Archeologia sensoriale

Grandi preparativi al mare per accogliere i villeggianti. La stagione balneare incalza ed è tutto un andirivieni per cancellare i segni dell’inverno e per rendere tutto il più gradevole possibile: chi passa e ripassa il setaccio, chi spiana la sabbia, Franceschini porta via i detriti (speriamo!), chi pianta fiori, chi carreggia ombrelloni, chi fa sparire fastidiose edicole e le fa ripparire di cemento armato sulla spiaggia alla faccia del consumo del territorio…

Il meteo è clemente e regala a noi senigalliesi la possibilità di godere del nostro mare indisturbati, non c’è ancora nessuno e la spiaggia è tutta per noi! Una passeggiata sulla battigia non me la toglie nessuno, lascio la Rotonda alle spalle e vado verso il Ponterosso. Comincio a fiutare nell’aria un certo odorino che in breve si configura come un’autentica puzza di fogna, e se dico fogna dico FOGNA, non dico odore forte di cappoline in decomposizione!

Nello stesso tempo noto che la battigia a tratti definiti (di fronte al LatoSud fino al Piccolo Lido) è di un sinistro colore NERO! PARBLEU! Eppure non siamo a Piombino, la nostra sabbia è di velluto dorato, non ci sono minerali di ferro! Doppio parbleu, non è possibile, c’abbiamo la bandiera blu! Giro l’occhio all’intorno per trovare il camion dello spurgo ma invano. Questo odore è rivoltante! Che i due fenomeni siano collegati? Sabbia nera e odore di fogna?!

La puzza continua ben oltre il ponterosso fino alle ex colonie Enel, e anche le chiazze di battigia nera. Ringrazio il cielo che non devo vivere con la stagione, non saprei come accogliere i miei ospiti e cosa raccontar loro. Ma mi dispiace moltissimo lo stesso, mi vergogno della mia città! Intanto faccio fagotto del mio asciugamano e mi trasferisco: proverò ad andare a marina vecchia in cerca di aria da respirare. Se la trovo domani la porto in soffitta e la metto al sicuro nella cassa dei ricordi. Ci dovrebbe essere ancora un pò di spazio, stringo un pò il mercato della piazza dell’erbe, la pescheria, il prato della rocca pieno di bambini, il lungomare coi casottini di legno, butto via il ghiaccio della grattachecca che ormai s’è sciolto, e proprio lì ci piazzo l’odore di mare! I posteri mi ringrazieranno!

3 pensieri riguardo “Archeologia sensoriale”

  1. Se ricordo bene l’ARPAM, da aprile a settembre, è tenuta a monitorare, con oltre 200 punti di campionamento, tutta la costa marchigiana. Mi sembra anche che i risultati dovrebbero essere subito comunicati ai Sindaci dei rispettivi comuni ed al Ministero della Salute. Qualcuno ha chiesto al nostro primo cittadino? Oppure tra i tanti comunicati che escono c’è “trippa per i gatti”? Ultima ipotesi: cosa scrive in proposito Mario Fiore?

  2. Fiore probabilmente sta ringraziando l’amministrazione per il fetore di fogna… naturalmente dopo aver ringraziato le squadre di calcio, di basket, di pallavolo, di rugby, di ping pong e le ballerine.

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