A cosa serve il CIR33?

Immaginiamo d’essere  – e lo siamo – dei cittadini qualsiasi. Ci chiediamo (e vi chiediamo) a cosa serve il CIR 33, il Consorzio Intercomunale Vallesina-Misa.

Ricorderete tutti il grande battage per la nascita di questo Consorzio.

Gli scopi sociali sarebbero questi: “organizzare, realizzare e gestire, ovvero di affidare ad un unico soggetto, lo smaltimento dei rifiuti urbani “ nonché “realizzare e gestire, direttamente o tramite terzi, impianti per il recupero di rifiuti urbani “. Forse qualcos’altro, ma non del tutto essenziale. Il CIR 33 ha un’Assemblea, composta dai rappresentanti dei 33 comuni consorziati. Ha un Consiglio d’Amministrazione con i seguenti membri: Gilberto Maiolatesi (Vice Presidente), Nazzareno Badiali, Fabio Fazi, Doriano Marchetti, Sabrina Mingarelli ed Euclide Sartini. Un Presidente nella persona del dott. Simome Cecchettini ed infine un Collegio dei Revisori di cui fanno parte Raffaello Tomasetti, Fabrizio Mancinelli e Leodino Bartera.

Andrebbe tutto bene, anzi benissimo se si sapesse quanto ci costa il Consorzio.

Per avere queste notizie il primo approdo, dove andare a cercarle, é  stato il loro sito web. Però qui, almeno noi, non siamo stati capaci di trovarle.

Poco male in quanto si è presentata presto l’occasione; dovendo scrivere per altri motivi alla Direttrice, la Dr.ssa Laura Filonzi, abbiamo avuto modo di formulare due volte questa richiesta. Non certo per disporre del bilancio integrale del Consorzio, ma almeno di una qualche tabella riassuntiva da poter consultare. Richiesta minimale, ma il risultato ottenuto è stato solo uno strano silenzio, senza nessun specifico riscontro. E’ troppo chiedersi come mai?

Abbiamo provato quindi ad aggirare l’ostacolo andando a leggere nella deliberazione della Giunta Comunale della nostra città, quella  relativa alla smaltimento dei rifiuti urbani. Qui una piccola sorpresa. La 265 della Giunta Municipale, in data 15/12/2009, non evidenzia nessun versamento a favore del Consorzio, ma invece un unico sostanzioso esborso, quasi cinque milioni di euro, a favore dell’ATI.

L’ATI è l’Associazione Temporanea di Imprese. La società che di fatto gestisce raccolta e trasporto dei rifiuti, fino ai siti di lavorazione e smaltimento.

Il Comune quindi paga i servizi dell’ATI e l’ATI, a sua volta, paga quanto dovuto al momento della consegna della singole frazioni. Ad esempio per l’organico all’impianto di S. Vincenzo di Corinaldo e per la plastica, la carta ed il vetro alla ditta Cavallari di Casine d’Ostra.

Nel frattempo però ci siamo accorti che l’ATI non esiste più!  A seguito di un nostro “tentativo” d’inchiesta, argomento su cui presto scriveremo, abbiamo accertato che dal 19 dicembre dello scorso anno l’ATI è stata rilevata da “AIMERI ambiente”, una grossa azienda che opera nel settore dell’igiene urbana in oltre 460 comuni italiani.

Quindi, ancora una volta, a cosa serve il CIR 33 ?

Giancarlo Fuligni, Franco Scaloni e Gianluigi Mazzufferi

10 pensieri riguardo “A cosa serve il CIR33?”

  1. Ho chiesto nel mese di luglio scorso, con due distinte mail alla Direttrice. Mail che ha ricevuto e letto di certo in quanto ho ottenuto poi altre risposte per argomenti trattati in queste comunicazioni.
    Prova a chiedere tu cosi ci dai una mano e…magari passo anche il testimone su queste inchieste che non mi entusiasmano affatto!

  2. Ho segnalato il post nel forum del CIR33.

    Il forum è moderato e solitamente pubblicano la domanda dopo qualche giorno, in contemporanea alla risposta… certo che se non hanno risposto alle email è difficile che lo facciano nel forum, ma tentar non nuoce.

  3. PS: riguardo il testimone sulle inchieste non ci penso nemmeno! 🙂 Siete bravissimi e vi seguo con interesse e ammirazione. Saluti

  4. Qualche tempo fa era stata portata avanti, con buoni risultati, la battaglia per l’applicazione di quel famoso regolamento che imponeva la pubblicazione dei redditi dei consiglieri comunali.
    Non ricordo esattamente, ma mi sembra che quel regolamento dovesse estendersi anche ai soggetti nominati in organismi controllati dal comune.
    Anche a prescindere dal fatto che tra quei consiglieri di amministrazione c’è almeno un soggetto di Senigallia, considerando che il nostro comune fa parte del Cir 33, quel regolamento credo debba applicarsi anche a questi signori.
    A cosa serva il Cir33 penso sia chiaro a tutti.

  5. Informo Gabriele, e chi altro fosse interessato, che sul sito del CIR33 (linkato in apertura del post) si possono visionare questi dati.
    Sono relativi al reddito del Direttore, all’indennita di funzione dei membri del Consiglio di Amministrazione, a quelle dei membri del Consiglio (il Presidente Cecchettini, del vice Badiali e Mingarelli), e troverete inoltre l’elenco degli incarichi esterni (9 persone, fino al 2012).
    Ci sono anche i curricula degli amministratori; forse a qualcuno potrebbero interessare.
    Nell’Albo Pretorio non ci sono al momento documenti disponibili.

  6. V’interessano le ultime foto-monnezza dimostrano come le altre migliaia che il cir33 lavora molto male?
    V’interessano le decine d’articoli del corr. adriatico che confermano differenze-difficoltà nella differenziata in regione?
    Mi consola in qualità di suddito 610, che anche voi siate “trascurati” dai padroni dei rifiuti; io proverò a forzare con il difensore civico (animali o tanoni) regionale.

  7. A Luciano dobbiamo una risposta puntuale. Anche perché questo richiamo del Difensore Civico regionale ci sembra che lo avesse già accennato in una precedente occasione. La nostra opinione, da confutare se errata, è che il Difensore Civico regionale non abbia competenza in materia. Per essere precisi ci siamo andati a rileggere la legge istitutiva, riscritta nel 2008 (la L. R. n. 23 che sostituisce la prima, la n.29 del 1981) dove all’art.7, terzo comma, sono specificate le “funzioni”. Qui è scritto che << Il controllo è esercitato nei confronti dell’Amministrazione regionale, degli enti pubblici e di tutte le amministrazioni pubbliche dipendenti o sottoposte alla vigilanza della Regione.>>
    Quindi…avendo per questa materia a che fare con il Comune, e peggio ancora con il Consorzio (CIR33), siamo fuori dalla competenze dell’Ombudsman regionale.
    Ringraziamo per quanto riguarda l’offerta di fotografie e di articoli di stampa in materia. Nel nostro piccolo anche noi siamo ben dotati! D’altronde non è che questo sito si occupi solo di “mondezza”, caro sig. Luciano, e non è detto che questa serie di articoli sia gradita da tutti.
    Invece Lei potrebbe aiutarci davvero, molto concretamente, scrivendo una sorta di “rewiew” sull’argomento. Cioè un bell’articolo in cui si faccia la rassegna ragionata delle sue, delle altrui proteste, delle omissioni e degli eventuali risultati ottenuti. Credo che il nostro Direttore sarebbe lieto di ospitare un contributo del genere.

  8. Sui risultati (inesistenti) ho scritto, a commento dell’art. della filonza, su v.s. :
    64 accertamenti = nessuna sanzione?
    Quanto ha incassato il comune da una così efficace repressione dell’ignoranza e dell’inciviltà?
    Il cir 33 continua a produrre aria FRITTA-PUZZOLENTE che smaltisce sulla stampa locale.

  9. Sono andato a leggermi le notizie relative a tutti i link dell’articolo, poi alla fine ho trovato che tutto fa capo ad un gruppo (finanziario ?)Biancamano S.p.A. (composto da Aineri Ambiente, Ponticelli S.r.l., ECO Imperia S.p.A., Acquazzurra S.c.a.r.l.)…
    Boh! Finisco per capirci sempre meno e mi viene da supporre che CIR33 è solo un prestanome di questi gruppi per avere una sede operativa in zona…
    Comunque, quanti soldi si ricavano dalla mondezza !!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.