Gente di merda

Almeno il Fascismo una sua “nobiltà” ideale ce l’aveva. Le folle oceaniche in Piazza Venezia erano parte di un grande ed entusiasmante “disegno” collettivo: trasformare l’Italia da marginale paese agricolo in potenza industriale, combattere la perfida Albione, spezzare le reni alla Grecia, esportare il made in Italy in Abissinia.

Ma siccome le tragedie nella storia si ripetono in forma di farsa, ai nostri tempi i “nobili” principi sono diffondere Amore e combattere Odio & Invidia. Oggi il programma politico verte sui sentimenti, domani magari entreranno in lista le virtù teologali e i sette peccati capitali. Come, del resto, da anni chiede Santa Romana Chiesa.

Li capisco.
Non possono dire di aver convocato 1 milione di persone in piazza per difendere i cazzi propri del Capo.
Non possono spiegare che quando parlano di attacco dei giudici alla politica, in realtà si riferiscono all’incompatibilità tra il codice penale e i reati del solito gruppo d’impuniti.
Non possono ammettere che le intercettazioni non sono un attentato alla privacy di tutti, ma solo un pericolo naturale per i crimini di pochi.

E allora la buttano sui sentimenti, sulle categorie dello spirito.
Banalissime questioni di criminalità comune, per le quali basterebbe una volante della polizia e una cella a Regina Coeli, diventano materia di dibattito etico, quasi teologico.
Da una parte le forze del Male, dall’altra i paladini del Bene e della Libertà. Alla fine, come in tutti i film, il Bene trionfa sempre. E se disgraziatamente ciò non accade, è sempre pronta una legge apposita (naturalmente incostituzionale) con effetto retroattivo, per dare una mano al Bene.

In questo sconfinato e nauseabondo letamaio, in cui i protagonisti sono ben delineati, mancano solo le comparse: il popolo, noi stessi.
Anzi, il popolo c’è, convocato in piazza via sms per difendere il Bene.
E naturalmente quel popolo ci crede veramente. È gente di bocca buona, le puoi far ingoiare quel che vuoi senza manco bisogno dell’imbuto. Più il beverone fa schifo, più lei ti ringrazierà.
Gente nata sotto le insegne dell’autorità, cresciuta con la bandiera di qualche clan o fazione, vissuta millenni sotto tutti i dominatori, che ama obbedire senza pensare, servire il padrone oggi sperando di fregarlo domani.
Mi vergogno profondamente, di essere connazionale di questa gente.

17 pensieri riguardo “Gente di merda”

  1. Ogni popolo ha il governo che si merita.
    In particolare il popolo italiano ha il vizio di osannare dei personaggi inetti, buoni solo a fare dei danni, salvo poi voltargli le spalle quando i nodi vengono al pettine.
    Il primo pelato finì appeso per le gambe, il secondo pelato morì latitante ad Hammamet…
    Vediamo che fine farà il terzo, ma speriamo solo che non riesca a fare gli stessi danni dei primi due!

  2. I nostri governanti a me non piacciono affatto, sono sfiduciato, non credo più nella loro buona fede. Una volta entrati in politica, ed assunto un pò di potere la prima cosa che hanno imparato bene a fare, sono gli affari loro, dunque le leggi a proprio favore.
    Un vero schifo.. Tra i vari politici che si sono succeduti nelle alte sfere del paese, il più pulito c’ha la rogna, e noi ancora andiamo a votarli. Tuttavia, penso, che avremmo si tanti difetti come popolo, ma se ci guardiamo bene attorno… paese che vai, problemi che trovi. Ed alla fine io preferisco tenermi i miei. Sembra che l’erba del vicino sia sempre più verde, ma credo che siano pochi i paesi più vivibili dell’italia.

  3. Leggo con interesse l’argomento dell’autore che parla di escrementi e la replica di alcuni lettori che lo invitano ad evacuare l’oggetto del suo articolo! Forse la piazza del 20 Marzo non sarà stata gente di merda, ma permettetemi di dire che per lo meno qualche problema psichiatrico degno di studi più approfonditi vi si riscontrava, lasciamo perdere la pietosa scenetta cabarettistica del giuramento con allegata ovazione, ma quando il Santone della Setta delle Libertà ha detto di voler anche vincere il cancro secondo voi è uno slogan di una persona lucida che sta parlando a persone equlibrate o ci si può evidenziare qualche sbandamento mentale?
    Adesso ci manca pure che, prendendo spunto dal Alì Agca venisse fuori dicendo che è la reincarnazione di Gesù Cristo e poi siamo a posto! Sicuramente molti di quella piazza ci crederebbero.

  4. A Dario e agli altri che si scandalizzano per due parole della lingua italiana un po’ “forti”, rispondo che l’articolo consta di 2340 caratteri, compresi spazi e punteggiatura. Le due parole “forti” fanno 10 caratteri in tutto, pari a circa lo 0,4% del totale.

    I restanti 2330 caratteri, nella sequenza apparentemente casuale in cui appaiono, non suscitano nessun commento?

  5. Ascolta caro, io ti sono amico e ti voglio bene ma… nel nostro paese bisogna, per forza di cose, scegliere tra 2 tipi di merda quando vai a votare. Lo schifo che uno prova è quasi lo stesso, quasi… ma se penso che, in un momento gravissimo come questo, al governo avrebbe potuto esserci quella parte che io considero più merda dell’altra, mi vengono i peli dritti!!!
    Ragazzi, ricordatevi tutti che chi manda avanti il paese sono le aziende… sono loro che pagano tasse e stipendi a tutti quanti, tuuutti quaaanti!!!
    Scusate lo sfogo mattutino.
    Ciao.

  6. Scusi Sig. Messersì, ma allora se il Paese è fermo e quest’anno si sono persi quasi mezzo milione di posti di lavoro (fonte sole 24 ore di oggi), la colpa di chi è? Delle aziende? Io credo che il paese lo mandino avanti tutti i cittadini ed i loro rappresentanti eletti. Questa guerra tra categorie, imprenditori contro dipendenti contro commercianti contro liberi professionisti è la più stupida delle trappole in cui siamo caduti.
    Dividi ed impera.
    Scusi lo sfogo pomeridiano.

  7. Sono d’accordo con Lorenzo, aggiungo solo che storicamente chi ha spaccato in 2 la società si chiama centro sinistra, creando una società nella società: dalla politica alle associazioni, ai supermercati, alle banche, alle assicurazioni… un sistema di inclusione/esclusione, volto a consolidare e mantenere il potere (e le regioni rosse ne sono l’esempio perfetto)… vuoi il lavoro pubblico? Tesserati col partito e c’è l’hai… fai l’assicuratore? Tranquillo, i contratti li stipuli con gli iscritti del partito, così non impazzisci (come gli altri poveri cretini) a cercarti i clienti, ecc.
    Oggi Berlusconi cerca di fare una cosa simile, la differenza è che lui non crea un apparato, appartenente ad una parte politica, si limita a creare un apparato attorno a sè.
    In ogni caso dividi et impera, sono d’accordo.

  8. Non la vedo una cosa così recente. Se usiamo un termine latino, forse significa che il problema risale a ben prima che nascesse il “centrosinistra”. Ci sono cose che per noi italiani sono irresistibili da secoli. Una di queste è dare la colpa a qualcun altro.

  9. Se guardiamo dal dopoguerra ad oggi la situazione è più o meno questa, poi storicamente l’individuazione del nemico è sempre stata utilizzata da tutti, imperatori, dittatori, capi di Stato… e sempre lo sarà, così si nascondono meglio i problemi interni.
    Quello che è certo è che non è nata 16 anni fa la questione.

  10. Hai ragione Gabriele non è nata 16 anni fa… comunque noto con piacere che finalmente convergi anche tu sull’opinione che qualcosa che non va Berlusconi la sta creando!

  11. A dire il vero Mirko non si tratta di convergere… ho sempre criticato (e continuo a farlo) chi vede solo in Mr. B. il problema di tutti i mali italiani; questo non significa negare che il suo modo di fare e di intendere la società sia condivisibile, anzi…
    A dire il vero sono particolarmente incazzato perchè ha usurpato una parte politica, stravolgendone i valori e usandoli a propio comodo; ha svilito ciò che un centro destra vero dovrebbe essere: concetti come legalità, giustizia, meritocrazia sono stati distrutti quando dovevano essere, invece, la guida di un centro destra vero.
    Quindi Mirko ti sei perso qualche passaggio 🙂 ho scritto anche qui su Popinga, un po’ di tempo fa, quello che ora ripeto.

  12. senza odio
    per favore
    io conosco di corsa Lorenzo Man e quando scrive o dice qualcosa mi fermo l’ascolto – leggo quello che dice-
    Mai Lorenzo scade con espressioni non costruttive sperando o portando esempi concreti invita a colloquiare sempre ad un confronto chè sempre c’è da imparare-
    Ora mi pare che quando si parla di politica qualcuno tifi come se fosse il campionato di calcio-
    Allora si raccolgono inutili diverbi-
    Cerchiamo un pò di costruire senza interessi privati una nuova società in cui anche i meno
    forti possano partecipare-
    Un incontro senza poltrone in piedi e vedere quello che è possibile fare chè c’è affatto da stare allegri-
    Sempre a disposizione se servo,
    “cose” da Padova,
    dario.

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