Risposte, semplici risposte

Ci uniamo con piacere, per una volta ancora, ad un coro. Il coro è quello partito dalla chiara voce di Franco Giannini che chiede risposte chiare a chi chiare risposte può e deve dare. Il tema è tutt’altro che “di nicchia”: si parla di assistenza agli anziani non autosufficienti.

Franco indirizza la seguente lettera aperta agli Assessori Regionali alla Sanità, Almerino Mezzolani, ed ai Servizi Sociali, Marco Amagliani, oltre che al Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca. Leggi tutto “Risposte, semplici risposte”

Simoncelli: altri due scritti di un secolo fa

La lapide dedicata a Girolamo SomoncelliLa lettera di Edoardo Soderini, citata nel precedente post sulle vicende relative a Girolamo Simoncelli, merita senz’altro di essere letta per intero. Noi siamo andati a ritrovarla sulla “Voce Misena” del 31 agosto 1912. La troviamo preceduta da alcune note del giornale che pubblica in calce anche la famosa circolare del Sindaco Belardi, firmata anche dal deputato augusto Bonopera (che comunque avevamo già riportato in precedenza).

Sempre dalla Voce Misena, stavolta il numero 35 del 14 settembre 1912, riportiamo un articolo che rende conto della polemica aspra, e dai toni assai pesanti, che caratterizzò quella stagione. Di seguito è riportata integralmente la risposta del conte Soderini. Speriamo che anche la consultazione di scritti certamente di parte aiutino a formare una opinione che sia davvero il più possibile “al di sopra delle parti”.

Girolamo Simoncelli: dopo 100 anni siamo daccapo

Non sono uno storico professionista, ma solo un appassionato di storia locale. Pur essendo molto restio a farmi avanti (anche perché so di essere un passionale), non riesco a trattenermi di fronte a certe esternazioni ed alla convinzione di qualcuno di ritenersi depositario della verità.

Tra i tanti fatti legati al nostro territorio non mancano certo episodi legati al periodo risorgimentale, in particolare gli eventi che riguardano il nostro “grande pontefice Pio IX“. Credo che molto di quanto è stato scritto su questo periodo vada di nuovo studiato, soprattutto approfondito in senso critico, e forse molti testi dovranno anche essere riscritti.

Circa il nostro concittadino Girolamo Simoncelli sembra che all’incirca ogni 50 anni si ritenga opportuno rinfrescarne la memoria, con la convinzione che i senigalliesi non ne sappiano abbastanza. Ora, a 150 anni da quei fatti, uno storico, non certo super partes, pubblica alcuni testi. Mi riferisco a quanto leggo nella biografia apparsa su Wikipedia, ed anche alla conferenza al Centro Cooperativo Mazziniano, ed al relativo podcast pubblicato su questo sito, con il titolo: ” Quel processo fu un’autentica farsa”. Leggi tutto “Girolamo Simoncelli: dopo 100 anni siamo daccapo”

Le case coloniche marchigiane

Il podcast della conversazione di Adriana Palombarini al Museo di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi” di Senigallia

Come di tradizione, tutte le estati, l’accogliente sede del Museo ed il bellissimo chiostro di Santa Maria delle Grazie ospitano gli incontri denominati “Uomini e Paesaggi”.
Una iniziativa sulla scia del concerto estivo organizzato da Sergio Anselmi, promossa da Ada Antonietti e Remo Morpurgo dal 2005. L’intento principale è quello di approfondire la storia locale. Ancor meglio, scrive la stessa Ada Antonietti che oggi dirige il museo, questi momenti di studio e di divulgazione concentrano la loro “attenzione all’ambiente contadino” in quanto è il substrato che “più di ogni altro ha segnato i tratti distintivi di questa regione”. Leggi tutto “Le case coloniche marchigiane”

Una piazza di Bruxelles

(Con molto piacere Popinga ospita un contributo originale di Vincenzo Fidomanzo, umanista eclettico, scrittore e critico d’arte. Vincenzo interviene, in questo articolo, sulle vicende tragiche del Congo a cavallo tra XIX e XX secolo, legate al nome di Leopoldo II, controverso Re del Belgio, al quale è ancora oggi dedicata una piazza nel centro di Bruxelles)

Alcuni ritengono, contrariamente all’opinione comune secondo la quale “la storia insegna”, che, invece, caratteristica propria della storia sia proprio quella di non insegnare un bel nulla. Chi scrive è meno radicale e ritiene, più semplicemente, che la storia insegna che la storia non insegna. Non si spiega altrimenti l’incessante, disperante ripetersi di vergognosi eccidi, di sanguinosi eventi, bellici e non, ed efferatezze d’ogni tipo e in ogni luogo; atrocità che stanno a testimoniare, forse, una certa qual morbosa tendenza, da parte degli storici, alla registrazione degli avvenimenti più violenti, una tendenza che concede minore attenzione o addirittura sottace accadimenti meno drammatici. Ma, in ogni caso, dal triste panorama offerto nei millenni di storia umana, sembra sia legittimo far propria la considerazione joyciana che vede nella storia l’incubo dal quale si tenta di destarsi.
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“Chi fotografa vive di più”: la mostra di Mario Carafòli

La mostra delle fotografie di Mario Carafòli è stata per me un’occasione importante; spero lo sia anche per quanti la visiteranno. E’ in pieno svolgimento al chiostro del convento di Santa Maria delle Grazie, a due chilometri da Senigallia, dove si trova la sede del Museo di Storia della Mezzadria. Il Museo è dedicato a Sergio Anselmi, che ne è stato in fondatore ed il brillante animatore per tantissimi anni.

Mario Carafòli alle Grazie: esposizioneMario Carafòli alle Grazie: le immagini vengono protette dall’esposizione diretta al sole

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Giorgiana Masi, trent’anni dopo

Vignetta di Giorgio Forattini sugli avvenimenti del 12 maggio 1977

Questa vignetta di Forattini riassume meglio d’ogni altra cosa quel 12 maggio ‘77.
Il fatto che in trent’anni non si sia stati capaci di una verità storica e politica la dice lunga sulla coscienza civile di questo Paese. Un Paese di smemorati, che non fa i conti con la propria storia, è destinato a riviverne i momenti peggiori.
E chi, invece, dei momenti peggiori conosce la verità, è destinato a farla franca: può permettersi di parlar d’altro, perfino di mentire, tanto nessuno gli chiederà conto di nulla.

La brochure dei valori

C. Sabelli: «Lei era favorevole al divorzio [ai tempi del referendum del 1974, N.d.R.]
A. Almirante: «Favorevolissima»
C. Sabelli: «Almirante era contrario»
A. Almirante: «No, Almirante era favorevole. Ma il segretario del partito, Michelini, aveva preso impegni con la DC»
C. Sabelli: «Poi Michelini morì. Almirante divenne segretario. E fece, lui divorziato, la campagna per l’abrogazione del divorzio»

(Intervista di Claudio Sabelli Fioretti ad Assunta Almirante, vedova del segretario del MSI Giorgio Almirante – da “Sette”, supplemento del Corriere della Sera, 20/11/2003)

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Cultura umanistica o scientifica?

Gaspa ha sollevato una questione interessante: il presunto razzismo ideologico (io lo chiamerei primato) della cultura scientifica su quella umanistica.

Il presunto primato della cultura scientifica su quella umanistica – forse dovuto a un’idea distorta della professionalità e della spendibilità del sapere sul mercato del lavoro – è storicamente infondato. Tralasciando i danni delle ultime riforme Berlinguer-Moratti, l’ultima riforma seria dell’istruzione – quella di Giovanni Gentile, nel solco di una tradizione millenaria – assegnava la parte “nobile” del sapere ai Licei, mentre toccava agli istituti tecnici “sporcarsi le mani”. Leggi tutto “Cultura umanistica o scientifica?”