di soddisfazione sul proprio MMG, relativamente a puntualità, reperibilità, disponibilità al dialogo, completezza delle informazioni, organizzazione ?

Tutti devono essere sottoposti a valutazione, compresi i MMG. Ciononostante non condivido la proposta, che può produrre risultati sbagliati. Si pensi alla protesta pubblica (sul sito web) di un cittadino nei confronti del proprio medico che non ha voluto prescrivergli una visita inutile o non ha voluto fargli un certificato di malattia ingiustificato. Stiamo pensando ad altre iniziative che possano dare utili indicazioni e stimoli senza produrre problemi ingiustificati.

Renderà pubblico il Suo curriculum, gli obiettivi ed i risultati ottenuti? Potremo finalmente disporre dei curricula dei medici , soprattutto di quelli che hanno avuto più recente acceso alle strutture sanitarie (es. caso dei chirurghi di due anni fa!)

Il mio Curriculum è già inserito e consultabile nel Link della Zona Territoriale 4 alla voce “STRUTTURA ORGANIZZATIVA”.

2. Concorsi. E’ in scadenza il bando per 3 nuovi direttori di Unità Operativa (Medicina, Radiologia e Pronto Soccorso. Quali saranno i criteri di scelta dei nuovi primari?

Come noto, la normativa prevede che il Direttore Sanitario dell’ASUR selezioni, per ognuno dei 4 posti di Direttore da ricoprire, le migliori tre candidature. Spetta poi al Direttore di Zona scegliere il Direttore di Unità Operativa all’interno della terna proposta. Sceglierò la migliore candidatura in termini di capacità, di professionalità, di esperienza e di percorso formativo.

3. Chirurgia. Nei giorni immediatamente precedenti l’arrivo in Chirurgia dell’attuale Dirigente, Dr. Cavicchi, fummo testimoni, a seguito di pubbliche dichiarazioni diffuse anche a mezzo stampa, di una sorta di ammutinamento dell’intera équipe chirurgica. (dr. Bavosi del 27/12/2007 e di 5 chirurghi del Reparto del 4 gennaio 2008)) In seguito a questo gravissimo fatto, oggi apparentemente dimenticato, sono state adottate le sanzioni del caso?

Non posso rispondere per una situazione che non conosco. Sono giunto a Senigallia due anni e mezzo dopo.

4. Tempi di attesa: sappiamo che per diverse visite ed alcuni esami strumentali questi sono talvolta lunghissimi. Qualora la prestazione sia a pagamento invece no. Ha mai studiato se con turni adeguati alcuni macchinari, specie quelli più costosi (anche ai fini dell’ammortamento), potrebbero essere impiegati nell’intero arco delle 24 ore? Ci dicono che in altre strutture sanitarie ciò si verifica da tempo.

Le soluzioni esistono, ma non sono semplici da realizzare; soprattutto sono diverse da disciplina a disciplina. Le macchine possono funzionare 24 ore al giorno, ma necessitano di personale qualificato che le utilizzi che in questa fase la Zona Territoriale non ha. Per questo è da valutare sia l’aspetto della disponibilità degli operatori, sia l’impatto economico sul bilancio della Zona.

5. Rivista. Per quali motivi ritiene utile la rivista trimestrale “Misa Sanità”? Quali sono i costi, anche in termini di impegno del personale? Sulla rivista sopra citata abbiamo visto soltanto lettere di elogio. Quali sono invece le lamentele, i ricorsi, suggerimenti che di certo Le vengono sottoposti? Non sarebbe il caso di renderli pubblici, senza censure, magari facendo in modo che siano accessibili on-line, attraverso un blog?

La rivista in questione è interamente coperta da raccolta pubblicitaria (a seguito di un apposito appalto assegnato nel 2008) e gli articoli sono interamente prodotti all’interno della Zona dai nostri operatori, senza costi aggiuntivi.
Misa Sanità, inoltre, è stata profondamente riorganizzata nella veste e omogeneizzata -nel formato- alle altre Riviste di Zona attive nell’Azienda Sanitaria Regionale; abbiamo ridotto la tiratura da 20.000 a 5.000 copie a numero; non viene più consegnata a casa delle famiglie; ed anche le spese di stampa, grazie ad un Centro Servizi Unificato dell’ASUR di recente istituzione (che provvede alla stampa di tutti i prodotti tipografici nell’Azienda), non gravano più sul bilancio della Zona.
A fronte di costi pari a zero, l’iniziativa merita di continuare a vivere per il contributo d’informazione e di comunicazione esterna/interna che offre ai cittadini (per meglio orientarsi nei percorsi sanitari) e al personale della Zona.
Per quanto concerne i reclami, la ZT 4 partecipa ad uno specifico programma regionale nel quale le osservazioni vengono inserite, valutate e monitorate. Relativamente alla loro pubblicazione on-line o attraverso un blog, vale la stessa risposta del punto 1/b. La pubblicazione delle note di elogio sulla Rivista, invece, avviene su specifica richiesta dei cittadini.

6. Laboratorio Analisi. Non le sembra incongruente frazionare le code su due sportelli, suddivisi in base all’ordine alfabetico, quando la logica vorrebbe che la coda fosse una sola con due o più sportelli? Perché al paziente è richiesto di fare una seconda lunghissima fila per consegnare eventuali reperti da analizzare quando se ne è già fatta una per registrare l’apposita prescrizione? Per abbreviare i tempi di attesa relativi ai prelievi non è possibile aumentare gli operatori addetti?

La fila del Laboratorio Analisi è determinata soprattutto dal fatto che lo stesso opera senza prenotazione. Ogni utente che ne ha necessità può recarsi a fare il prelievo negli orari previsti e in tutti i giorni (esclusa la domenica).Molto elevato è il numero di esami pro-capite che viene realizzato nella Zona di Senigallia anche a causa della elevata domanda di esami dei residenti della zona territoriale di Fano. Stiamo lavorando ad una riorganizzazione del Laboratorio di analisi per ridurre i tempi di attesa che dovrebbe partire all’inizio del prossimo anno.

7. Nelle corsie. a)Fino a poco tempo fa si usava somministrare le terapie (confetti, compresse, capsule, etc.) appoggiate su delle garze. Dicono per motivi di igiene, ma poi restano magari delle ore sul comodino. Tutte queste somministrazioni comportano un inutile spreco di garzine, davvero impressionante se si pensa nell’arco dell’intero anno. Non si potrebbe richiedere alle case farmaceutiche dei mono uso racchiusi in blister frazionabili? E lo sono quasi tutti. b)Le risulta che ci siano strani individui che girano l’intero ospedale “vendendo” immagini sacre ai degenti ed a coloro che li assistono?

Per quanto riguarda la distribuzione di farmaci si può sempre pensare ad una differente organizzazione, anche se le piccolissime porzioni di garza utilizzate allo scopo non possono certo determinare spese significative. Semmai dobbiamo sempre tenere presenti miglioramenti che agevolino i cittadini e garantiscano la massima igiene possibile.
Degli individui dei quali mi sta riferendo non ne ho alcuna informazione; in ogni caso La ringrazio perché ciò mi permetterà di mettere al corrente tutto il nostro personale e far si che l’ospedale sia solo luogo di cura, nella massima sicurezza per la gente che vi è costretta ad accedere.

8. Visite specialistiche ed esami. Per quale motivo le prenotazioni non possono essere fatte direttamente dal medico di base attraverso il suo computer? Si eviterebbe un apposito ufficio con relativo personale, e si snellirebbe l’iter oggi a carico del paziente. Ed ancora: i tempi sono notoriamente lunghi se non esprimo la scelta di uno specifico medico, ma diventano di 48/72, (al massimo una settimana) se chiedo la visita a pagamento sempre nella struttura ospedaliera. Perché?

Per le prenotazioni a cura del Medico di Base occorre aspettare un accordo tra i Medici e la regione Marche, che riconosca agli stessi medici un riconoscimento economico per il lavoro svolto. I tempi di attesa per le urgenze o per sospetti diagnostici hanno la priorità sugli altri. I Medici di Base del nostro comprensorio hanno a disposizione uno specifico numero per contattare lo specialista ospedaliero della nostra U.O. e descrivere il caso specifico per l’accesso in regime di urgenza.
Ci sono tempi diversi nelle attese perché – come è noto – le visite a pagamento sono molto meno di quelle istituzionali.

9. Edifici. Ritiene che il bilancio energetico (e quindi anche economico) degli edifici ospedalieri sia ottimizzato? Per semplificare apparati e procedure non crede possibile l’uso di valvole termostatiche o semplicemente l’apposizione di qualche termometro sulle pareti, sensibilizzando quindi personale affinché non capiti di vedere finestre spalancate per ore ed ore?

Girerò il Suo suggerimento al Dirigente della Gestione Tecnica, per valutare con lui eventuali migliorativi da apportare.

10. Pronto Soccorso. a) Non pensa che sarebbe più utile, ed in linea con le finalità dell’ospedale, far si che sugli schermi televisivi presenti nella sala d’aspetto del Pronto Soccorso vengano offerti programmi d’informazione e di educazione sanitaria piuttosto che l’inutile profluvio di spettacoli delle più banali reti televisive? b) E’ legittimo appendere manifesti di associazioni di categoria che assicurano la non applicazione delle leggi e/o della normative comunque vigenti nello Stato Italiano?

Sui monitor a circuito chiuso si può intervenire inserendo i programmi più utili per le persone che sono costrette a sostare al P.S.; valuteremo con i Dirigenti preposti soluzioni alternative e migliorative delle attuali ma sin da ora le dico che il suo suggerimento è da prendere in considerazione. Le Associazioni di Categoria sono autorizzate a svolgere la loro attività informativa purché rispettino gli spazi ad essi assegnati. Il mio impegno è quello di verificare proprio questo aspetto e far rispettare il decoro dei nostri spazi liberi.

11. Parcheggi adeguati. A quando l’accordo di cui si dice con la Curia senigalliese, proprietaria dell’area limitrofa alla sede ospedaliera, lungo via Cellini, per un parcheggio sufficiente alle necessità complessive?

Allo stato attuale non esistono ipotesi di accordo con la Curia Vescovile per un parcheggio lungo Via Cellini. Sarà mia cura verificarne la praticabilità.

12. INFINE IL MIRACOLO
Chewingum: ha mai constatato la brutta abitudine di taluni operatori, sanitari e amministrativi, soprattutto di coloro che sono in rapporto con il pubblico, che “ruminano” gomma da masticare anche di fronte a pazienti ed estranei? Possiamo sperare che saranno richiamati ad un più educato comportamento?

Effettivamente non è un’operazione di grande stile. Faremo appello affinché nel contatto con le persone si usi sempre il massimo rispetto ed educazione in quei comportamenti che sembrano secondari ma che, al contrario, sono altamente qualificanti.

Un commento su “L’intervista lunga un anno”

  1. Ho letto con attenzione l’intervista ma non sono riuscita a trovare niente di nuovo. Le risposte sono molto generiche dicono tutto e niente, forse sarebbe stato meglio rispondere a rate argomentando bene specie su temi di vitale importanza come il laboratorio analisi e le visite specialistiche! Sono sicura che il dottor Pesaresi, che a differenza del suo predecessore non si è sottratto a questa intervista, saprà approfondire meglio nei commenti ciò che lui intende fare in futuro.

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