Intervenuta al recente convegno “Memorie di un testimone“, del quale abbiamo pubblicato la registrazione audio integrale, Lucia Marcheselli, senigalliese, docente di lingua e letteratura neogreca all’Università di Trieste, ci ha gentilmente concesso la pubblicazione del seguente articolo, in cui approfondisce alcuni aspetti dell’occupazione italiana dal ’41 al ’43, e della resistenza greca. Di un secondo testo è imminente la pubblicazione.
L’occupazione italiana (1941-43) nella letteratura neogreca[1].
Lo stereotipo degli “Italiani brava gente” è più o meno dominante nella letteratura e nella memorialistica greca riguardante gli anni terribili dell’Occupazione congiunta italotedesca (1941-43).
I testi di riferimento sono molti, di diverso valore letterario e storico: per una breve comunicazione come questa, non avrebbe senso redigere una bibliografia ragionata, tanto più che una ricognizione completa del materiale non è stata fatta finora nemmeno in Grecia.
Per un Congresso come questo, può essere più interessante segnalare alcuni punti cruciali, che illustrano meglio la posizione occupata dagli Italiani nell’immaginario collettivo greco: per prima cosa, va detto che il giudizio sugli Italiani non è mai disgiunto, anche quando non se ne parli apertamente, dal confronto con i Bulgari, ma soprattutto con i Tedeschi, che hanno lasciato un ricordo terribile in Grecia, contribuendo in tal modo ad alleggerire l’atteggiamento generale dei Greci nei confronti dei loro, relativamente più miti, alleati di occupazione. Leggi tutto “L’occupazione italiana (1941-43) nella letteratura neogreca”